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Fonte: Redazione RecSando

Teatro: Prigionieri della coscienza del masso

Sprazzi di vita vera nella messa in scena del “Mito di Sisifo” venerdì sera al Teatro Ariston di San Giuliano, per l’ultimo appuntamento della stagione riservato al teatro. Il cast molto particolare: una quindicina tra detenuti dei carceri di Opera, Bollate e San Vittore insieme ai loro “educatori”, e guidati dallo psicologo Angelo Aparo. Fanno parte del <Gruppo della Trasgressione> , che ora conta un centinaio di persone, composto da detenuti, ex detenuti, studenti universitari in psicologia, giurisprudenza, insieme a laureati nelle stesse facoltà, e comuni cittadini. Un “ laboratorio”  nato a  San Vittore nel 1997, con lo scopo di “cercare di rendere reali gli obiettivi ideali della Legge:  promuovere l’evoluzione del cittadino, libero e detenuto, e delle sue relazioni con la collettività e prevenire i fenomeni di disagio e devianza”. (Aparo, 1994,2005). 

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“Festa della legalità” per i bambini di San Donato

Quello di sabato a San Donato Milanese è stato un bel pomeriggio primaverile dedicato in particolare ai bambini. 
Una gradevole festicciola si è svolta vicino al Laghetto Europa, nel Parco della Legalità intitolato un anno fa alla memoria di padre Pino Puglisi.
Mentre alcuni bambini si sporcavano le mani attorno ai tavoli per i laboratori  preparati dall'associazione Athena, altri si divertivano con palloncini colorati o cercavano di far volare qualche aquilone.
Ma poi l'attenzione di tutti si è spostata nell'ascoltare filastrocche e favole recitate ed animate dai cinque bibliotecari di Galup.
Così si sono alternati nella lettura di “Una storia incredibile di due principesse arcistufe di essere oppresse”, di “Lulù” il coniglio che non aveva mai visto un lupo, di “Quella volta che un leone entrò in Biblioteca” e infine di “Mio padre è un uomo d'onore”.
Quest'ultima, con un chiaro riferimento al tema della giornata che, nell'ambito della “settimana della legalità”, l'Amministrazione comunale ha voluto dedicare alla ricorrenza dei22 anni trascorsi dal giorno in cui il giudice Falcone e la sua scorta furono uccisi perché non volevano piegarsi all'illegalità ed ai soprusi della mafia.

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Un grande “grazie” ai donatori AVIS

 

Domenica 25 Maggio, si è svolta la tradizionale festa Annuale dell’AVIS. Alle 10 la partecipazione dei volontari e dei donatori alla Santa Messa nella Parrocchia di San Giuliano Martire. Si sono uniti a loro rappresentanti di altre Associazioni, accomunate dallo stesso spirito di solidarietà e aiuto al prossimo. Tra questi la “sorella” AIDO e poi Auser, gli Alpini e l’Associazione Carabinieri. Al termine della celebrazione il trasferimento al bar dell’oratorio, dove alla presenza del Presidente della Sezione Locale..  del consigliere provinciale Zappacosta,  prevosto don Lino Maggioni e dei rappresentanti dell’Amministrazione Comunale Carminati, Piraina, Oro e Filipazzi, si sono svolte le premiazioni dei donatori a secondo del numero di donazioni effettuate: A Boscaro Massimo, Ciccia Denise, Fahrat Saleh, Haida Abedellah, Iacambo Maurizio, Iacono Giuseppe, Lammoglia Federico, Pizzo Angelo Alberto, Ragazzi Ramona e Vaghi Roberto. Che hanno effettuato otto donazioni è stato donato il  diploma e  un distintivo in rame. A Da Maia Tojal, Ferri Maria, Menna Marco, Miari Riccardo, Molteno Mario, Morsia Stefania, Mosca Vincenzo, Panzeri Gabriella e Tamborini Lorenzo che hanno effettuato 16 donazioni, oltre il diploma è andato  il distintivo in argento. 

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La lunga strada contro la corruzione

Si apre la seconda puntata della folle iniziativa di portare il tema della lotta contro la mafia in Lombardia, a San Giuliano, il sabato mattina, partendo dal migliorare gli atteggiamenti e le politiche degli amministratori e dipendenti pubblici. Appena il dottor Andrea Ferrarina inizia ad esporre i punti di questo intervento mi accorgo però di non star assistendo ad un incontro schematico e tecnico sulla funzione dei Piani Triennali di Prevenzione della Corruzione, ma ad una più ampia dissertazione che sfocia nell’etica e nel tentativo di strutturare un nuovo modo di comportamento politico, anzi bio-politico.
     Dopo aver spiegato i principi base della legge 190 del 2012, infatti il relatore inizia un valzer con alcuni dei più celebri filosofi dell’era moderna e contemporanea. Snocciola princìpi etici kantiani, per poi passare alla crisi del sistema dualistico del bene e del male con Hannah Arendt, fino a lezioni di Sartre e alla chiusura con scritti di Hans Jonas. La corruzione, infatti, spiega, non è circoscritta alla semplice figura del dipendente pubblico cattivo e recidivo, ma è qualcosa di connaturato, di sistemico. “Durante Tangentopoli chiusero un distaccamento della guardia di finanza per aver arrestato tutti e dieci i dipendenti. Il primo a confessare raccontò di essere arrivato in un ufficio dove tutti ricevevano mazzette, e per mantenere il suo posto di lavoro dovette iniziare anche lui.”

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Un sabato per bambini a San Giuliano

Quello del 24 maggio a San Giuliano Milanese è stato un sabato mattina dedicato in particolare ai bambini. 
Prima di tutto, nell'ambito della manifestazione “Open day”, la cittadinanza ha potuto vedere di persona la scuola d'infanzia comunale ed i vari asili nido aperti per l'occasione.
A titolo di esempio, all'asilo nido comunale di Zivido, le educatrici Clara e Laura hanno ricevuto una delegazione di visitatori accompagnati dal sindaco Alessandro Lorenzano e da Iginio Granata, presidente di ASF.
Oltre a fare gli onori di casa, le educatrici hanno presentato i locali dove giornalmente svolgono la loro attività con i bambini di età da uno a tre anni. Hanno poi mostrato alcuni esempi di disegni, composizioni e lavori creati dai bambini stessi, la loro sala giochi, la cucina, i bagni e la “sala sonno” con le brandine dedicate.

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Protezione Civile: volontari d’eccezione

24 ore straordinarie per 63 bambini di quarta e quinta elementare delle scuole Montessori e Cavalcanti nei giorni 17 e 18 Maggio, trascorse con i volontari della Protezione Civile. La bella esperienza si è svolta presso la scuola di via Cavalcanti. Sul campo di pertinenza, intorno all’edificio, sono state montate 7 tende da campo per ospitare i piccoli volontari durante la notte. L’appuntamento aveva un filo conduttore, che in questa occasione era il terremoto (la volta precedente, con i ragazzi dell’Aioss, era stato lo spegnimento di incendi). Le cose da sapere in caso di eventi sono davvero tante, e il comando COM 20 della Protezione Civile di zona, presente  il responsabile sangiulianese Maurizio Bertozzi,  ha fatto sì che i piccoli ospiti abbiano potuto avere un’idea concreta di ciò che fanno i volontari quando succede un movimento tellurico importante, che spesso provoca danni di diversa natura ed entità.

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Dove incontrare i giovani? Il Primo passo di un lungo cammino da percorrere insieme

 “Dove incontrare i giovani?” è la domanda del giorno, è il tormentone, ancora non divenuto un hashtag, lanciato dal Sindaco di San Giuliano, Alessandro Lorenzano. Questo quesito apre la prima iniziativa di dialogo fra amministrazione comunale e giovani di San Giuliano; una componente rilevante della città, si contano 5209 ragazzi fra i 15 e i 30 anni residenti (dati ISTAT del 1° Gennaio 2012), ma non costituita, anzi sempre più frammentata, disgregata, e lontana dalla vita attiva del loro paese. Ci si incontra quindi in biblioteca, uno dei punti di riferimento per gli universitari sangiulianesi, raccogliendo intorno ad un atipico cerchio quasi più di trenta persone, molte delle quali inconsapevoli dell’iniziativa e quindi trascinate all’interno di questo dialogo.
     “Perché non vi è partecipazione da parte dei giovani alle iniziative culturali proposte dal comune?” interroga l’Assessore Maria Morena Lucà, prima di lasciare la parola all’intervento e alle richieste dei ragazzi. Diversi sono i progetti presentati, le proposte, come la riqualificazione di zone critiche (vedi il Parco delle Rampe nei pressi del Cimitero), o l’impegno per avvicinare la società alle istanze naturali, come orti biologici, ma il tutto può venire sintetizzato non nel contenuto ma nella modalità con cui ci si è trovati d’accordo. 

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Giovanni Falcone, ricordare per ripartire

Il 23 maggio ricorreva il 22esimo anniversario della strage di Capaci. 57 giorni dopo la Sicilia e l’Italia intera si macchieranno di sangue con la strage di via D’Amelio. In questi due, tragici, episodi della storia italiana persero la vita i magistrati Giovanni Falcone e  Paolo Borsellino, punte di diamante della lotta contro la mafia.

E ’difficile trattare di questi personaggi senza cadere nel banale, senza incappare in quelle frasi di circostanza che sono sempre in primo piano nelle commemorazioni. Ricordare vuol dire proseguire la strada che avevano inaugurato. Le celebrazioni vacue, che lasciano l’amaro in bocca per qualche momento e non sono in grado di cambiare il nostro sguardo nei confronti della vita, son inutili.  Stravolgere il nostro modo di approcciarci alla vita, questo solo può essere l’obiettivo di Ricordare. Falcone e Borsellino non furono solamente esempi di umanità non corrotta e di lotta all’illegalità, ma sono stati l’emblema del coraggio, dell’abnegazione, dell’amore per una comunità. “Ci sono stati uomini che hanno continuato nonostante intorno fosse tutto bruciato, perché in fondo questa vita non ha significato se hai paura di una bomba o di un fucile puntato”. 

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A Bruno Longanesi il Premio Internazionale Città di Roma

Mancano solo 28 premi e Bruno Longanesi potrà fregiarsi del “Primato Nazionale” nell’ambito letterario dove in questi anni, non ha mai mancato un podio.  Il prossimo premio lo ritirerà il 31 maggio, a Roma al Teatro Aurelio, Premio Nazionale “Scriviamo Insieme”, dove è risultato vincitore assoluto della sua categoria, (sezione narrativa a tema libero) con una Giuria di alto spessore ed una criterio severissimo di selezione.  Solo lo scorso 14 marzo era reduce niente poco di meno che dal Campidoglio dove alla presenza delle autorità, premiato, sul gradino più alto del podio, per il “Premio internazione Città di Roma” .  Il noto scrittore sangiulianese Bruno Longanesi, classe 1928, pensionato targato Eni, che ha fatto del suo “hobby” contro la vecchiaia,  un successo internazionale, non molla la penna e vuole andare oltre.  I suoi 472  premi  possono essere suddivisi tra 240 premi nazionali ed  232 internazionali lo vedono 115 volte primo, 88 secondo, 55 terzo, 41 entro i primi 5, 85 volte finalista e 88 premi speciali.
La storia di Bruno passa da Eni, mentre preparava la tesi in economia e commercio all’Universita di Bologna, fu chiamato da Enrico Mattei. Per 35 anni ha girato il mondo come responsabile dei 10.000 dipendenti all’estero. Ha trattato con lo Scia di Persia,re Idrisdi Libia, il colonnello Gheddafi, il dittatore iracheno Saddam Hussein, il presidente tunisino Habib Bourguiba.

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