Mancano solo 28 premi e Bruno Longanesi potrà fregiarsi del “Primato Nazionale” nell’ambito letterario dove in questi anni, non ha mai mancato un podio. Il prossimo premio lo ritirerà il 31 maggio, a Roma al Teatro Aurelio, Premio Nazionale “Scriviamo Insieme”, dove è risultato vincitore assoluto della sua categoria, (sezione narrativa a tema libero) con una Giuria di alto spessore ed una criterio severissimo di selezione. Solo lo scorso 14 marzo era reduce niente poco di meno che dal Campidoglio dove alla presenza delle autorità, premiato, sul gradino più alto del podio, per il “Premio internazione Città di Roma” . Il noto scrittore sangiulianese Bruno Longanesi, classe 1928, pensionato targato Eni, che ha fatto del suo “hobby” contro la vecchiaia, un successo internazionale, non molla la penna e vuole andare oltre. I suoi 472 premi possono essere suddivisi tra 240 premi nazionali ed 232 internazionali lo vedono 115 volte primo, 88 secondo, 55 terzo, 41 entro i primi 5, 85 volte finalista e 88 premi speciali.
La storia di Bruno passa da Eni, mentre preparava la tesi in economia e commercio all’Universita di Bologna, fu chiamato da Enrico Mattei. Per 35 anni ha girato il mondo come responsabile dei 10.000 dipendenti all’estero. Ha trattato con lo Scia di Persia,re Idrisdi Libia, il colonnello Gheddafi, il dittatore iracheno Saddam Hussein, il presidente tunisino Habib Bourguiba. Nella sua casa di San Giuliano Milanese, la moglie Oriana gli teneva sempre pronte due valigie,una con abiti estivi e una con abiti invernali. E diventato scrittore solo nel 1985, dopo essere andato in pensione. E' socio del Panathlon Club Milano per meriti sportivi. Ha vinto un Stramilano agonistica internazionale. Ha partecipato alla Maratona di New York. Socio del C.A.I. (Club Alpino Italiano), ha svolto una intensa attività alpinistica di alta montagna (Monte Bianco, Monte Rosa), scrivendo numerosi racconti in prima persona sulle sue scalate. Con questi racconti si è aggiudicato numerosi premi in concorsi letterari. Ha pubblicato un libro dal titolo: Quando il Senio mormorava (Casa editrice Edit Faenza) che ha avuto successo di critica da parte dei maggiori quotidiani nazionali e sulle riviste specializzate. Il libro, composto da ventitre racconti, narra le vicende belliche che, per circa sei mesi, hanno sconvolto il suo paese natale. Questo libro, ha vinto diversi premi nazionali e internazionali come il XIX Gran Prix Mediterraneè etat unis d'europe. Poi arriva il libro “Il miraggio” prescelto per rappresentare le Case Editrici Italiane alla Buchmesse di Francoforte.
In questa Fiera Internazionale del Libro il suo romanzo ha trovato facile collocazione presso le Ambasciate e i Consolati italiani all'estero. E’ stato vincitore dei seguenti premi letterari nazionali (per citarne solo qualcuno): anno 1997 e 2000 Primavera Strianese , anno 1998 San Benedetto, Norcia (Pg), anno 1999 Il Molinello Ropolano Terme (Si), anno 2000 Campagnola 2000, Brugine di Padova, L'Arca dei sentimenti, Limbiate (Mi), anno 2001 Città di Firenze 2001, Firenze, anno 2002 Nuccio Raffa 2002, anno 2003 Ali della fantasia 2003, Piacenza, anno 2004 Anthropos 2004 , anno 2005 Festival Europeo Narrativa Montegrotto Terme, 2006 Magie del Natale a Piacenza, 2008 premio internazionale narrativa Minerva a Torino, premio di narrativa città di Pompei, 2009 premio nazionale Murialdo a Roma, 2010 premio letterario internazionale san marco città di Venezia, Ha conseguito i seguenti titoli accademici internazionali: di lettere Alfonso Gatto, Accademia di Paestum, Accademia Valentiniana, accademia Europa e Michelangelo &endash; Gran Prix mediterranee etat unis d'Europe.
La sua ultima fatica letteraria “Nostalgia del racconto”, vede una voluminosa raccolta di trenta racconti che spaziano dalla sfera sentimentale a narrazioni che si riferiscono a vicende della Seconda Guerra Mondiale, da suggestioni legate al tema della montagna, una delle passioni dell’Autore, fino a giungere a racconti dove regna il divertissement con visioni oniriche e surreali. Longanesi scandaglia le vicende della realtà vissuta e del recupero memoriale, ne coglie le contraddizioni, le innumerevoli sfaccettature e i paradossi, fissando le incertezze e le fragilità dell’essere umano fino a spingersi ad analizzare le minime percezioni di visioni che riportano ad una concezione della vita che deve essere osservata con “occhi nuovi”, con uno sguardo che parte dall’animo. Intanto la sua ultima fatica letteraria, “Amore nella Bufera” sta collezionando una serie di recensioni positive da parte di critici di certo spessore.
Intanto inganna il tempo tra conferenze sul cugino “Leo Longanesi” personaggio eclettico della cultura italiana del secolo scorso.
Sabina Dall'Aglio