Angeli Mutanti è il nuovo album. Si potrebbe dire che è il loro primo album, anche se la Reale Accademia di Musica nacque tanto tempo fa nell’era del prog italiano. Dopo oltre 40 anni esce il loro nuovo album il 28 Febbraio 2018 Mi sorprende e mi affascina per la sua ricchezza di arrangiamenti avanguardistici . I brani sono delle vere e proprie poesie interpretati dalle bellissime voci maschile e femminile di Pericle Sponzilli e Erika Savastani Si nota già dalle prime note l’esperienza di un gruppo prog nato nel periodo più creativo degli anni 70, che sa mescolare con maestria la canzone d’autore, la ricerca , lasciando ampio spazio a parti strumentali tipicamente neo- progressive
Benedetta Murachelli, nasce a Cemmo, piccolissimo bordo della Valcamonica, ricco di storie scritte sulle pietre. Vive a Peschiera Borromeo dal 2008, ha la responsabilità e il piacere di condurre un efficiente laboratorio di scrittura. Scrive per sé, per la sua grande famiglia, per gli amici, per i suoi ex alunni. Scrive perché le fa compagnia, e la consola.
A voi l'intervista di Benedetta, pubblicata sul numero di Aprile dell'Impronta.
Cesare Ceo è il maestro di musica, del #SudEstMilano. Ha alle spalle 15 anni di insegnamento nelle scuole pubbliche ai nostri figli. Vogliamo farvelo conoscere meglio, perchè non è un solo l'insegnante di flauto nelle scuole primarie del Sud Est Milano. In occasione del suo ultimo lavoro solista, l'album Duets, vi raccontiamo la sua storia.
UNA SERATA CON DAVID FOSTER WALLACE E GIUSEPPE BOTTURI, OVVERO, …COME CAMBIARE IDEA SU UN AUTORE CHE NON CONVINCEVA MOLTO Potrebbe essere il titolo di…
Il Circolo Letterario 6×4 intervista Gino Marchitelli in Cascina Roma, in occasione del suo ultimo libro "Il Barbiere Zoppo"
E' stata una serata inusuale quella che si è svolta Giovedi sera 28 aprile in Cascina Roma. Ad organizzarla due associazioni culturali sandonatesi, entrambe fanno parte del Forum Associazioni Culturali. Con il patrocinio del comune di San Donato Milanese RecSando e il Circolo Letterario 6×4 hanno organizzato il lancio ufficiale della Rubrica il Salotto Letterario, invitando a parlare del suo ultimo libro IL BARBIERE ZOPPO, l'autore Gino Marchitelli, sangiulianese. Ad intervistarlo Piera Scudeletti, del Circolo Letterario 6×4. E' l'occasione per dialogare, i partecipanti sono attenti ad ascoltare, si parla della situazione attuale, delle condizioni precarie del lavoro, Gino ci racconta anche parte delle sua vita, delle sue esperienze lavorative e delle persone che ha conosciuto in giro per l'Italia durante le presentazioni dei suoi libri. E si scopre che nei suoi libri c'è sempre spazio per la musica, Gino ci chiede se può leggere uno stralcio di un suo romanzo e mentre legge, in sottofondo ad accompagnare le sue parole suona "Pugni Chiusi" dei Ribelli, con alla voce il grande Demetrio Stratos. Una bella serata che ci ha permesso di stare insieme, in cui si è messo in pratica il senso della Letteratura: il piacere di far sentire chi siamo, il perchè del bisogno di condividere e di incontrarsi. Alla fine dopo serate come queste ci si sente meglio e meno soli.
"La famiglia adolescente" è un interessante viaggio nella famiglia contemporanea, messa a confronto con la famiglia tradizionale, patriarcale, nella quale la maggior parte dei cinquantenni, oggi genitori, sono cresciuti nel bene e nel male.
Barbara Benvegnù: Buongiorno! Ho frequentato una scuola di Comunicazioni Visive (Grafica pubblicitaria, Fotografia e Cinematografia) ed ho lavorato sempre nell’ambito pubblicitario ed editoriale. Mi ritengo…
Si è tenuta il 14 Novembre 2015 la presentazione del nuovo libro di Walter Veltroni, intitolato “CIAO” un libro che racconta la storia di suo padre Vittorio. Cascina Roma era stracolma di persone, c’erano veramente tutti. Walter è un grandisismo uomo che ha deciso di abbandonare la politica e di farla tutti i giorni dall’esterno, senza imposizioni di partito. Inizia la serata con una doverosa riflessione sui fatti di Parigi, sul massacro del Venerdi 13 Novembre 2015 e una premessa che invita i presenti alla fine della serata a non rivollgergli domande inerenti alla politica, ma solo rivolte al tema della serata.
Confidenze di un anziano Odisseo A cavallo tra il XX e il XXI secolo
Nell’illustrazione: “Idillio” di Nadia Visconti
“Tre sono le Moire, di bianco vestite, che Erebo generò dalla Notte, e rispondono ai nomi di Cloto, Lachesi e Atropo. Atropo è la più piccola di statura delle tre, ma la più terribile. Zeus, che pesa sulla bilancia le vite degli uomini e informa le Moire delle sue decisioni, può si dice, cambiare parere e intervenire in favore di chi vuole, anche se il filo della vita di costui, filato dal fuso di Cloto e misurato da Lechesi, sta per essere reciso dalle forbici di Atropo ….”
Alzo lo sguardo dal libro che sto leggendo e istintivamente lo dirigo sul mio quadro appeso sulla parete di fronte a me: il gatto che ho dipinto sembra fissarmi un po’ imbarazzato dal fatto che alle sue spalle i volti di un uomo e di una donna fatti di cielo e delineati da due alberi che s’intrecciano, stanno per baciarsi. “Chissà che effetto farà il mio dipinto sui visitatori della mostra … Certo devo affinarmi molto nella tecnica …” e con un sospiro scorro le belle tele degli altri artisti espositori. Ma non c’è storia: a parte i quadri, le sculture, il mio gatto imbarazzato e me, questa mattina non c’è anima viva nella sala.
Mi appresto a riprendere la mia lettura quando dalla porta scorgo fare capolino un viso a me noto. “Ciao Leonardo, come stai ?” Mi alzo per stringergli la mano.
Ho conosciuto Leonardo qualche anno fa ad un corso per aspiranti volontari ospedalieri e da quando entrambi siamo diventati volontari effettivi abbiamo avuto modo di vederci saltuariamente in occasione di incontri e riunioni.
Leonardo è un personaggio nel suo genere. Nonostante conti ormai 80 primavere al suo attivo è giovane dentro e fuori e darebbe la birra a molti cosiddetti sbarbati. Il suo viso, ancora levigato, luminoso e terso, sempre abbronzato, denota una personalità solare e sanguigna.
“Non mi posso lamentare” risponde lui alla mia domanda. “Alla mia età ci si barcamena al meglio, cercando di appagarsi con gli unici due piaceri che ci rimangono: la buona tavola da una parte, ed io, credimi, non mangio molto ma mangio di tutto un po’, e dall’altra continuando ad avere una vita sessualmente attiva. Non mi vergogno a dirlo, sai, ma con mia moglie faccio ancora all’amore …”. Lo guardo tra l’imbarazzato e il compiaciuto. “Credo che fare all’amore faccia bene in tutti i sensi – intervengo io – l’ho letto anche su un giornale; pare che allunghi la vita prevenendo le malattie carcio-circolatorie e addirittura il cancro”.
“Amare è un’arte – continua lui – e io devo molto alle francesi. Ero in marina, all’epoca, di stazza in Francia, ti parlo di quando avevo 18 anni. I periodi di astinenza erano lunghi quando si era imbarcati e, come puoi immaginare, l’astinenza a quell’età è dura. Così, quando ci veniva concesso di andare a terra, ci si dava alla pazza gioia. Io ero poco più che un mandrillo frettoloso, ma quelle signore mi hanno insegnato l’arte di amare”. Fa un respiro profondo, poi aggiunge: “Anche le tedesche la sanno lunga in questo campo”.