Per l'esattezza 2015 anni fa…ovvero la nascita di Gesù Bambino. Ma è la storia che ha cambiato il corso del tempo, la data che si usa universalmente si riferisce a quella nascita. La storia si divide tra l'avanti e il dopo Cristo.
I fondi, messi a disposizione dall’Amministrazione comunale per la promozione delle attività sportive in città, sono stati assegnati a otto associazioni sportive che li riceveranno in questi giorni
Accademia Sandonatese, Rugby Metanopoli, Rugby San Donato, Polisportiva Ferrarin, Metanopoli Sport, Unione Sportiva K2, Sportiva Studentesca, Qwan Ki Do Trao. Sono le 8 associazioni cittadine a cui sono stati destinati, in parti pressoché uguali, i 20mila euro messi a disposizione dall’Amministrazione comunale per sostenere le realtà locali che promuovono lo sport tra i giovani di San Donato. A rispondere al bando, lanciato alla fine del 2015, sono state 11 associazioni, tre delle quali non hanno potuto essere incluse tra i beneficiari in quanto non hanno raggiunto il punteggio minimo previsto dal bando. Gli otto sodalizi assegnatari del contributo, che in questi giorni sono stati contattati dall’Ufficio Sport, si ritroveranno dopo le festività natalizie per un momento di consegna ufficiale.
Gli interventi per riqualificare il quartiere Kennedy
Il sindaco di San Donato Milanese Andrea Checchi con gli assessori Gianfranco Ginelli (Partecipazione) e Andrea Battocchio (Lavori pubblici) hanno presentato nel corso di un’assemblea pubblica presso la scuola Mazzini gli interventi in corso e quelli proposti per migliorare la qualità della vita del quartiere di via Kennedy, al confine tra San Donato e Milano. Alcuni già avviati, come il rifacimento e ampliamento del parco Tadini (per una spesa di 264mila euro), e la riqualificazione energetica della scuola Mazzini con la risistemazione degli spazi esterni (per un costo stimato sui 700mila euro) in programma dopo la fine dell'anno scolastico in corso. Ma gli argomenti principali affrontati giovedì sera sono state le 3 ipotesi progettuali studiate dall'Ufficio Tecnico e proposte dalla Giunta per affrontare i disagi che gli abitanti di via Kennedy soffrono da anni, legati alla viabilità, ai marciapiedi dissestati e alle barriere architettoniche. Le tre soluzioni (con un costo stimato intorno al milione di euro) variano per la diversa modulazione dei corsi di marcia dei veicoli (senso unico parziale, totale o doppio senso di circolazione), per la collocazione del percorso ciclabile (in sede propria o meno) e per il numero di parcheggi sacrificati. Sono inoltre previsti dissuasori per limitare la velocità a 30 kmh e una ZTL (negli orari di punta) per limitare l'accesso ai non residenti (è stata rilevata una media di ben 968 passaggi di attraversamento nell'ora dalle 8 alle 9 del mattino).
Il lattosio Che cos’è?E’ il principale zucchero del latte. Dal punto di vista chimico è una molecola di glucosio e una molecola di galattosio legate insieme. Quali sono gli alimenti che contengono lattosio?
Latte materno
Latte animale (mucca, capra, pecora ecc..)
Burro
Panna
Formaggi freschi (formaggi stagionati e grana ne contengono meno)
Cosa significa essere intolleranti al lattosio? Per digerire il lattosio e sfruttarlo come fonte di energia, il nostro corpo si serve di un particolare enzima chiamato Lattasi. Chi è intollerante al lattosio soffre di una carenza di questo enzima, per cui non è in grado di far assorbire quantità importanti di lattosio al proprio intestino. Il lattosio non digerito che passa nell’intestino (in particolare nel duodeno) viene attaccato dalla flora batterica, che scatena i sintomi fastidiosi dell’intolleranza. Quali sono i sintomi di un’intolleranza al lattosio? Non è detto che ogni persona intollerante al lattosio manifesti gli stessi sintomi, ma i sintomi più comuni sono: gonfiore addominale, flatulenza, diarrea, crampi addominali poco dopo aver assunto alimenti che lo contengono. A cosa è dovuta la scarsa produzione di lattasi? Evidenze scientifiche dimostrano che l’enzima in grado di digerire ed assorbire il lattosio (lattasi) svolge il suo compito principale nella prima infanzia, ma dopo lo svezzamento la produzione di questo enzima cala drasticamente, fino a scomparire quasi del tutto tra i 5 ed i 10 anni di vita. Come mai allora non siamo tutti intolleranti al lattosio? A livello globale circa il 35% della popolazione adulta non presenta intolleranza al lattosio. Questo è dovuto ad una mutazione vantaggiosa avvenuta circa 7mila anni fa. La migrazione dell’uomo dall’Africa verso i paesi più nordici ha consentito a chi aveva la pelle più chiara la capacità di assorbire il lattosio anche da adulto, in modo da approvvigionarsi vitamina D e calcio attraverso il latte, anche dove la radiazione solare è meno intensa. Ricerche scientifiche dimostrano infatti che gli Asiatici, gli Africani e gli Indiani d’America sono i popoli maggiormente intolleranti al lattosio.
Domenica 13 dicembre 2015, al Crowne Plaza di San Donato l’Eni Polo Sociale ha fatto centro!Doppio spettacolo per fronteggiare il tutto esaurito e le ben…
Sono infatti arrivati a questo numero i soci dell'Associazione Solidarietà e Sviluppo guidata dalla dottoressa Eliana Cardella .
Un sodalizio nato a marzo del 2014 per dare continuità agli impegni in campo sociale e solidale, dopo che è terminato il suo rapporto con l'amministrazione comunale, dove per diversi anni aveva ricoperto il ruolo di assessore ai servizi sociali.