Erano così tante le persone con i palloncini gialli domenica 12 Aprile, da far sembrare gialla la strada statale n. 9. Hanno percorso i 7 chilometri e mezzo che separano San Donato a Melegnano, attraversando San Giuliano, con il pensiero rivolto a Maria Spina, che a San Donato viveva 5 anni fa con la famiglia, e che ora si trova in uno stato di coma vegetativo alla Fondazione Castellini di Melegnano.
Domenica 12 luglio, presso la Cascina Santa Brera di San Giuliano Milanese, l'associazione Libera ha chiamato a raccolta le realtà locali del sud est milanese per proporre un Presidio contro le mafie. L'associazione, infatti, cerca di coinvolgere le realtà associative, le cooperative e i privati cittadini nella lotta alle mafie con l'istituzione di Presidi. Presenti nel milanese ad Arese, Sesto San Giovanni, nel Sud Ovest e nella stessa città di Milano, mancava un punto di riferimento per il Sud Est Milanese. Leonardo La Rocca, insieme ad altri, ha organizzato l'incontro di domenica scorsa per provare a riempire questa lacuna.
Niente sarà più come prima…Se il Domani Si Colora di smart!
Mercoledì 15 aprile, alle ore 21.00, il comitato cittadino per San Donato Smart City invita tutti i cittadini a Cascina Roma per una serata pubblica di presentazione e dibattito.
SAN DONATO MILANESE– Prosegue il lavoro di un gruppo di volontari che a gennaio 2015 hanno deciso di dar vita a un comitato cittadino per San Donato Smart City. Il comitato ha lo scopo di contribuire attivamente con spunti e progetti concreti da sottoporre all’amministrazione comunale, alle aziende e ai cittadini -per realizzare una città che sappia coniugare innovazione tecnologica e salvaguardia ambientale, sia sempre più funzionale, più ecologica, più vivibile e con servizi al passo con it empi. E’ quindi giunto il momento di far conoscere le idee e gli obiettivi del comitato, con una prima serata di informazione, discussione e approfondimento:
Arte e Cultura: Nuclei Cascinali dal Lambro alla Vettabbia diventano la scenografia per il libro "Scrivo la mia rabbia"
A cura del Comitato di Quartiere Serenella, nella giornata di domenica 12 aprile è stato presentato nella sala Tapia Radic e alla presenza dell'autrice, Maria Natala Intelisano, il libro “Scrivo la mia rabbia”. Il libro attinge all'esperienza lavorativa dell'autrice, per lunghi anni insegnante elementare ed oggi psicologa dell'età evolutiva.
Nel partecipato dibattito, seguito alla presentazione del libro, si sono colte tutte le preoccupazioni e speranze, dei genitori e degli educatori, per favorire, citando l'autrice “ …nei bambini, creatività, senso critico e libertà di pensiero.”
Giorno 9 Aprile, nella stessa sala, rimasta a far da cornice alla presentazione del libro, era stata inaugurata la mostra di quadri di Angelo Lisci " Nuclei Cascinali dal Lambro alla Vettabbia".
‘Non è poco il fatto che in una realtà del sud difficile – mi dice – si sia riusciti a creare questa società cooperativa formata da sei soci che dà lavoro a 13 operai stagionali, impegnati quasi tutto l’anno. E che gestisce terreni e beni immobili in una masseria, I Canali, che è diventata luogo di attività didattiche che coinvolgono gli studenti della zona e d’estate si trasforma in campo di lavoro locale e inter/nazionale.’ Oltre alla masseria è stata utilizzata la villa di un boss locale, ora a piede libero, per enoteca di vino molto pregiato, il negroamaro Renata Fonte, in memoria di questa donna che da assessore a Nardò ha pagato con la vita la sua determinazione a difendere dalla speculazione il Parco di Porto Selvaggio, e il primitivo Antò. Qui alla Bottega Libera Terra sono esposti i prodotti coltivati e conservati, la pasta, i legumi, i pomodori, le olive da cui si estrae un olio extravergine di grande qualità, i carciofi…
Sicuramente è tornato nei nostri cuori. Da qualcuno non è mai andato via; a qualcuno, come me, è raffiorata una figura conosciuta solo a sprazzi. Perché visto al telegiornale o in una rubrica sportiva grazie alle sue vittorie sulle 2 ruote.
I primi a pagare in maniera pesante concreta e inaspettata la situazione del fallimento di Genia SPA, sono i disabili che abitano nelle case comunali, purtroppo di proprietà della Società dichiarata fallita giusto ieri.
Dal 21 Luglio del 2001 di tempo ne è passato molto. Io stesso all’epoca ero un bambino e non ero cosciente del dramma che si stava consumando in una città diversa dalla mia. In tutti questi anni, molti di noi hanno riposto l’impressione di quei fatti così assurdi sotto un velo di indifferenza. C’è chi, però, non ha mai dimenticato, chi si trovava quel giorno nelle strade infuocate di Genova o chi, se pur assente, era come se ci fosse. Tra tutti costoro che hanno, imperterriti, ricercato una forma di giustizia merita una menzione particolare un ragazzo come tanti: Arnoldo Cestaro. A rendere particolare Arnoldo non è solo l’età, 62 anni all’epoca dei fatti, ma anche e, soprattutto, la determinazione con cui ad oggi, alla non proprio verde soglia dei 76 anni, ha portato la sua lotta alla corte di Strasburgo. La corte internazionale ha condannato l’Italia affermando che l’irruzione della polizia e gli eventi che ne seguirono nella scuola Diaz fu tortura e condannando anche la mancanza di leggi specifiche in merito. Sembrerà eccezionale, ma il nostro paese, patria tra gli altri di Cesare Beccaria (“Dei delitti e delle pene”), non riconosce la tortura come reato specifico.
Poche parole e tanto spazio al silenzio, cos'altro fare davanti al vuoto che ha lasciato Matteo? Una celebrazione semplice in cui c'erano tutti: famiglia, amici,…