I privilegi intollerabili di alcuni settori pubblici. Chi li copre?
di Paolo Rausa
Gli strali dei cittadini si sono indirizzati in quest’ultimo periodo di crisi contro i privilegi della cosiddetta ‘casta’. Un libro dei giornalisti Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo ne ha evidenziato gli aspetti inquietanti, ancora più insopportabili in un momento in cui la situazione critica coinvolge migliaia di persone che hanno perso il posto di lavoro e molti altri che rischiano di perderlo.
Ancor più gravissimo il fatto che i giovani abbiano perso le speranze di poter accedere a qualsiasi forma di impiego.
C’è un aspetto che stride pazzescamente contro questa situazione: la condizione di privilegio che interessa alcuni settori pubblici, non solo i politici, e vorrebbero assurdamente mantenerlo. Ci aiuta ancora una volta la lucida analisi del giornalista Sergio Rizzo con un articolo pubblicato sul Corriere della Sera, in relazione agli stipendi spropositati e alle condizioni di privilegio che godono i dipendenti delle Camere e alcuni settori delle Regioni. Per fare degli es., alle Camere sopravvivono dei meccanismi di moltiplicazione degli scatti – una specie di generosissima scala mobile – che fanno lievitare in alcuni casi anche del 400 per cento lo stipendio netto.