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Rassegna Stampa

Ciao Madre Marina, le tue ragazze dell’Oratorio!

Ci sono parole, e soprattutto persone, che, quasi senza che ce ne accorgiamo lasciano in noi un segno, una traccia, una presenza, Madre Marina, per me, per noi, è stata una di queste persone. Adesso è difficile lasciare il posto alla gioia, è più il momento della tristezza, del lutto, del ricordo. Ma mi piace tenere sullo sfondo queste sue parole, scritte in una lettera del 2003  in occasione di una  festa con Lei e tutte le ex oratoriane dell’ormai scomparso Centro Giovanile Femminile “GIOIA” :
mi ritrovo oggi…ancora tra di voi, come un tempo, spiritualmente presente per condividere con voi tutte e con altre numerose persone amiche, questi momenti di sincera gioia…qui nella grande chiesa di San giuliano.

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Campagna contro la maculopatia

Entra nel vivo la campagna contro la maculopatia promossa dal Centro ambrosiano oftalmico (CAMO), dall’ospedale San Raffaele e il comune di Milano con il patrocinio del Ministero della Salute e della Società oftalmologica italiana. Il mese della prevenzione per la maculopatia, patologia dell’occhio che ancora molti non conoscono, è iniziato e dal 29 gennaio al 23 febbraio 2018 ci si potrà prenotare in venti centri ospedalieri e universitari per una visita di controllo su questa malattia che mina la vista. Un team di specialisti sarà a disposizione della popolazione per visite gratuite attraverso la quale sarà possibile diagnosticare qualsiasi forma di maculopatia ed eventualmente adottare le opportune terapia.
La campagna è indirizzata a persone che abbiamo più di 50 anni, quando la malattia può cominciare a manifestare i suoi disturbi, collegandosi al sito www.maculopatie.com. “Qualora non trovaste disponibilità in questo mese o in questi centri – ha spiegato il dottor Lucio Buratto, promotore dell’iniziativa e direttore del CAMO – non angustiatevi, ma procedete come una comunissima visita specialistica parlandone con il vostro medico di fiducia. L’importante è la conoscenza di questa patologia che se presa in tempo può essere fermata o corretta a seconda dei casi”. Gli fa eco il dottor Francesco Bandello, ordinario di oftalmologia all’università Vita e Salute del San Raffaele di Milano – il quale sottolinea che “soltanto il 10% degli italiani conosce ed è consapevole della gravità della maculopatia, sia essa dovuta alla degenerazione senile oppure al diabete. In presenza di questa patologia è importante effettuare controlli spesso e probabilmente nel prossimo anno avvieremo una campagna per la maculopatia diabetica”.
Le maculopatie determinano, nel lungo periodo, una grave riduzione della capacità visiva, senza arrivare alla cecità e una severa distorsione della visione che possono alterare la qualità di vita del paziente. Nella sua forma iniziale la malattia si presenta senza sintomi ed è per questo indispensabile la sua diagnosi precoce. La malattia, infatti, si può diagnosticare con un semplice esame, OCT, eseguibile con il servizio sanitario nazionale pagando il ticket. “L’esame non è invasivo – spiega il dottor Buratto – e dura pochi minuti ed ha dimostrato una efficacia diagnostica straordinaria. E una una TAC del bulbo oculare”.
Oltre ai sistemi diagnostici applicati (esame dell’acuità visiva e del fondo oculare, la fluorangiografia e la TAC –OCT) potete anche fare autodiagnosi con il test di Amsler: guardando un quadro reticolato. La persona sana vede perfettamente. La persona malata ha una visione distorta della parte centrale del reticolo, a curve e se la malattia è più grave, al centro del reticolo appare una macchia nera. Per questo alcuni autobus di una cittadina australiana portano sul retro il test di Amsler con le diverse visioni per indurre i suoi abitanti a farsi controllare.

(n.d.r – la foto di sinistra mostra un paesaggio visto da una persona che soffre du maculopatia)

Edoardo Stucchi


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Obiettivo Sicurezza: il sindaco chiede un potenziamento del numero dei militari

In una lettera inviata in data 25 gennaio u.s. al Prefetto Luciana Lamorgese e al Comando Provinciale dei Carabinieri di Milano, il Sindaco Marco Segala segnala le complessità e le criticità legate alla sicurezza del territorio di San Giuliano, uno dei più estesi nel contesto della Città Metropolitana e al contempo significativamente popoloso (oltre 38.000 abitanti).
La lettera riporta che le specifiche problematicità della sicurezza si manifestano in maniera differente sul territorio: infatti negli ambiti di San Giuliano “centro” sono tipiche delle zone residenziali urbane di cintura rispetto alla città metropolitana, mentre nelle frazioni a più spiccata vocazione agricola (Civesio, Mezzano e Pedriano), queste risultano collegate all’ampiezza delle zone da controllare e alla conseguente difficoltà di esercitare sulle stesse un’azione continuativa di presidio e pattugliamento. La rilevanza di questo tema e il senso di insicurezza diffuso sono emersi anche nel recente sondaggio commissionato dall’Ente: la sicurezza è infatti una delle priorità che i cittadini ritengono più urgenti da risolvere, a fronte anche di un aumento delle lamentele per episodi di quotidiana microcriminalità, di inciviltà e di mancato rispetto delle regole del vivere civile, e non da ultimo, degli episodi criminosi recentemente verificatisi nel territorio, noti alle cronache locali e nazionali.

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No Slot: ai virtuosi un premio da 10mila euro

Doppio riconoscimento ai 17 esercenti che hanno rinunciato alle “macchinette”: Tari dimezzata e un adesivo istituzionale che li indica come “buoni esempi”

Annunciato in primavera,fiorisce in inverno.Il doppio ringraziamento da parte dell’Amministrazione comunale agli esercenti virtuosi che hanno rinunciato alle “slot machine” si è già materializzato in parte e si completerà nelle prossime settimane. I diciassette titolari di attività “categoria 24” (bar, caffè e pasticcerie) – che hanno richiesto l’agevolazione prevista dalla modifica del regolamento della Imposta Unica Comunale apportata lo scorso marzo dal Consiglio Comunale – a dicembre si sono visti recapitare la Tari dimezzata, con uno “sconto” complessivo di 10mila euro. Dopo il riconoscimento pecuniario, nei prossimi giorni, riceveranno la visita del Sindaco. Il primo cittadino consegnerà loro la vetrofania istituzionale con lo slogan: «Qui non ci si azzarda», che potranno apporre in vetrina, quali “buoni esempi” di impegno sociale contro la piaga del gioco d’azzardo patologico. Una piaga che, in base agli ultimi dati ufficiali (rilasciati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli), in un anno “costa” ai sandonatesi 2 milioni e mezzo di euro, tanti sono stati infatti i soldi “lasciati” dai giocatori nelle slot della città nel 2016.

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