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No Slot: ai virtuosi un premio da 10mila euro

Doppio riconoscimento ai 17 esercenti che hanno rinunciato alle “macchinette”: Tari dimezzata e un adesivo istituzionale che li indica come “buoni esempi”

Annunciato in primavera,fiorisce in inverno.Il doppio ringraziamento da parte dell’Amministrazione comunale agli esercenti virtuosi che hanno rinunciato alle “slot machine” si è già materializzato in parte e si completerà nelle prossime settimane. I diciassette titolari di attività “categoria 24” (bar, caffè e pasticcerie) – che hanno richiesto l’agevolazione prevista dalla modifica del regolamento della Imposta Unica Comunale apportata lo scorso marzo dal Consiglio Comunale – a dicembre si sono visti recapitare la Tari dimezzata, con uno “sconto” complessivo di 10mila euro. Dopo il riconoscimento pecuniario, nei prossimi giorni, riceveranno la visita del Sindaco. Il primo cittadino consegnerà loro la vetrofania istituzionale con lo slogan: «Qui non ci si azzarda», che potranno apporre in vetrina, quali “buoni esempi” di impegno sociale contro la piaga del gioco d’azzardo patologico. Una piaga che, in base agli ultimi dati ufficiali (rilasciati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli), in un anno “costa” ai sandonatesi 2 milioni e mezzo di euro, tanti sono stati infatti i soldi “lasciati” dai giocatori nelle slot della città nel 2016.  
I diciassette virtuosi sono il Bar Aurora di via Salvemini 1, il Bar d’Angolo di via Concordia 2, Bar Danubio di via Di Vittorio 11, il Bar della Piscina di via Parri 8, Bar Giudici di via Europa 24,Bar Vogue di via Gramsci 32, Bella Sicilia di via Moro 101, la Bottega del Caffè di via Battisti 9, Brother’s bar di via Di Vittorio 5, Caffè Centrale di via Ticino 3, il Gerry’s Bar di via Libertà 37,Gran Forno di via Monte Nero 4, East Tower Cafè di via Bruxelles 8/B,Pancaffè di via Battisti 14, Queen Cafè di via Strasburgo 1, Trattoria Lattanzi di via Emilia 32 e Trefor Cafè di via Triulziana 8.
 
«Circa un terzo dei commercianti interessati dalla novità tributaria – spiega il Sindaco Andrea Checchi – ha sposato l’iniziativa, attraverso un’assunzione di responsabilità che sottrae loro introiti “facili”. Così facendo, hanno dato il via a una buona pratica. Nel ringraziarli, il nostro auspicio è che il loro esempio sia imitato dagli esercenti che ospitano le “slot machine”».

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