Piano della sosta, le ragioni di una scelta che guarda al nostro futuro
Quando si compiono scelte innovative è normale trovare grandi resistenze, tuttavia occorre concentrarsi su ciò che queste scelte e i progetti che le accompagnano tentano di proporre, aprendo la mente alla novità prima di esprimere una condanna senza appello.
Quando si presenta un progetto non si deve pensare al domani, ma molto più in là, serve lungimiranza, non si deve pensare al “consenso” elettorale e quindi alle “convenienze” politiche, ma a ciò che è meglio per il cittadino. Un piano sosta che introduce per la prima volta sul territorio la sosta a pagamento non è certo ben visto dai cittadini, tuttavia cerchiamo prima di comprenderne e analizzare le motivazioni, nessuno si sognerebbe mai di fare una cosa così sconveniente sul piano politico e sociale, se non pensando a un importante obiettivo.
San Donato, come molte altre città densamente popolate, è affetta da un grave problema di posti auto sul territorio poiché molte persone, vuoi per comodità vuoi per mancanza di un riparo privato, lasciano la macchina in strada. Allo stesso tempo la pigrizia di molti di noi ci porta a usare anche per brevi spostamenti, il mezzo motorizzato anziché sfruttare la mobilità sostenibile, sia essa il trasporto pubblico locale o più semplicemente un velocipede.
È altresì incontestabile che molte zone della nostra città siano soggette a una persistente ed intrinseca difficoltà nel trovare ove necessario un posto in cui lasciare il proprio veicolo, difficoltà causata dai motivi sopra citati. Questa tuttavia non è l’unica criticità che affligge il nostro territorio, ma ad essa si aggiunge il fatto che molti lavoratori provenienti dai comuni limitrofi utilizzano i posti disponibili a San Donato per parcheggiare la macchina e poi andare verso altre destinazioni attraverso la metropolitana, sottraendo così spazio prezioso ai residenti.