Un altro appartamento vs emergenze abitative
Si è messa in moto la macchina organizzatrice per l’accoglienza della Madonna Pellegrina di Fatima, la prossima domenica 4 Maggio. Un centinaio di volontari si sono incontrati nel pomeriggio del 27 Aprile presso la Parrocchia ospitante il grande evento. Un comitato coordinatore era però già all’opera fin dall’annuncio dato dal Parroco don Lino Maggioni il 13 Marzo scorso. Da subito, il Sacerdote che ha fortemente voluto questa Grazia, aveva fatto richiesta di volontari per accogliere i numerosi pellegrini che solitamente si recano nei luoghi dove La Madonna viene ospitata. E dal numeroso gruppo di persone che si è presentato, provenienti dalle sette parrocchie della città, si può dire che l’appello è stato esaudito. Il comitato organizzatore, agirà in collaborazione con la Protezione Civile, la Polizia Locale e i Carabinieri, oltre che con le Associazioni di Volontariato presenti sul Territorio, come La Croce Bianca, per eventuali emergenze, gli Alpini l’Associazione Nazionale Carabinieri, affinché tutto possa svolgersi nella massima sicurezza dei pellegrini. Ha organizzato inoltre tutto ciò che concerne l’accoglienza e il ristoro.
Si è svolto martedì 22 Aprile il secondo incontro tra un gruppo di ragazzi/e cattolici della Parrocchia di Sant’Enrico a San Donato Milanese “capitanati” dal loro educatore Francesco De Simoni, e un gruppo di ragazzi/e musulmani dell’Associazione Araba Sabil, accompagnati da Muntaha Washeh, prima donna straniera consigliera comunale PD, nonché neo delegata all’integrazione nell’Amministrazione comunale sangiulianese. Moderatore don Luca Giudici, della parrocchia ospitante.
Non possiamo essere sempre tutti contenti e tutti d’accordo sulle modalità di svolgimento di una celebrazione come quella del 25 Aprile. (Come succede anche per il 1° Maggio, il 2 Giugno o il IV Novembre). Ma ripeto quanto già scritto lo scorso anno. A questa manifestazione ci dovrebbero essere meno bandiere di partito o sindacali, e più Tricolori, ad accompagnare lo Stendardo dei Partigiani e gli Stendardi delle Associazioni di Volontariato. Non possiamo essere tutti contenti, e difatti qualcuno si è sentito escluso, non invitato, altri hanno dissentito sull’iniziativa di partire da Largo Caduti di Nassiriya, addirittura dalla Caserma dei Carabinieri: ovvero infrangere un tabù, dice Lorenzano. Doveroso credo.. I Carabinieri vigilano sulla nostra Libertà e sulla nostra incolumità.
Che mondo sarebbe senza 25 Aprile o meglio, che mondo sarebbe stato? Forse nelle sempre più tiepide commemorazioni che accompagnano questa ricorrenza dimentichiamo quest’aspetto. Grazie a una guerra di sacrificio come fu quella partigiana siamo stati liberati dal male più atroce che abbia mai colpito la nostra patria. Questa data è l’emblema perpetuo della forza dell’Italia, della forza dello spirito italiano che ha riconquistato le città occupate una ad una per poi entrare vittorioso in una Milano, già insorta, contro il giogo nazifascista. E sarebbe importante ricordarlo che giunte, 5 giorni dopo, le truppe alleate i “liberatori”, queste non trovarono che una città già libera, festante, che mostrava fiera bandiere fino ad allora bandite.
Quante volte ci è capitato di sentire, o dire noi stessi: “Una volta sì che ci si aiutava tra vicini, ci si conosceva tutti, in caso di bisogno c’era sempre qualcuno che ti dava una mano. Ora invece, specialmente in città, si è tutti estranei, non si conosce nemmeno il proprio vicino……” e via di questo passo.
E’ a questa logica dell’individualismo che avranno pensato, e si sono ribellati, gli abitanti dell’agglomerato residenziale di “Cascina Selmo” a San Giuliano Milanese. Quelle case nuove tra la stazione e l’Abbazia di Viboldone, che tanti problemi hanno avuto durante l’inverno a causa degli allagamenti nei box e nelle cantine, dovuti al mal funzionamento delle pompe di aspirazione, che si spera si risolva prima del prossimo inverno. Si sono costituiti in Comitato di quartiere, e come tale hanno incontrato nelle scorse settimane più volte il Sindaco Lorenzano nell’operazione “Cambiamo passo”.
“Fino all’ultimo round”, la storia di Giacobbe Fragomeni, è tra i sei finalisti del Premio Bancarella Sport 2014.
Nei prossimi mesi il pugile tenterà l’assalto al titolo europeo.
Tra i sei finalisti del Premio Bancarella Sport 2014 c’è “Fino all’ultimo round”, l’autobiografia del pugile professionista Giacobbe Fragomeni scritta con il giornalista Valerio Esposti.
Presa in esame la produzione editoriale del settore sportivo dell’anno 2013, al termine di un’ampia e approfondita discussione sui volumi in concorso inviati da trenta case editrici di tutta Italia, la commissione di scelta della cinquantunesima edizione del Bancarella Sport presieduta da Paolo Francia, ha proclamato all’unanimità i seguenti nomi: