Barbara Benvegnù: Buongiorno! Ho frequentato una scuola di Comunicazioni Visive (Grafica pubblicitaria, Fotografia e Cinematografia) ed ho lavorato sempre nell’ambito pubblicitario ed editoriale. Mi ritengo…
Il primo evento pubblico della rubrica Pensieri e Bocconi Durante la festa del 27 Settembre 2015, in occasione dell'evento "I Sapori delle genti: Raccontando con…
Era la fine dell'estate, l'inizio dell'autunno, RecSando grazie alla collaborazione delle associazioni culturali di San Donato Milanese ha organizzato una festa nell'ambito della rassegna Saperi e Sapori, un evento importante e ricco di partecipazione italiana e straniera. Ringraziamo tutto il forum assocazioni culturali per il grande aiuto alla buona riuscita di questo evento. Durante questa festa è stato annunciato il nuovo progetto, "Pensieri e Bocconi con l'idea di mettere in piedi a fine anno una rubrica culturale dedicata all'alimentazione, con particolare attenzione alle intolleranze alimentari, strutturata in categorie di approfondimento. E puntuali come sempre, ecco a voi che il 26 Dicembre 2015 apre Pensieri e Bocconi e già potete iniziare a preparare alcune delle ricette senza glutine e lattosio.
Gli alimenti freschi, da quando raccolti o prodotti, vanno incontro ad un graduale deperimento, principalmente causato da fattori biologici quali:
Microrganismi (batteri, parassiti e muffe), che in condizioni adatte, si moltiplicano fino ad intaccare la salubrità dell’alimento;
Gli enzimi, che favoriscono i naturali processi di deperimento dei cibi, possono esserepresenti negli stessi alimenti o venire trasmessi dai microrganismi da essi ospitati;
Roditori, insetti e animali domestici, possono causare danni alle derrate alimentari ma anche trasmettere microrganismi patogeni.
Spesso il colesterolo viene riconosciuto come nemico dato che è frequente, soprattutto da una certa età in poi, che i suoi valori nel sangue superino i 240 mg/dl. Questa condizione viene chiamata in medicina “ipercolesterolemia”, che vuol dire “colesterolo alto” se ci si riferisce esclusivamente al colesterolo LDL (quello cattivo); altrimenti il colesterolo alto può non essere una condizione negativa.
La sindrome dell’intestino irritabile chiamata erroneamente colite è un disturbo funzionale dovuto ad un’alterata motilità della muscolatura intestinale. Se questa si contrae poco si andrà incontro a stitichezza, al contrario se si contrae troppo si andrà incontro a diarrea. Il dolore appare quando le contrazioni intestinali sono prolungate (spasmi).
Fu Ippocrate (460-377 a.C.) che registrò per primo gli effetti negativi del cibo, osservando che il latte in alcune persone provocava disturbi gastrici ed orticaria, egli ha scritto “per molti, l’inizio di una malattia grave è stato segnato dal fatto di mangiare due volte al giorno lo stesso cibo preso abitualmente una volta al giorno….”
Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità i diabetici sono più di 346 milioni e questo numero è destinato a raddoppiare entro il 2030. Il diabete, secondo la medicina tradizionale, può essere classificato in:
Si chiama ernia iatale la migrazione di una porzione di stomaco nella cavità toracica attraverso lo iato esofageo, ovvero l’apertura sul diaframma che consente il passaggio dell’esofago.
Esistono diversi tipi di ernia iatale:
Ernia iatale da scivolamento: che è il tipo più comune, in cui l’ernia va su è giù, entrando e uscendo dalla cavità toracica. Queste ernie di solito sono piccole e non causano problemi né sintomi importanti.
Ernia iatale fissa (o paraesofagea): in cui la parte superiore dello stomaco rimane intrappolata nella cassa toracica. Anche in questa situazione i sintomi possono essere trascurabili. Tuttavia, c’è maggior probabilità di avere problemi all’esofago.
Ernia iatale complicata o mista (più rara), in cui l’ernia può assumere diverse forme, fino al caso limite in cui tutto lo stomaco forma un’ernia nella cassa toracica. È molto probabile che per questo tipo di ernia sia necessario l’intervento chirurgico
L'ernia iatale è una condizione di molti, ma acerrima nemica di pochi, poiché i suoi fastidiosi sintomi sono silenti. Il manifestarsi o meno, di essi, dipende dalla presenza di reflusso esofageo.