Skip to content

Innovativo nel solco della tradizione

Prosegue la trasformazione dell’immagine del Comune iniziata con la rivisitazione del periodico SDM: su manifesti e canali social istituzionali è comparso il nuovo logotipo dell’Ente
 
Minimale, di forte riconoscibilità, realizzato nel colore e nella forma adatti a tutti contesti (dalla carta al digitale), leggibile in tutte le dimensioni, inserito in un progetto di identità visiva coordinata e, soprattutto, fortemente ancorato alla storia della città. Nei principali mezzi di comunicazione dell’Ente ha fatto la sua comparsa il logotipo che, insieme allo stemma istituzionale, contrassegnerà le notizie diffuse dal Municipio. Con l’introduzione del nuovo “marchio” grafico sui manifesti e i canali social istituzionali, il progetto per la trasformazione dell’immagine coordinata del Comune prosegue secondo i programmi.

Loading

La Rappresaglia

La rappresaglia

 
 
Mi sono meravigliato nel sentirmi chiedere da un professore di storia cosa pensassi del processo all’ufficiale delle SS Priebke e sentirmi rispondere dopo avergli espresso le mie considerazioni su quel processo che l’eccidio delle Fosse Ardeatine era stata una rappresaglia perché non si erano presentati gli attentatori, come invece richiedeva il Bando appiccicato su tutti i muri di Roma. Quando gli spiegai che non esiste codificato l’istituto della rappresaglia e che nessun Bando era stato “appiccicato” sui muri delle strade romane egli rimase sbalordito. Aveva letto quelle informazioni sui giornali.
Durante l’ultimo conflitto mondiale da parte delle forze armate naziste venne fatto largo ricorso a due categorie di crimini, non codificati in alcun contesto internazionale che provocarono centinaia di migliaia di vittime, immolate sull’altare della ferocia e della brutalità dell’occupatore.

Loading

Le Foibe

Le Foibe

 
 
Sta ritornando alla ribalta il tragico e luttuoso evento che nel dopoguerra ha colpito le popolazioni giuliane: le foibe. Poiché da molte parti su questo evento vengono inscenate speculazioni il più delle volte a carattere nazionalistico e poiché la stampa in genere ha effettuato sistematicamente un’opera di disinformazione, abbiamo pensato che per i giovani che seguono questa rubrica fosse necessario indicare come si sono svolti gli avvenimenti ed il contesto storico – politico che fu alla loro base.
 
Negli ultimi tempi, in una concomitanza certamente sospetta, è tornato alla ribalta il triste e tanto dibattuto problema delle foibe che aveva avvelenato nell’immediato dopoguerra gli animi delle popolazioni delle due etnie che compongono la Venezia Giulia e di quella triestina in particolare.
Il fatto strano della riesumazione da parte dei mass-media di questo angoscioso problema è dovuto indubbiamente alla sua concomitanza con l’apertura del processo al criminale nazista Priebke.
Infatti la stampa nazionale, scritta e parlata, riscoprendo le foibe (definite dal Devoto-Oli come depressioni carsiche, tipo di doline, sul fondo delle quali s'aprono delle spaccature che assorbono le acque) ed avallando, tranne lodevoli e consolanti eccezioni, una campagna reinnescata da destra dal processo Priebke (perché oltre al nazista non si processano anche gli “infoibatori”? si chiedevano i giornali conservatori ignorando i processi istruiti 50 anni fa) si è lanciata a tutto regime in una serie di denuncie e spiegazioni, cariche di notizie infondate o nei casi migliori largamente distorte e faziose.

Loading

Resistenza e Costituzione. Tino Berti, 25 Aprile

Resistenza e Costituzione

Resistenza e Costituzione

25 Aprile

di Alberto Berti
 
 
Resistenza e Costituzione. Tino Berti, 25 Aprile
Questo è un discorso che voglio fare soprattutto ai giovani amici di RecSando sapendo che nelle nostre scuole certi problemi che dovrebbero contribuire alla loro formazione di cittadini di una repubblica democratica raramente vengono affrontati e se affrontati lo vengono con estrema superficialità dando loro scarsissima importanza.
Credo che pochissimi conoscano la nostra Carta Costituzionale e che ancora meno siano coloro che si rendono conto di vivere in un paese che ha una delle costituzioni più avanzate fra quelle esistenti.
In Austria, in Svezia, negli Stati Uniti, già in quelle che sono le ultime classi delle scuole elementari, i maestri cominciano a spiegare la Costituzione che regola i rapporti fra i cittadini ed i poteri dello stato in cui vivono. Negli Stati Uniti i ragazzi vengono educati a conoscere anche gli “emendamenti” della loro Costituzione e richiamarsi ad essi.
In Italia, fra qualche settimana, il 22 dicembre festeggeremo (?) i cinquant’anni dell’approvazione a grandissima maggioranza della Costituzione avvenuta nel lontano 22 dicembre 1947 da parte dell’Assemblea Costituente eletta dal popolo italiano il 2 giugno 1946 assieme al referendum che spazzava via la monarchia savoiarda.

Comitato di indirizzo strategico di Cap Holding

Alessandro Lorenzano nominato al vertice dell'organismo di controllo
Venerdì 26 giugno 2015, Alessandro Lorenzano, Sindaco di San Giuliano Milanese, è stato nominato Presidente del Comitato di Indirizzo Strategico di Cap Holding, l'organo composto da 11 Sindaci in rappresentanza dei circa 200 primi Cittadini delle province di Milano, Monza e Brianza e Pavia, azionisti della società.
Il Comitato esercita funzioni di indirizzo strategico ai fini del controllo analogo sulla gestione dei servizi forniti dall'azienda (reti e impianti del patrimonio idrico dei Comuni aderenti). Alessandro Lorenzano subentra a Eugenio Comincini, Sindaco di Cernusco sul Naviglio. 

Loading

Le chiese e i criminali di guerra

Le chiese ed i criminali di guerra

Tino Berti

Una cosa di cui si è parlato troppo poco negli ultimi anni di questo dopoguerra è l’atteggiamento assunto dalle chiese, in particolare la cattolica e la confessione evangelica, nei confronti dei criminali di guerra nazisti.

Questo lavoro per l’argomento che tratta e per le persone, o meglio le personalità che via, via, citeremo e chiameremo in causa, risulterà  un lavoro decisamente a sfondo politico e diversamente non potrebbe esserlo dato l’argomento trattato. Non ci soffermeremo sulle infinite persone della società tedesca che in questo dopoguerra si sono adoperate per far amnistiare, far espatriare (o meglio far fuggire) molti dei criminali nazisti oppure hanno svolto un’attiva opera per fare commutare condanne a morte, riuscendoci, ai più feroci aguzzini di quel  barbaro regime. Accenneremo solo a qualche nome di avvocati, di nobili e di ecclesiastici delle varie chiese che più si sono prodigati in quest’opera certamente non meritoria, almeno nei confronti dei milioni di vittime sacrificate sull’altare della ferocia del nazismo, senza per questo dimenticare che, aiutati in questo lavoro continuo ed addirittura petulante rispetto ai comandi ed ai tribunali alleati da eminenti personalità, costoro, con le loro incaute dichiarazioni spesso  hanno fatto dell’apologia del regime nazista.
Infatti  una dichiarazione “ che i tribunali americani ci ricordano quelli nazisti”, che “i metodi adottati nella fase istruttoria dei processi di   sono metodi criminali e che violenze sono state usate contro gli imputati “!  che poi non risulteranoo vere, cosa altro non sono se non un’apologia del nazismo?
Persone, a suo tempo perseguitate dal nazismo, incarcerate e successivamente deportate nei Lager e che quindi avevano sperimentato sui loro corpi la ferocia e la barbarie di quel regime le troviamo nel dopoguerra fra i massimi protettori di carnefici, di responsabili di stragi, di sfruttatori di mano d’opera coatta e di quella della deportazione. Persino gli appartenenti all’operazione T4, come era chiamata la operazione eutanasia che cessò grazie all’intervento dell’arcivescovo cattolico di Muenster, von Galen[1], vennero difesi ed aiutati in tutti i modi da esponenti delle chiese a cui si unirono politici a suo tempo anche loro arrestati ed esponenti della nobiltà tedesca[2]che si mosse in modo particolare quando l’arrestato, il criminale incarcerato dalle potenze Alleate,  era un appartenente a qualche casato tedesco.

Incontro sulla sicurezza degli anziani a Borgolombardo

 Mercoledì 1° luglio alle ore 11 presso il Centro di Aggregazione Pensionati di via Labriola 32 a Borgolombardo, si terrà un incontro dedicato alla sicurezza degli anziani della frazione. Oltre all'Assessore al Welfare, Pierluigi Dima, saranno presenti rappresentanti della Tenenza dei Carabinieri di San Giuliano, che ascolteranno i cittadini al fine di erogare il servizio di sicurezza nel modo adeguato alle esigenze e segnalazioni.
“E' importante che tutti i cittadini ma soprattutto gli anziani – commenta l'Assessore, Pierluigi Dima – possano contare sulla disponibilità dell'Amministrazione Comunale e delle Forze dell'Ordine per segnalare bisogni. In una democrazia, la vicinanza delle Istituzioni ai cittadini è un dovere prioritario, quando in gioco ci sono temi di grande rilevanza quali la sicurezza e la tutela della legalità. 

Loading

Skip to content