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Un impegno concreto, salvare il prato dietro al Municipio di San Donato Milanese

Una sbarra non conforme all'articolo 50 del Codice della Strada, favorisce il degrado e la devastazione dell'ambiente

#Amici, #cittadini, #associazioni, #comitati, #istituzioni, #sandonauti.

E' a voi tutti che ci appelliamo affinché venga fermata la devastazione del verde, nel prato dietro al Comune di San Donato Milanese.

Come potete osservare dalla foto nella via pedonale e ciclabile che si trova dietro al Comune di San Donato Milanese è stata installata una nuova barriera archietettonica per impedire che le bicclette e i motorini possano transitare senza essere costretti a effettuare delle gincane. E' un'idea irrispettosa dell'ambiente, non idonea e inutile. Con questa barriera archietettonica non solo si rende la città meno attenta ai segnali di futuro che stanno arrivando da tutta Europa, ma di fatto si è creato con questa installazione l'inizio della devastazione del prato.


E' infatti ormai visibile l'inizio della distruzione della zona erbosa, in quanto sia le biciclette e sia i motorini per evitare l'ostacolo quando sopraggiungono nelle vicinanze della #sbarra, la evitano svoltando a sinistra rovinando il verde, per poi ritornare sul percorso e proseguire il loro itinerario verso Via Jannozzi.

Per chi non riuscisse a localizzare il luogo della nuova installazione, è situata vicino al Bar Diana, in via Martiri di Cefalonia, dietro al Comune di San Donato Milanese.

RecSando quest'anno compie 20 anni. Negli ultimi mesi del 2015 ha istituito al suo interno un nuovo dipartimento culturale, BICIPOLITANA,  per farsi carico di accresscere nei sandonatesi la passione per la bicicletta e il rispetto delle regole del codice della strada. Di fatto questa sbarra come tutte le altre installazioni presenti sul territorio del Sud Est Milano  non sono conformi all'articolo 50 del codice della strada.  Occorre toglierle al più presto, lasciare libero il fluido al mezzo più ecologico al mondo, l'unico che può favorire lo sviluppo del nostro paese, creare posti di lavoro, il solo che crea ancora socializzazione tra i cittadini.

Come fare allora per impedire che nei percorsi ciclabili non passino solo le biciclette ?
Come impedire che i motorini sfreccino all'impazzata lungo i sentieri ciclopedonali ?

E' semplicissimo, facilissimo, indispensabile, improrogabile, urgente !
RecSando insieme al dipartimento culturale che si sta occupando della mobilità sostenibile, Bicipolitana Network, ha lanciato una petizione on line che chiede di dare una svolta a questo modo di risolvere i problemi, retrogrado e primitivo proponendo di installare in queste zone ciclabili nelle quali si vuole impedire giustamente che passino mezzi motorizzati, delle telecamere.
Con le zone ZTL attive 24 ore su 24, idonee e in regola per poter verbalizzare delle sanzioni si avrebbe un triplice vantaggio:
1) Far cassa e creare nuove entrate per i Comuni
2) Utilizzare i soldi ricevuti dalle multe, investendoli in percorsi ciclabili di collegamento a nord sud est e ovest verso i Comuni confinanti
3) Dare un vero segnale di futuro, orientato al risparmio energetico e all'abbattimento del PM10

Se ancora non lo hai fatto, se ancora non ti sei impegnato in prima persona a diffonderla ai tuoi amici e parenti, fa la cosa giusta.
Firma la petizione a aiutaci a chidere la BICITTADINANZA
Ce la  possiamo fare, vengono chieste solo 500 firme. SPARGI LA VOCE, aiutaci a far diventare virale la petizione.

firmalapetizione

FIRMA ANCHE TU

a cura di Fabrizio Cremonesi, Flavio Mantovani, Paolo Pisani

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