Skip to content

Loading

L’uso delle pentole come forma di protesta, risale al Medioevo.

La pratica di utilizzare pentole e padelle come strumenti di protesta, conosciuta come cacerolazo o casserolade, ha una storia che risale al Medioevo. Inizialmente chiamata charivari, veniva utilizzata per esprimere rabbia o irrisione collettiva nei confronti di individui considerati responsabili di comportamenti immorali o offensivi per la morale comune. Questa pratica consisteva nell’assembramento di persone che facevano rumore utilizzando vari utensili fuori dalla casa della persona presa di mira dalla protesta. A volte il rituale si concludeva con una riconciliazione, ma poteva anche assumere valenze politiche ed esprimere insoddisfazione verso l’ordine costituito.

La svolta politica di questa pratica avvenne in Francia nel 1830, durante il regno di Luigi Filippo I. In quel periodo, fu organizzata una campagna nazionale che durò diversi giorni e consisteva nel battere pentole e tegami durante la notte sotto le finestre delle case dei politici, al fine di chiedere maggiori libertà e l’estensione del diritto di voto. Questa forma di protesta fu vista come un’espressione del suffragio universale e dell’insoddisfazione verso l’incapacità e l’ignoranza che caratterizzavano il sistema politico dell’epoca.

Nella seconda metà dell’Ottocento, il charivari fu sostituito dal cacerolazo, diventando una pratica politica organizzata. In Cile, questa forma di protesta con le pentole fu utilizzata dagli oppositori di Salvador Allende, presidente democraticamente eletto nel 1970 e destituito da un colpo di stato nel 1973, che portò al potere la dittatura militare di Augusto Pinochet per diciassette anni. Durante la visita ufficiale del primo ministro cubano Fidel Castro a Santiago, la capitale cilena, nel dicembre del 1971, un gruppo di donne della classe alta cilena organizzò il primo cacerolazo, sostenuto dai principali partiti e movimenti di destra del paese. In questo contesto, il rumore delle pentole vuote simboleggiava la paura che con Allende mancasse il cibo, mettendo in evidenza il ruolo tradizionale della donna come responsabile del focolare domestico.

Il cacerolazo è stato utilizzato in diverse parti del mondo per protestare contro vari governi, regimi o situazioni sociali. Ha avuto un significato particolare nei movimenti femministi, specialmente in America Latina e in seguito altrove. Le femministe hanno riappropriato il simbolo della pentola, rovesciandone il significato e trasformandolo in uno strumento di protesta per le loro rivendicazioni. Il cacerolazo feminista si è diffuso come forma di espressione e mobilitazione contro la violenza di genere, la discriminazione e altre questioni legate ai diritti delle donne.

In conclusione, la pratica di sbattere pentole e padelle come forma di protesta, conosciuta come cacerolazo o casserolade, ha una lunga storia

Staff N>O>I
logo_bikepoint

Gli articoli di RecSando / Bicipolitana Network sono in linea grazie alle Convenzioni con gli esercizi commerciali che aderiscono al progetto #BikePoint  La mappa interattiva dei #BikePoint presenti sul territorio, viene costantemente aggiornata [visita la #MapHub] Diventa #BikePoint, compila il modulo di adesione
SCONTI E VANTAGGI AI SOCI DI N>O>I / RECSANDO / BICIPOLITANA NETWORKDIVENTA SOCIO

Skip to content