Che cosa sta accadendo nel nostro territorio del Sud Milano, informazione e comunicazione in tempi di coronavirus, neppure la pietas di un rito funebre.
Parafrasando il titolo di un recente articolo dello storico Harari sul Financial Time, ‘Il mondo dopo il coronavirus’, ci chiediamo che cosa stia succedendo nel nostro territorio del Sud Milano e dell’intera area metropolita, se i 14 sindaci del consorzio, poi gli 81 dell’area metropolitana sono così allarmati da scrivere alla Regione per richiedere di rivedere le modalità di contrasto al coronavirus.
Accade anche che in una Casa di riposo per anziani a Mombretto di Mediglia siano già 54 i morti per contagio, e forse il numero è già salito. Harari affronta nell’articolo il timore che certe procedure invasive adoperate dagli Stati, Cina in primis, per monitorare i cittadini e controllare i loro movimenti attraverso i cellulari, siano poi utilizzati per limitare le libertà democratiche, già in parte compromesse in tempi normali.
Per Harari occorre incentivare la partecipazione dei cittadini in un processo di consapevolezza e di conoscenza. Più si conosce, più avranno effetto le misure per autoproteggersi. L’altro aspetto da lui affrontato riguarda la necessità di cooperazione globale per affrontare insieme, solidarmente, questa pandemia e altri problemi che dovrebbero insorgere. Gli 81 sindaci nell’appello rivolto alla Regione, chiedono “un cambio di strategia e la possibilità di fare i tamponi a tutte le persone con sintomi riconducibili al Covid-19”. Secondo i sindaci la situazione è più grave di quella che appare perché il numero dei contagiati è molto più alto e comprende molti cittadini a casa con sintomi tipici del coronavirus e inoltre, aggiungono, anche il numero complessivo dei cittadini infettati sarebbe sottostimato e rappresenterebbe un aspetto “largamente fuori controllo”.