Skip to content
Home » Blog » Rassegna Stampa » San Donato Milanese » San Donato città senz’auto: si puo’ fare

San Donato città senz’auto: si puo’ fare

San Donato Riparte propone all’amministrazione comunale di investire ogni anno 1,2 milioni di euro per voucher di mobilità alle famiglie sandonatesi e incentivi a imprese e operatori del territorio

SAN DONATO MILANESE – 654 auto di proprietà ogni 1.000 sandonatesi, contro le 511 dei milanesi. 1.653 auto per kmq a San Donato, contro le 680 per kmq dei residenti a San Giuliano. 24.000 automobili, provenienti da fuori territorio, che entrano quotidianamente a San Donato, gran parte delle quali dirette verso luoghi di lavoro e punti di interesse della nostra città. Sono questi i numeri emersi ieri sera nell’incontro pubblico organizzato dal gruppo consigliare San Donato Riparte, incontro in cui si è parlato di mobilità sostenibile e di come ideare e vivere un territorio a misura di cittadino, con meno auto e più spazi per socializzare.

 

“E’ stato anche fatto il punto sul Piano Sosta recentemente introdotto a San Donato” dichiara Marco Pagliotta, capogruppo di San Donato Riparte – “confrontandoci ancora una volta con tutti, e riportando pubblicamente le osservazioni e le richieste di miglioramento raccolte in queste ultime settimane tra i cittadini. Le principali, che consegneremo ufficialmente al sindaco Checchi sono:

  • utilizzo gratuito parcheggio nelle vicinanze della stazione FS San Donato per tutti gli utenti del servizio ferroviario, possessori di biglietto singolo o abbonamento;
  • “allentamento” delle norme di concessione dei pass per residenti, prevedendo l’erogazione di un terzo pass oneroso e la possibilità di pass multi-targa;
  • rendere possibile un “utilizzo cumulato” della mezz’ora gratuita, in modo che, ad esempio, chi debba sostare per due ore consecutive, possa pagare subito l’ora e mezza tariffata.
  • Parziale revisione di alcuni specifici ambiti di utilizzo dei pass residenti (esempi: area A1 per quanto riguarda i commercianti; via Sanguinetti/via Jannozzi; via Europa 7).
  • Estensione del servizio pulizia strade automatizzata nelle aree soggette a strisce blu.”

La gestione della sosta deve essere solo un tassello di un progetto molto più ampio, che punti a sviluppare una CITTA’ PER TUTTI: più efficiente, vivibile e accogliente. A questo proposito, San Donato Riparte ha proposto alcune importanti azioni che l’amministrazione comunale dovrebbe fare proprie al più presto:

  • Introduzione ex-novo (con ampie risorse di personale e formazione dedicata) dell’Ufficio Mobilità e Trasporti comunale.
  • Piano integrato di Comunicazione e Marketing a sostegno della mobilità sostenibile.
  • Definizione e implementazione di un Piano di intervento per Contenere il Traffico di Attraversamento (esempi: adesione ad Area B di Milano; utilizzo del sistema autostradale con funzioni di tangenziale esterna; rafforzamento del TPL su Paullese).
  • Approvazione e realizzazione del BiciPlan comunale.
  • Città “30 e lode” e sicura. Sperimentazioni e riprogettazione di vie, piazze e aree scolastiche a San Donato (ad esempio: via Libertà).

La proposta più importante e rivoluzionaria è stata anch’essa illustrata in anteprima nella serata pubblica di ieri: un piano di incentivi e investimenti da assegnare alle famiglie, ai condomini, alle aziende e ai commercianti di San Donato, per sostenere economicamente le scelte di mobilità urbana alternative all’utilizzo dell’auto privata. Questo piano prevede una spesa annuale di 1,2 milioni di euro da dedicare a:

  • da utilizzare per sconti su utilizzi e abbonamenti a trasporto pubblico, taxi, car sharing e bike sharing;
  • per sostenere le spese di condomini e piccole aziende che avvieranno progetti pilota di car sharing condominiale o aziendale;
  • da investire nella nascita e gestione di un servizio di bike e scooter delivery per esercizi commerciali di vicinato, ristoranti, bar e piccole imprese sandonatesi;
  • per la realizzazione di nuovi parcheggi, rastrelliere e servizi bici;
  • a sostegno della mobilità sostenibile.

“Non solo i proventi derivanti dalla sosta a pagamento non devono servire a fare cassa,” – dichiara Marco Menichetti, esperto nel campo dell’innovazione ambientale – “ma la proposta è di trovare risorse aggiuntive all’interno del bilancio comunale. Le famiglie e gli operatori del territorio riceveranno un sostegno economico importante, che premierà l’impegno e la disponibilità a migliorare lo stile di vita di ciascuno di noi”.

Loading

sandonato riparte
Skip to content