Non conoscevo Pier Emilio Castoldi fino a pochi giorni fa, quando mi è stato chiesto di presentare, nell’ambito della rassegna noir Maggio in Giallo, promossa dalla Libreria Libropoli e dal Circolo Culturale il Picchio di San Giuliano Milanese, il suo ultimo romanzo, “Il Colpo Perfetto” – Ugo Mursia Editore, ambientato principalmente in Piemonte, tra Alessandria, Valenza e San Salvatore Monferrato (detto per inciso, tutte località che hanno per me un valore affettivo grandissimo, come anche la Lomellina, dove l’autore è nato, e Sale, in provincia di Alessandria, dove ora risiede) e a Milano, dove Ludo Mayer, l’investigatore privato protagonista del racconto, che “debutta” sulla scena noir per la prima volta con questo romanzo,  vive ed ha il proprio ufficio.

La storia: un gioielliere inglese, che si trova in Italia con due soci e alloggia presso il Golf Club Margara, un club esclusivo di Alessandria (che tra l’altro esiste davvero) da giorni sembra sparito nel nulla. Allo stesso tempo, una giovane studentessa americana viene trovata morta nel suo appartamento ad Alessandria. Ludo viene contattato dal suo amico Corrado Sgrò, medico legale e frequentatore del Golf Club, che gli chiede di indagare, appunto, sulla sparizione di questo gioielliere. Ludo dapprima non sembra molto convinto, ma man mano che il racconto procede, e soprattutto dopo la scoperta del cadavere della ragazza americana, inizia ad indagare e, insieme alla sua compagna, Giulia, che lo affianca nell’indagine e lo supporta con la sua acutezza e il suo spirito di osservazione, dopo una serie di depistaggi e colpi di scena, riesce a svelare il mistero.

Al di là della trama, che si sviluppa in crescendo, con una partenza quasi in sordina, per poi diventare sempre più complessa e intrigante, il romanzo è interessante anche per la caratterizzazione dei personaggi. L’autore preferisce ridurre al minimo le descrizioni, lasciando spazio all’immaginazione del lettore, evitando di concentrare troppo la propria attenzione sull’investigatore: ciascun singolo protagonista contribuisce con le proprie azioni e i propri pensieri, sia come individuo, sia come parte di un racconto corale, allo svolgimento del plot narrativo, che cattura l’attenzione dalla prima all’ultima pagina.

Un libro scorrevole e lineare nello stile, intrigante e piacevole. Da non perdere.

Piera Scudeletti per Circolo 6×4