Peschiera Borromeo: il Comune risponde al centrodestra sul bando sportivo Picchi. Scelte ponderate, non omissioni
La polemica
Il centrodestra di Peschiera Borromeo (Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lista Scarpato Sindaco) ha duramente attaccato l’amministrazione comunale per non aver candidato le palestre scolastiche al bando regionale “Sport Picchi”, che mette a disposizione 100 milioni di euro per la riqualificazione di impianti sportivi, anche scolastici. La denuncia si è concentrata in particolare sull’esclusione della palestra di via Carducci, presso l’Istituto Levi Montalcini.
La replica dell'Amministrazione: motivazioni tecniche, non politiche
La risposta dell’Amministrazione è netta: nessuna palestra è stata trascurata, ma la decisione di non presentare candidature relative a questi impianti è stata frutto di una valutazione tecnica e operativa, non politica. Secondo quanto chiarito nella nota stampa, la mancanza di certificati di prevenzione incendi (CPI) per le strutture scolastiche impone interventi ben più complessi della semplice manutenzione: si tratta di riqualificazioni strutturali profonde, comprensive di adeguamenti sismici, impiantistici e antincendio, incompatibili con le tempistiche estremamente ristrette del bando.
“Investire dove ci sono le condizioni per agire subito è una forma di responsabilità.”
Il Comune ha inoltre precisato che non esistevano progetti esecutivi pronti, né ereditati dalle precedenti amministrazioni, e che una progettazione seria richiede tempi lunghi, analisi preliminari, e risorse consistenti.
Il progetto su Linate: scelta di merito, non di facciata
L’unica proposta presentata al bando riguarda il campo sportivo di Linate, che sarà intitolato all’ex sindaco Augusto Moretti. Il progetto prevede l’illuminazione LED del campo, pannelli solari e la trasformazione del terreno da naturale a sintetico, con l’obiettivo di renderlo più fruibile tutto l’anno, anche nelle ore serali.
Criticato dalle opposizioni per i possibili vincoli legati alla vicinanza dell’aeroporto, il progetto – replica l’Amministrazione – è stato valutato sulla base delle normative e delle tecnologie attuali, non su tentativi falliti del passato. L’intervento è stato l’unico a presentare reali probabilità di completamento nei tempi imposti dal bando.
Consulta dello Sport: il dialogo c'è stato
Altra accusa rivolta al Comune riguarda la presunta mancanza di dialogo con le associazioni sportive locali. Ma i numeri raccontano un’altra storia: ben 8 riunioni della Consulta dello Sport tenutesi dall’inizio del mandato, con partecipazione sia politica che tecnica. Le strutture sportive del territorio – piscine, palestre, centri sportivi – sono state tutte valutate in fase di analisi preliminare.
Affidamento esterno: una scelta di buonsenso
Il ricorso a un supporto esterno per la partecipazione al bando è stato motivato dalla necessità di non gravare ulteriormente sull’Area Lavori Pubblici, che versa in condizioni critiche ereditate dalle amministrazioni precedenti. La progettazione esterna è stata giudicata l’unico modo per non perdere un’occasione concreta e rientrare nei termini previsti dal bando.
Visione di lungo periodo
L’Amministrazione sottolinea come sia in corso un piano organico di riqualificazione del patrimonio scolastico e sportivo, che punta al 2026 per la chiusura delle progettazioni. Non si tratta, dunque, di “scelte d’immagine” come accusato dall’opposizione, ma di scelte basate su realismo, sostenibilità e capacità d’azione.
“Ogni nuova progettazione va valutata con strumenti attuali, non con la nostalgia o le frustrazioni di tentativi passati.”
Porte aperte, ma con pragmatismo
L’Amministrazione conclude auspicando un confronto politico più costruttivo, aperto ai suggerimenti, ma ancorato alla fattibilità e al bene comune, non alla propaganda.
Nota Stampa
Alleghiamo in calce il PDF con la Nota Stampa ufficiale inviata dall’Assessore Alessandro Amenta,
a garanzia di una corretta e trasparente informazione verso la cittadinanza.
Redazione N>O>I
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