Oggi domenica 8 gennaio la Parrocchia di San Giuliano Martire ha festeggiato il suo Santo Patrono. Prima della solenne Celebrazione Eucaristica presieduta da S. Ecc. Mons. Pierantonio Tremolada, vescovo ausiliare della Diocesi di Milano, è stato bruciato il pallone simbolo della vita del santo consumata per e nella fede.
Quello che comunemente chiamiamo pallone è stato più volte nominato “faro” da S. Ecc. Mons. Pierantonio Tremolada nell’omelia, poiché illumina e attira lo sguardo del fedele e lo orienta nella giusta direzione, illuminandolo sul senso della vita, chiamandolo ad essere uomo che arde d’amore per Dio e per il prossimo.
San Giuliano Martire ardeva d’amore per il Signore e per gli uomini che lui considerava persone di cui prendersi cura, testimoniando con umiltà e determinazione la propria fede donando persino la propria vita. La vita gli è stata portata via per volere di uomini, ma per chi osserva con gli occhi della fede, quella vita non solo non gli è stata sottratta, ma si è tramutata in un’offerta preziosa per tutta l’umanità.
Giuliano e la moglie Basilissa hanno dedicato la loro vita alla vita degli altri e insieme hanno trasformato la loro casa in un luogo di accoglienza per i bisognosi.
Galleria Fotografica
{gallery}https://www.flickr.com/photos/recsando/sets/72157677222830911/{/gallery}
Quello stile che il Vangelo insegna e che diventa regola di vita “ama il prossimo tuo come te stesso” è stata accolta dal nostro patrono ed è l’augurio rivolto a tutti i fedeli da S. Ecc. Mons. Pierantonio Tremolada, prendersi cura degli altri sulla base delle possibilità che si hanno, pensando al bene per tutti e non solo a quello personale.
La celebrazione eucaristica, con la chiesa gremita di fedeli, ha visto una sentita partecipazione delle associazioni del territorio, delle forze militari e della giunta comunale al completo con la presenza del Sindaco Marco Segala.
Redazione RecSando – Martina Prevosti
Galleria Fotografica – Luigi Sarzi Amadè