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Il diritto di cittadinanza: quale cittadinanza per i giovani d’Europa?

 

Un ragazzo di San Giuliano Milanese, Alessandro Sicignano,  studente del 5^ anno del Liceo Scientifico Primo  Levi di San Donato Milanese, ha partecipato al  “CONCORSO AMBASCIATORI DIRITTI UMANI”,  indetto dalla  LIDU – Lega Internazionale per i Diritti Umani, affiliata alla League for Human Rights di New York – classificandosi al primo posto  per la sede concorsuale di Milano (le altre due sono Roma e Napoli) con un elaborato scritto sul tema dell’edizione di quest’anno:  “Il diritto di cittadinanza: quale cittadinanza per i giovani d’Europa?  

La stesura del tema si è tenuta il 22 febbraio presso la Società Umanitaria nella storica sede di  via Daverio a Milano, che si trova in un ex convento francescano del  ‘400.   

Nel comunicato stampa di presentazione del concorso, il Presidente Amos Nannini, spiegava così la motivazione del coinvolgimento dei giovani  “Il senso dell’appartenenza europea può nascere solo dalla conoscenza delle istituzioni comunitarie e da una corretta e aggiornata educazione civica”. E quest’anno ci saranno anche le elezioni europee.  La cerimonia di premiazione si è svolta  sabato 15 Marzo presso la stessa sede. Il premio consiste in un viaggio a Ginevra per visitare il Palazzo delle Nazioni, l’Alto Commissariato per i rifugiati e il nuovo Museo della Croce Rossa. Alessandro potrà inoltre frequentare il corso, organizzato dalla SIOI e riconosciuto dal MIUR, “ Insegnare diritti umani” presso il Palazzo dei Priori di Assisi, Centro Regionale di Informazione alle Nazioni Unite.

Ma cosa ha spinto Alessandro, in un anno dove gli impegni sono molteplici vista la dirittura d’arrivo della maturità, a impegnarsi in un così difficile terreno? Ed ecco la sua risposta:

“Ho preso la decisione di partecipare a questa iniziativa poiché la tematica dell’elaborato da comporre pareva dare un’occasione di esprimersi al di fuori dell’ambiente prettamente scolastico. Nel tema affermo che Noi giovani dobbiamo essere il motore del cambiamento. Purtroppo noto nei miei coetanei un certo passivismo nei confronti del nostro problematico presente. Da una parte siamo noi stessi a precluderci alcune possibilità, ma dall’altro viviamo in una società che tende a renderci ingranaggi e parte di un meccanismo alienante. E’ nostro dovere porci in contrasto a questa silenziosa rovina che trasforma noi individui in macerie. Dobbiamo resistere. “A vent’anni la vita è oltre il ponte” recitava Italo Calvino in una nota poesia (Oltre il ponte). In clima di 25 aprile questa citazione assume un significato particolarmente importante in quanto dimostra come a cambiare la realtà, che opprime in forme assai differenti, dobbiamo essere Noi. Perché Noi siamo le fondamenta del futuro e non possiamo permetterci di essere fragili o mal radicati nel terreno. Il mio è un messaggio rivolto ai miei coetanei, ma non solo, è un messaggio di Resistenza, intesa non nella sua accezione storica, ma come categoria morale di opposizione a chi sottrae libertà e futuro.”

I complimenti per le sue idee chiare, sono il minimo che possiamo esprimere.

Redazione Recsando Angela Vitanza

 

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Leggi il testo di Alessandro Sicignano: Vindica te tibi (Rivendica te a te stesso)

 

 

 

 

 

 

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