Valorizzare il patrimonio forestale in Lombardia per uscire dalla crisi climatica e pandemica
Legambiente Lombardia: “Una grande infrastruttura verde per rendere resilienti le città lombarde”
Una Festa dell’Albero davvero particolare quella che si presenta in questo 2020, anno cruciale per le sfide legate al raggiungimento degli obiettivi decennali sulla conservazione della natura. Vietate le iniziative pubbliche a causa del confinamento e con le scuole in difficoltà, Legambiente non rinuncia ad un evento che da più di 30 anni valorizza il patrimonio forestale urbano e la biodiversità. La Festa dell’Albero 2020 rappresenta un’occasione per fermarsi e riflettere su quali siano gli investimenti più urgenti per la nostra regione, a maggior ragione in un momento particolarmente critico come quello attuale che però offre anche l’opportunità di intraprendere un cambiamento di rotta grazie all’arrivo dei finanziamenti europei collegati al Recovery Fund (o Next Generation EU).
Vince la campagna tra gusto e due ruote la capitale della cultura 2020; al secondo posto Francavilla con il progetto “Adotta una bici” e al terzo posto la Bicipolitana di Pesaro. Menzione speciale di Intesa San Paolo al comune di Cosenza.
Con una campagna imponente e accattivante il Comune di Parma ha vinto Urban Award, premio per la mobilità sostenibile. I nomi dei vincitori della quarta edizione sono stati proclamati mercoledì 18 novembre 2020 in occasione della XXXVII Assemblea Nazionale Anci. Secondo e terzo premio a Francavilla Fontana (Br) e Pesaro, mentre la menzione speciale Intesa Sanpaolo è stata assegnata a Cosenza. Al Comune vincitore un parco bici composto da circa 30 mezzi, offerto dalle aziende associate ad ANCMA, Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori, di Confindustria. Le biciclette e i premi verranno consegnati ai Comuni vincitori nel corso di una cerimonia ufficiale, che si terrà appena le condizioni lo renderanno possibile.
Da Cortina con gli sci ai piedi verso il giro del Sella
di Edoardo Stucchi
Cortina non si ferma e guarda avanti: per la stagione 2021 la nuova funivia, che collegherà le Tofane alle 5 Torri, lunga 4,5 chilometri e realizzata da Leitner ropeways, sarà pronta per i Mondiali 2021. Il sindaco Ghedina: «Impianto atteso da anni, ci aiuta a pensare alla necessità di reagire».
I Mondiali di sci – Cortina non interrompe il suo cammino di avvicinamento ai Mondiali del febbraio 2021. E così in un’Italia pressoché paralizzata dall’emergenza sanitaria e con un preoccupante panorama economico, le notizie che arrivano da Cortina costituiscono uno spiraglio di sole. Nei giorni scorsi infatti la Provincia di Belluno, nell’ambito del piano degli interventi infrastrutturali messi in campo dal Governo italiano in vista dell’evento iridato del 2021, ha proceduto all’aggiudicazione dei lavori per la realizzazione della cabinovia «Son dei Prade –Bai de Dones». Un nuovo collegamento funiviario, che di fatto unirà i comprensori sciistici delle Tofane con quello delle Cinque Torri e che porterà la firma di Leitner ropeways. L’azienda altoatesina solo pochi mesi fa aveva ultimato i lavori di realizzazione della nuova cabinovia Cortina-Col Druscie, che aveva sostituito la prima sezione della storica funivia «Freccia nel cielo». Per Leitner, che assieme a Prinoth (battipista) e Demaclenko (innevamento programmato) è partner tecnico della Fondazione Cortina 2021, una nuova importante opportunità per riaffermare la propria tecnologia in quella che è l’indiscussa Regina delle Dolomiti.
Covid e influenza. In attesa del vaccino contro Sars-CoV-2 è pronto il kit per fare la differenza fra Coronavirus e altri agenti infettanti.
Lo produce l’azienda milanese Clonit che lo metterà in circolazione a giorni. Basta un prelievo oro- faringeo e con un’unica provetta si svela l’identità dell’infezione. Ce ne parla il biologo milanese Carlo Roccio.
L’epidemia di Coronavirus ci ha ormai abituato a notizie sensazionali sulla salute, ma spesso molte di queste notizie riempiono le pagine dei giornali lasciando sconcerto nel lettore. Ultima notizia il vaccino contro il Coronavirus che un’azienda farmaceutica americana, collegata a una ditta tedesca, starebbe per immettere sul mercato. Ma come risponde la nostra Sanità a questa pandemia? Ne parliamo con il dottor Carlo Roccio, una preziosa risorsa italiana, studioso di altre epidemie e riconosciuto a livello internazionale. A lui, indiscusso esperto, rivolgiamo le domande che tutti ci poniamo cercando risposte attendibili.
Il legame di RecSando / NOI con il Prof. Carlo Ratti nasce da lontano, vale a dire da almeno un lustro, quando, verso la fine del 2015, erano in nuce i primi contatti con lo stesso per portarlo a San Donato Milanese per la serata del 16 aprile 2016, quando ha avuto luogo quel meraviglioso evento che è stato NEXTSANDO, un concentrato di buone pratiche e futuro visionario ma allo stesso tempo concreto che riteniamo a buon diritto non sia stato ancora superato da incontri successivi avvenuti sin qui.
Le parole del Prof. Ratti, come al solito, volano alte e ci indicano un orizzonte forse ancora lontano ma altamente possibile e auspicabile. Leggere le sue indicazioni è davvero come possedere una torcia nel buio. Ci prospetta nuovi scenari che sono appena fuori dalla soglia di casa nostra e che potranno essere tanto più plausibili quanto più crederemo con tutte le nostre forze che non solo un futuro diverso è possibile, ma realizzabile se, affinchè ciò prenda forma, uniremo alla tecnologia sempre più fluida e digitale una passione e un calore che solo l’uomo può mettere in campo. Crederci insomma. E, nemmeno a dirlo, NOI ci crediamo. E Voi ? Seguiteci, collaborate con NOI e Insieme arriveremo prima alla meta !
1 ) Siamo davanti all’alba di una nuova era, nella quale un vecchio modello di sviluppo può e deve essere accantonato, se non addirittura cestinato. Questo spegnimento / confinamento coatto per difenderci dal CoronaVirus, può a buon ragione sintetizzarsi nell’espressione: salvarsi cambiando
Non credo che i cambiamenti siano tagli netti tra modelli vecchi e nuovi, piuttosto parlerei di transizioni: da sempre le nostre città sono in trasformazione. In generale, inoltre, le nostre città non mutano facilmente nel loro impianto, ma sono permeabili a trasformazioni che riguardano il modo di abitarle: potremmo dire che può cambiare più facilmente il software del l’hardware.
Il Comitato #C6 nato per tutelare l’ambiente, salvaguardare la salute e promuovere azioni mirate all’incremento nel territorio del sud est Milano della mobilità sostenibile, fin dalla sua nascita ha sostenuto che l’unica scelta possibile per il futuro dei Comuni dislocati nell’asse Paullese, da San Donato Milanese in poi, fosse quello di prolungare la metropolitana con nuove fermate in direzione Paullo.
Il Prolungamento della M3 adesso più di prima è una necessità urgente
Il traffico privato automobilistico nei Comuni del Sud Est Milano è il maggiore ostacolo alla creazione dello spazio indispensabile a indurre un cambiamento di modalità negli spostamenti. La gran parte delle persone non cambierà mezzo di trasporto fino a quando chi amministra non offrirà soluzioni adeguate alla mobilità, che garantiscano il trasporto di persone verso San Donato Milanese / Milano e verso Paullo / Crema con frequenza di passaggio di 10 minuti della metropolitana.
Oggi anche i pochi mezzi forniti da AGI sono quotidianamente in coda al traffico, in questo periodo di emergenza Covid-19 non garantiscono né il distanziamento tra le persone né la garanzia per i pendolari di poter salire a bordo.
Il traffico costante, quotidiano produce nei nostri Comuni la gran parte delle emissioni inquinanti alla cui esposizione sarebbe ricollegabile, secondo uno studio pubblicato pochi giorni fa, un incremento di rischio di mortalità da Covid del 15% a livello nazionale. Nel caso di Milano e della bassa padana, più grave degli altri, secondo lo stesso studio.
Per questo ci rivolgiamo a tutti voi perché non abbiamo più tempo, la nostra salute, il nostro diritto agli spostamenti sono una priorità rispetto ad altri interessi.
Il Comune di Carpiano promuove e implementa i servizi digitali per semplificare le procedure amministrative e migliorare il rapporto tra Cittadini e Pubblica Amministrazione.
In quest’ottica, l’Amministrazione Comunale promuove l’uso della PEC – Posta Elettronica Certificata come strumento per rendere più agevoli le comunicazioni formali tra Cittadini e Uffici, quali per esempio l’invio di documenti da protocollare e la trasmissione di modelli di pagamento dei tributi. L’utilizzo della PEC in alternativa alle comunicazioni postali via raccomandata e al tradizionale protocollo di documenti cartacei consente un ulteriore passo avanti verso la semplificazione e digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, oltre a ridurre il consumo di carta e i costi di gestione legati alle spedizioni, con un risparmio di tempo e risorse a vantaggio della collettività.
Domenica 4 ottobre 2020 sarà ricordato il sacrificio di Norma Cossetto, la giovane studentessa istriana stuprata e gettata ancora viva in una Foiba dai partigiani…