Avviato il processo del PEBA, strumento fondamentale per migliorare l’accessibilità e promuovere l’inclusione negli spazi pubblici della città

AL LAVORO PER AZZERARE le barriere architettoniche. L’Amministrazione comunale ha avviato il processo per l’elaborazione del PEBA, ovvero del Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche, strumento fondamentale per migliorare l’accessibilità e promuovere l’inclusione negli spazi pubblici della città. Il percorso si articolerà in diverse fasi: dalla costruzione degli strumenti metodologici iniziali alla definizione delle strategie e degli obiettivi, passando per l’analisi delle criticità presenti negli spazi e negli edifici pubblici e l’individuazione delle soluzioni progettuali, fino all’elaborazione vera e propria del piano e alla programmazione degli interventi. Il processo si concluderà con la presentazione del piano alla cittadinanza e la sua adozione e attuazione.

Elemento centrale sarà la partecipazione attiva della comunità. Il piano sarà infatti costruito attraverso un ampio percorso di confronto e condivisione, con il coinvolgimento della Consulta per la Disabilità e delle rappresentanze dei portatori di interesse, che prenderanno parte alle fasi principali del processo. È prevista la raccolta di contributi e segnalazioni da parte di cittadini e associazioni, anche tramite questionari, l’organizzazione di tavoli tematici e incontri pubblici, e, una volta adottato il piano, l’apertura di un periodo dedicato alle osservazioni. Saranno attivati, infine, anche organismi di lavoro permanenti, che accompagneranno il monitoraggio e l’attuazione del piano nel tempo. Per la realizzazione del progetto, l’Amministrazione si avvarrà dell’assistenza tecnica del Centro Studi PIM di Milano, realtà che vanta esperienza in materia di pianificazione su scala comunale, oltre che conoscenze specifiche in merito alle tematiche progettuali e alla realtà territoriale sandonatese.

«Il PEBA – dichiara l’Assessora ai servizi di welfare Francesca Micheli – è molto più di un piano: è un impegno concreto per rendere San Donato una città dove tutte e tutti possano vivere pienamente gli spazi pubblici. Vivere la città significa poterla attraversare in autonomia e sicurezza, senza ostacoli che escludano o limitino. Per questo stiamo avviando il percorso di analisi non solo l’accessibilità degli edifici pubblici, ma anche i percorsi che li collegano, perché è lì che si misura il diritto di ogni persona a partecipare alla vita della comunità. Parliamo di barriere fisiche, ma anche di quelle meno visibili: disabilità sensoriali, cognitive, condizioni di salute o fragilità temporanee. Pensiamo alle persone anziane, a chi accompagna bambini piccoli, a chi affronta momenti di fatica. Vogliamo ascoltare le loro esperienze e costruire, insieme, soluzioni che rendano la città più equa, accogliente e pensata per tutti. Questa iniziativa, già inserita nel piano dell’Amministrazione, ha ricevuto una forte spinta dal Consiglio Comunale, che l’ha sostenuta e deliberata all’unanimità: un segnale importante di coesione e responsabilità istituzionale su un tema che riguarda il benessere e i diritti di tutte e tutti. Il percorso prende il via in queste settimane e il primo passo concreto sarà l’incontro con i portatori di interesse, previsto dopo la metà di giugno. Da lì inizieremo un cammino condiviso, che metta al centro l’ascolto e l’analisi del territorio. Per questo invitiamo cittadine e cittadini, associazioni, rappresentanze e portatori di interesse a partecipare attivamente: contribuendo con segnalazioni, idee e proposte, ma anche aiutandoci a diffondere questo percorso. Perché una città accessibile è una responsabilità collettiva e una conquista condivisa. È una sfida culturale e civile che vogliamo affrontare con serietà, visione e partecipazione».