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Uno Stadio insostenibile

insieme per san donato

Uno stadio, un grande stadio destinato ad accogliere decine di migliaia di persone, ha bisogno di spazio. Non solo quello necessario ad accogliere la struttura, ma anche di quello occorrente per realizzare tutte le opere di contorno, prime tra tutte quelle viabilistiche che consentano non solo di raggiungerlo agevolmente, ma anche di allontanarsene rapidamente in caso di emergenza.

L’area San Francesco è relativamente piccola e, soprattutto, è chiusa da ogni lato da ferrovia e tangenziali ed è oggi praticamente priva di accessi dedicati. Quindi per realizzare lì uno stadio non solo occorrerebbe realizzare le imponenti opere viabilistiche necessarie per renderla accessibile, ma anche quelle che serviranno per evitare che, in occasione delle partite, tutta l’area circostante non sia ingolfata dal traffico. A molti sarà capitato di trovarsi in coda in tangenziale quando ci sono grandi manifestazioni al Forum di Assago: ecco, lo Stadio a San Francesco, senza svincoli adeguati produrrebbe ingolfamenti di DIECI volte superiori a quelli del Forum. Ma non basta: sarà assolutamente indispensabile realizzare opere che consentano a decine di migliaia di persone di uscire rapidamente in sicurezza da quella sacca chiusa su tutti i lati in caso di grave emergenza, mentre contemporaneamente arrivano i mezzi di soccorso. Ipotesi questa che nessuno ovviamente si augura, ma di cui occorre tener conto. Si può fare? Tutto si può fare, ma bisogna capire che non bastano due o tre passerelle pedonali sulla ferrovia, capire dove si fanno queste vie di accesso e quelle di fuga, capire a costo di quali sconvolgimenti per la nostra città e la campagna circostante (area protetta) si faranno queste opere e, ultimo, ma non ultimo, capire chi paga, visto che nel progetto non è allegato un Piano Economico Finanziario.

Tutte criticità, che il nostro Sindaco chiama “alert”, che noi avevamo individuato fin dal primo giorno che fu avanzata l’idea di fare lo stadio a San Donato, che abbiamo letto nero su bianco nell’istanza di variante e che abbiamo appreso essere condivise anche dai tecnici comunali nella loro analisi tecnico sul progetto.

Noi non siamo il partito del “NO” a tutto, non siamo il partito che cerca di non far funzionare le cose che non ci piacciono, però non ci piacciono le cose che non funzionano. E l’idea dello stadio a San Francesco non funziona.

P.S. Nel primo secolo D.C. la famiglia imperiale dei Flavi costruì a Roma il Colosseo, detto appunto Anfiteatro Flavio. Possiamo umanamente comprendere l’ambizione del nostro Sindaco di lasciare un segno indelebile del suo passaggio in Comune quale artefice dell’Anfiteatro Squerio. Crediamo, tuttavia, sarebbe più realistico, e più utile per la città, se dedicasse le sue energie e quelle degli uffici comunali a progetti meno grandiosi e più a portata di mano: ad esempio la sistemazione della rotonda di accesso sud, che è area di cantiere da anni oppure, visto che si parla di strutture sportive e che il nostro sindaco ama molto lo sport, la riapertura della piscina coperta del Mattei.

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