Il 2 giugno, tra i protagonisti delle celebrazioni istituzionali, ci saranno molti ragazzi: i liceali racconteranno la Costituzione e i neo-diciottenni ne riceveranno una copia

LA REPUBBLICA compie 77 anni, ma a San Donato i veri protagonisti della “sua festa” saranno tanti teenager. Nel celebrare la ricorrenza istituzionale del 2 giugno, data del referendum istituzionale del 1946, l’Amministrazione ha scelto di impostare un cerimoniale pensato per valorizzare la presenza dei giovani.

In particolare, in Municipio alle 16.30, saranno gli alunni della III D scientifico del Primo Levi ad aprire la programmazione proponendo “La Costituzione a teatro. Ti ridico un diritto”, spettacolo ispirato dal discorso che Piero Calamandrei pronunciò davanti agli studenti di Milano nel 1955, scritto, diretto e interpretato in prima persona dai nostri liceali. Insieme a loro – dopo il discorso del Sindaco e dopo le note del Corpo Musicale Mascagni (dalle 18 davanti al Municipio), la cui composizione negli ultimi ha visto un graduale cambio generazionale con l’inserimento di tanti giovani musicisti – saranno al centro del cerimoniale i neo-diciottenni che riceveranno copia della Carta costituzionale dalle mani del primo cittadino. Negli scorsi giorni, tutti i sandonatesi che nel 2023 sono diventati o diventeranno maggiorenni – in totale 351 – hanno ricevuto l’invito ufficiale da parte dell’Amministrazione a partecipare alla cerimonia per ricevere simbolicamente la Costituzione, resa disponibile dalla Sezione locale della Anpi che ha collaborato all’organizzazione dell’evento. A ricevere copia della Carta saranno anche 9 uomini accolti in città nell’ambito del progetto Sai (Sistema accoglienza integrazione).

«Ai nostri ragazzi – ha dichiarato il Sindaco Francesco Squeri – auguro di vivere il loro tempo con intelligenza e passione, portando avanti gli ideali di Libertà e Democrazia dei nostri partigiani. Confido che sappiano custodire il sacrificio e gli ideali di quegli uomini e quelle donne, agendo nella gratitudine di quanto più prezioso hanno donato loro: la propria vita e la Libertà».