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Un Saluto a un giusto … Ciao Luciano !

CIAO LUCIANO!

Così hanno salutato Luciano De Marchi, Silvana, Betty e Gina…al termine della Celebrazione funebre.       Già, stiamo parlando della scomparsa di una persona, una “Bella persona”, come lo descrive Cristiana. Luciano era un Volontario della Protezione Civile, portato via da un male che ancora oggi non perdona.     Al suo ultimo saluto, martedì 3 dicembre, c’erano i suoi colleghi del Gruppo FIR-CB di San Donato Milanese, di cui era il Coordinatore, e poi il nutrito Gruppo di Volontari della Protezione Civile, facenti oggi parte del COM 20 (Centro Operativo Misto che comprende vari Comuni limitrofi), della Sede di San Giuliano Milanese. A conferma di quanto fosse benvoluto dalla Città, la presenza del Sindaco Lorenzano e dell’assessore alla Protezione Civile, Gennaro Piraina. E il Comandante della Polizia Locale Simighini e poi.. tanti amici di altre Associazioni di Volontariato del territorio, come la Croce Bianca, che gli ha dato l’ultimo saluto con le Sirene spiegate.

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La celebrazione funebre, ha avuto il momento più significativo nel brano del Vangelo scelto dal Parroco della Parrocchia di San Carlo don Nicola Cateni:Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete da to da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”. Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?’. E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.

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Continuava poi nell’Omelia…con il pensiero che Luciano nella sua semplicità aveva agito con naturalezza a comportarsi come “I Giusti” di cui il brano. Giusti che non necessariamente sono cattolici/credenti/osservanti, ma persone che vivono con il senso del dovere, di ciò che va fatto, per il bene comune. Se poi si hanno delle passioni che possono essere utili per la collettività, come la sua per le comunicazioni, la soddisfazione è completa. Gina Greco, ex Sindaco, lo ricorda proprio in una delle sue “vittorie”: la messa a punto del ponte radio lì in piazza della Vittoria. Tanti avrebbero da raccontare della loro conoscenza di Luciano: “una persona squisita, sempre pronta e disponibile, una persona con cui potevi parlare tranquillamente di qualsiasi cosa, anche a livello personale, una persona che nonostante i suoi problemi personali e familiari, era sempre disposto ad accoglierti con un sorriso, una persona che stava bene con gli altri e sapeva farti ridere, una persona che ci mancherà!!!” (Cristiana) – Conosco Luciano e Ada da svariati anni , una coppia che il tempo ha sempre visto molto uniti, mai uno sgarbo verso l’altro , quando si dice “Dio li fa e poi li accoppia” è proprio il loro caso. Luciano con il figlio Nando , nell’attività di elettricisti che spaziava dall’industriale alla piccola abitazione ; E poi la sua grande passione , faceva il radiomatore : con facilità si collegava , da casa sua , al più sperduto angolo del pianeta. Io stesso l’ho sentito dialogare con tanti camionisti sul loro tir con il baracchino , che dava consigli  su come trovare le strade da loro battute . Come carattere , era una persona mansueta , ma non disdegnava malumore se gli si venivano calpestati i calli.” (Luigi).                                                                                                                          

Arrivederci Luciano, sicuramente sarai già all’opera lassù.

Redazione RecSando

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