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Terrore al tribunale di Milano: processo finito in sparatoria

Poco dopo la notizia che l'uomo, Claudio Giardiello, 57 anni, imputato per bancarottaè stato preso l'aria sembra rilassarsi. Non sono chiare le dinamiche sul dove e il come, dato che inizialmente si pensava fosse imprigionato al terzo piano del palazzo, mentre ora pare sia scappato fino a Vimercate dove è stato catturato. Chi è uscito illeso da questa brutta avventura rassicura i parenti al telefono, raccontando dov'era e per quale fortunata coincidenza non si trovava nel luogo dove è accaduta la tragedia. Ci si lascia scappare anche qualche battuta: "Beh volevo chiedere un rinvio, adesso me lo danno di sicuro". Certo, la situazione è molto diversa per i parenti delle vittime, che ricordiamo per ora quelle accertate sono il giudice della seconda sezione civile fallimentare Fernando Ciampi,l’avvocato Lorenzo Alberto Claris Appianie Giorgio Erba, coimputato dell’uomo nel processo, a cui si aggiungono iferiti gravi. Rimbomba ovunque la domanda di come sia stato possibile, non solo che l’uomo sia riuscito ad entrare armato nel luogo simbolo della sicurezza e della legalità, ma che sia anche riuscito a scappare una volta scattato l’allarme. Che cosa è andato storto?
Un gruppo che non è riuscito ad evacuare all'ordine della polizia ed è rimasto rifugiato in una stanza denuncia la mancanza di un piano di sicurezza. Uno di loro amareggiato spiega: "Eravamo al sicuro, ma vedevamo l'uomo muoversi e non avevamo la possibilità di comunicare con nessuno". Sono tutti molto dispiaciuti per le vittime e soprattutto per le loro famiglie, ma nessuno si dice intimorito di rientrare in aula, anzi, aspettavano solo l'ordine di tornare al lavoro.

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