SAN DONATO MILANESE – In un’Italia che oggi si ferma per rendere omaggio alla propria libertà, conquistata con sacrificio e sangue durante la Resistenza, San…
In Italia, terra dalla memoria corta ma dal cuore resistente, accade l’incredibile: mentre la Repubblica si prepara a commemorare il giorno della sua rinascita, la…
Per rendere la giornata del 25 Aprile, non solo un momento istituzionale, ma anche partecipativo e di riflessione su un giorno così importante per la nostra storia, Vi proponiamo la lettura di alcuni articoli della Costituzione Italiana, molto attuali.
Per noi il 25 Aprile è la Resistenza di tutti i popoli che stanno lottando contro le guerre, le oppressioni, le dittature. Vi proponiamo la visione del film Persepolis a sostegno della lotta delle donne iraniane, e simbolicamente sventoliamo la bandiera Ucraina contro tutte le guerre in corso, per un mondo di pace.
25 Aprile: A 76 anni dalla Liberazione NOI vogliamo ricordare così
25 Aprile: 76 Anni dalla Liberazione
Alimentare ogni anno il 25 aprile, la memoria di quanti hanno partecipato alla lotta di liberazione del paese, non deve rappresentare un momento liturgico ma piuttosto il frutto di una scelta consapevole attraverso la quale intendiamo onorare la dignità di quanti si sono resi interpreti esemplari di valori di patria e della libertà fino al sacrificio estremo. Questo patrimonio umano di testimonianza dei nostri martiri non può essere affidato all’oblio del passato ma deve essere alimentato in un processo virtuoso che ne consenta di trasmettere il nobile bagaglio valoriale a chi oggi è chiamato a raccogliere la loro eredità: mi riferisco a nostri giovani e non solo. Per non parlare di parole, vuote come spesso capita in queste commemorazioni, ritengo importante per consentire ai nostri di giovani di misurarsi con una storia “vera “, di raccontare la storia di Pietro Ermelindo Lungaro, uomo della polizia di stato, che ha fatto la resistenza a Roma durante l’occupazione nazista e che ha pagato con la vita alle Fosse Ardeatine.
Per molti come Pietro, si è trattato semplicemente di decidere da che parte mettersi per continuare ad essere fedeli prima ancora che al Re o all’Arma, a se stessi. Entrare in un gruppo della resistenza anziché in un’altro non era sempre una scelta ideologica ma dipendeva dai contatti che si avevano da quello che era disponibile e possibile. Pietro Lungaro rimane forse monarchico fino alla fine ma collabora con un gruppo libertario e repubblicano come “Giustizia e Libertà “
Ci sono infatti cose più urgenti, scelte effettuate senza ideologie, momenti della vita che si devono affrontare con coerenza, dignità e l’amore per la liberta e per il proprio paese, senza grandi discorsi. Questi patrioti hanno fatto la cosa giusta ! Perchè allora questa storia , cosi come scrive il prof. Alessandro Portelli storico della Resistenza romana “ perchè è un salutare antidoto contro tutte le retoriche. Pietro Ermelindo Lungaro era una persona normale, faceva il suo lavoro tirava su una bella famiglia e dato che era una persona normale, preferiva essere libero e faceva qualsiasi cosa per diventarlo. Quello che non era normale erano i tempi: il fascismo, l’occupazione nazista, la guerra . Tempi che trasformano le persone normali se non in eroi o martiri, certamente in uomini che sono di esempio per tutti. Basta veramente poco, spesso è sufficiente essere solo se stessi, per mettere paura agli oppressori.
Questa è la storia di Pietro Ermelindo Lungaro, e un doveroso ricordo alla memoria
Vogliamo raccontarvi questo 25 aprile 2017 di San Giuliano Milanese, senza commenti, nello stile di Euronews. Lo vivrete attraverso le foto scattate dai fotografi della…
Un cielo terso come poche volte lo si vede, ha fatto da sfondo alla manifestazione cittadina del 25 Aprile per ricordare il 71mo Anniversario della Liberazione dell’Italia dall’oppressione nazifascista. Le iniziative organizzate dall’Amministrazione Comunale sono cominciate sabato 23 Aprile con la deposizione delle corone di alloro ai monumenti dedicati ai caduti nei quartieri di Borgolombardo e Sesto Ulteriano. Mentre nella giornata di lunedì 25 Aprile, un lungo corteo, preceduto dal Corpo musicale della Libertà, composto oltre che dal sindaco Lorenzano e dalla Giunta, dalle rappresentanze di tutti i partiti politici, delle Associazioni presenti sul territorio e da molti cittadini, è partito dalla piazza antistante il Municipio, dove è stato posto un cesto di fiori alla stele con l’effige del Presidente Pertini. Da qui si è diretto al cimitero, dove la corona è stata posta sulla tomba di partigiani sangiulianesi. Infine il corteo si è diretto al sagrato di Piazza della Vittoria, dove alle Autorità civili e militari, si è aggiunto il prevosto don Luca Violoni.
Celebrazione del 70mo Anniversario della Liberazione dall’oppressione nazifascista del 1945, con il pensiero rivolto alla realtà di questi giorni in Città e in Italia. Questo in un passo del discorso del sindaco di San Giuliano Alessandro Lorenzano in piazza della Vittoria nella mattina del 25 Aprile al termine del corteo che fin dalle ore nove ha attraversato la Città.
Buon 25 Aprile a tutti, vi invitiamo alla lettura dell' articolo che Tino berti scrisse per noi, Resistenza e Costituzione, quando ancora eravamo piccoli e…