Skip to content
Home » Blog » Rassegna Stampa » San Giuliano Milanese » Si sente già … la nostalgia » Page 3

Si sente già … la nostalgia

Anche don Tremolada si è detto impressionato di vedere la chiesa stracolma, e aver saputo che era l’apice di quanto successo in settimana, dove protagoniste sono state la moltitudine di persone entrate per fissare lo sguardo sulla Madre di Tutti. La Madre a cui si può chiedere aiuto, “cosa dobbiamo fare” in questi momenti che stiamo attraversando? Domande di giovani, genitori, adulti…Sicuramente, dice don Pier Antonio, Lei risponderebbe di affidarsi a Lui, a Suo Figlio. Come ha fatto Lei. E’ Lui a cui bisogna rivolgersi. Direbbe Maria, che la Sorgente della Luce è Gesù. Lei vive di Luce riflessa, così come la Luna, illuminata dal Sole. E’ il Suo più grande desiderio è quello che si impari a conoscere ed amare di più il Signore: si guardi Lui per essere raggianti e luminosi come Lei.   Le si chieda pure di intercedere per noi. E Lei lo farà.

Dopo la Messa la chiesa è rimasta aperta tutta la notte. All’una di notte, dopo il Rosario, c’erano ancora molte panche occupate.

E arrivò l’ultimo giorno. Sabato mattina celebrazione con i festeggianti l’ Anniversario di Matrimonio:   55 coppie, molti a festeggiare 50 di vita in comune. Addirittura una coppia con 65 anni. Esempi viventi di fedeltà, e di scuola di responsabilità, dice il Prevosto don Lino Maggioni. Alle 13 si chiudono le porte, in attesa del gran saluto finale, sul sagrato antistante la Chiesa, dopo la processione per le vie cittadine, guidata dall’ex Vescovo di Lanciano – Ortona   Mons. Carlo Ghidelli, da Don Vittorio De Paoli, che è venuto a riprenderla e dai sacerdoti della Parrocchia. Un Chilometro sotto un sole cocente, ma che non ha impedito almeno a duemila persone di parteciparvi. Al termine saluto a Maria da parte del Vescovo, anche lui raccomanda di guardare a Lei come tramite col Figlio, di chiedere a Lei intercessione presso Gesù per esaudire le nostre   preghiere, specialmente in questo momento storico. Solo in questa veste si deve pensare a Maria: chiederLe di arrivare al Figlio che a Sua volta porta al Padre. E’ seguita la preghiera di affidamento della Città ed….. è proprio finita.. Sacerdoti, Autorità Civili e Militari, come l’hanno accolta all’arrivo, ora l’accompagnano al mezzo della Protezione Civile che la porterà alla nuova destinazione: fazzoletti bianche e azzurri sventolano, occhi umidi di commozione salutano: Ave Maria!        

Redazione Recsando Angela Vitanza Foto Luigi Sarzi Amade’                                                                                         

 

Loading

Pages: 1 2 3
Skip to content