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Se fosse tornato Manzoni…

 

 

 

Venerdi     21 Febbraio ….ci avrebbe trovato ad  ascoltare i suoi famosi “Promessi Sposi”, letti con passione e  voce dolce da Chiara Bazzolidella Compagnia Teatrale Ossigenoteatro presso la Biblioteca di Sesto Ulteriano  nell’ambito della Rassegna Teatrale  “Parole…di Nebbia” con il Patrocinio dell’Assessorato alla Cultura. 

Al grande scrittore avrebbe  sicuramente fatto  piacere trovare così tante persone interessate all’ascolto di una storica storia  d’amore, oggi come circa 200 anni fa.  Non su “ Quel ramo del Lago di Como” ma a Milano, come dice il titolo della serata “Innamorarsi a Milano”, dove la storia di Renzo e Lucia si concluse felicemente seppur con molte e tragiche difficoltà.

La lettura delle parole del Manzoni si è così intrecciata con i tributi a  grandi personaggi milanesi: Testori, Simonetti  (poco conosciuto al pubblico) Jannacci, Dario Fo e Carlo Emilio Gadda.

Di Giovanni Testori Alessandro Pazzi  racconta la descrizione della nebbia, o meglio la sghinghera, nella bella terra di Lombardia, e Chiara racconta la storia di una coppia di innamorati,  anche se arrivati avanti con l’età, con la passione dei primi tempi.

Di Simonetta si racconta la simpatica commedia scritta per Maurizio Micheli “Mi voleva Strehler”, dove il personaggio principale rivive  il patos passato durante la notte, di un attore di cabaret che si immagina di venir chiamato da grande Giorgio Strehler per un provino.                                                  Di Gadda Alessandro ci racconta di Adalgisa, cantante lirica di quint’ordine che nella  Milano degli anni 30 riesce a entrare nella borghesia milanese grazie al matrimonio con il ragioniere Carlo Biandronni, ma per il “giro” resta malvista per le sue origini.                                                                    Di Jannacci invece legge poesie, ricordando l’artista che nelle sue canzoni raccontava la vita di personaggi spesso ai margini della società,  e che è scomparso un anno fa.

Prosegue, Alessandrocon la storia triste di due ragazzi, sfortunati amanti, raccontata dal barista dell’albergo a ore dove si rifugiano per dare l’addio alla vita. Una delle storie scritte dal cantautore, scrittore e poeta francese Herbert Pagani,  (di cui ricordiamo sicuramente la canzone Teorema cantata da Marco Ferradini!)

La serata, emotivamente intensa non poteva che finire così…con le voci di Chiara e Alessandroper una volta insieme r:icordando Ornella Vanoni:

Sapessi com’è strano sentirsi innamorati a Milano, a Milano.
Senza fori senza verde senza cielo senza niente. Fra la gente, tanta gente.
Sapessi com’è strano darsi appuntamento a Milano, a Milano.
In un grande magazzino in piazza o in galleria che pazzia, che pazzia,
eppure in questo posto impossibile tu mi hai detto “ti amo” io ti ho detto “ti amo”.

Redazione RecSandoAngela Vitanza – Foto Luigi Sarzi Amadè

 Galleria Fotografica:

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