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Renzi e Lorenzano…attenti a quei due!

 

…E non sono Roger Moore e Tony Curtis…..
A parte gli scherzi….questi  due,  dei primi  ( due amici protagonisti di una serie televisiva del anni 71/72) non credo sappiano molto, forse Matteo.. un pochino, ma Alessandro… beh!  glielo chiederò alla prima occasione! 

Spero vogliano perdonarmi questo impertinente paragone, visto che  il primo, Matteo Renzi, 39 anni è diventato qualche giorno fa Presidente del Consiglio, il più giovane della nostra storia Repubblicana. Il secondo, Alessandro Lorenzano, 29 anni, è sindaco di San Giuliano dal 30 Maggio 2011, il più giovane della nostra città, e tra i più giovani d’Italia al momento dell’elezione. E alla chiusura della sua campagna elettorale, o meglio, prima del ballottaggio con Maurizio Broccanello, la sera del 27 Maggio, venne proprio l’ormai ex sindaco di Firenze, a sponsorizzarlo. La festa quella sera la rovinò un po’ la pioggia, e l’incontro si tenne in aula consiliare invece che in Piazza…A quanto pare, portò bene. Lorenzano divenne Sindaco, e Renzi ora addirittura presidente del Consiglio. Ne ha fatta di strada in questi due anni e mezzo: in una intervista rilasciata alla TV locale Città delle idee, un suo pensiero fu quello che in Italia i politici, piuttosto che lasciare la poltrona, cambiano il nome al partito che dirigono….e auspicava che si invertisse la rotta. Beh! Lui, nel suo partito, ci è riuscito ed è arrivato a un  gradino più alto in poco tempo. 

 

 

Abbiamo dunque chiesto al  Sindaco Lorenzano, un suo commento all’ escalation del suo ex collega, che due anni fa gli ha portato fortuna. “Matteo si sta giocando tutto. E gli va riconosciuto questo coraggio. In questi giorni si discute molto della forma, che è un tema, non lo discuto. Ma sicuro possiamo essere d’accordo su una cosa: opportunista non lo è stato. Cosa vuol dire opportunista? Stare quieto e buono scegliendo la via più semplice. E la via più semplice era quella di starne fuori, attendere il lento logorio del governo Letta, per poi dettare le condizioni. E invece si gioca tutto. Lui, il Paese, e il Partito Democratico.
A me piace questa sfida, mi ci riconosco. Anche noi a San Giuliano ci siamo giocati tutto prendendo in mano nel 2011 una situazione disastrosa e con umiltà ci siamo messi al lavoro. Ora stiamo crescendo anche se critiche non ne sono mancate, né tantomeno attacchi di vecchia politica che soffre i cambiamenti.
Matteo ha avuto coraggio. Adesso staremo a vedere i risultati. I giudizi si fanno dopo gli esami, e non prima.
Lui ha avuto l’ardire di decidere, questo è il punto, <decidere>,  che però è un verbo fuori luogo nella politica italiana. Cambiamo passo..”.
Allora, attenti a questi due. Cosa ci riservano per il futuro? Intanto Auguri di buon lavoro, a entrambi. Soprattutto per noi italiani, e per i Sangiulianesi….

Redazione Recsando Angela Vitanza- Foto dal repertorio di Luigi Sarzi Amadè

 

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