La scoperta è stata effettuata da un carabiniere che doveva notificare una convocazione a uno di loro nell’ambito di un processo per droga.
Non avevano pagato la bolletta dell’energia elettrica e la loro utenza era stata disattivata, così hanno pensato bene di allacciarsi abusivamente a quella dei vicini e di sottrarla indebitamente.
Sono finiti così nei guai 5 coinquilini egiziani (B.A. di 51 anni, E.N. di 31, E.A. di 52, E.S. di 32 e R.H. di 44), tutti muratori in possesso di regolare permesso di soggiorno e residenti a San Donato, nel quartiere Certosa.
La scoperta del trucco con cui i nordafricani spillavano letteralmente corrente agli ignari vicini è stata scoperta quasi casualmente, grazie allo spirito d’osservazione di un carabiniere della stazione di San Donato. Nei giorni scorsi, infatti, una pattuglia era stata inviata presso l’abitazione per notificare a uno degli inquilini un ordine del tribunale nell’ambito di un processo per droga, in cui l’uomo doveva comparire. L’attento militare, però, aveva notato che, nonostante il contatore installato nell’abitazione fosse spento, all’interno dell’appartamento continuavano a funzionare sia la luce che il televisore.
A quel punto i carabinieri hanno deciso di approfondire la questione ed hanno chiesto l’intervento immediato dei tecnici della società elettrica.
Questi, una volta compiute tutte le rilevazioni del caso, hanno scoperto l’aggancio abusivo alla fornitura dei vicini di casa, del tutto ignari che gli egiziani stessero letteralmente “cannibalizzando” la loro linea. Immediato è quindi scattato per i 5 l’arresto, con l’accusa di furto aggravato.
Sono finiti così nei guai 5 coinquilini egiziani (B.A. di 51 anni, E.N. di 31, E.A. di 52, E.S. di 32 e R.H. di 44), tutti muratori in possesso di regolare permesso di soggiorno e residenti a San Donato, nel quartiere Certosa.
La scoperta del trucco con cui i nordafricani spillavano letteralmente corrente agli ignari vicini è stata scoperta quasi casualmente, grazie allo spirito d’osservazione di un carabiniere della stazione di San Donato. Nei giorni scorsi, infatti, una pattuglia era stata inviata presso l’abitazione per notificare a uno degli inquilini un ordine del tribunale nell’ambito di un processo per droga, in cui l’uomo doveva comparire. L’attento militare, però, aveva notato che, nonostante il contatore installato nell’abitazione fosse spento, all’interno dell’appartamento continuavano a funzionare sia la luce che il televisore.
A quel punto i carabinieri hanno deciso di approfondire la questione ed hanno chiesto l’intervento immediato dei tecnici della società elettrica.
Questi, una volta compiute tutte le rilevazioni del caso, hanno scoperto l’aggancio abusivo alla fornitura dei vicini di casa, del tutto ignari che gli egiziani stessero letteralmente “cannibalizzando” la loro linea. Immediato è quindi scattato per i 5 l’arresto, con l’accusa di furto aggravato.