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Riapre il borgo dei Presepi
A Ossana, in Val di Sole, In mostra nelle strade 1600 opere.
Inaugurata la 21a edizione de #Ilborgodei1000presepi. In mostra, fra le vie del borgo medievale dell’alta Val di Sole e nei cortili dei palazzi del centro storico, migliaia di natività realizzate a mano, oltre agli immancabili mercatini, spettacoli itineranti e iniziative per i più piccoli. Tra le migliaia di opere esposte, una avrà come protagonista un’allevatrice di colore: una dedica ad Agitu Gudeta, la ragazza etiope rifugiata in Trentino, simbolo di integrazione, uccisa il 29 dicembre 2020
A Ossana, in Val di Sole, In mostra nelle strade 1600 opere.
Inaugurata la 21a edizione de #Ilborgodei1000presepi. In mostra, fra le vie del borgo medievale dell’alta Val di Sole e nei cortili dei palazzi del centro storico, migliaia di natività realizzate a mano, oltre agli immancabili mercatini, spettacoli itineranti e iniziative per i più piccoli. Tra le migliaia di opere esposte, una avrà come protagonista un’allevatrice di colore: una dedica ad Agitu Gudeta, la ragazza etiope rifugiata in Trentino, simbolo di integrazione, uccisa il 29 dicembre 2020
Oltre 1600 presepi realizzati a mano e collocati nei cortili dei più bei palazzi del centro storico, concerti e spettacoli itineranti, decine di casette con i tradizionali mercatini di Natale distribuiti tra la piazza centrale e il Castello di San Michele. E ancora: punti selfie, una “elfoslitta” e la casa di Babbo Natale per rendere indimenticabile l’esperienza per i più piccoli. Ossana, borgo medievale in Alta Val di Sole ha inaugurato la 21a edizione de #Ilborgodei1000presepi, iniziativa organizzata dall’amministrazione comunale e dall’associazione Il Borgo Antico in collaborazione con l’Azienda per il Turismo Val di Sole.
Un borgo, 1600 presepi, 22 casette, 50 lanterne accese a mano e 40 giorni di apertura: una manifestazione diffusa nello spazio e nel tempo che metterà al centro del Natale il presepe e il suo messaggio di rinascita e solidarietà con massima attenzione alle precauzioni sanitarie per contenere il rischio di contagi.
“Come in ogni edizione, questa manifestazione straordinaria e magica è resa possibile grazie a una splendida squadra di operai, volontari e appassionati, che mettono tutta la loro dedizione per la sua riuscita. Ancor di più quest’anno quindi a loro va il mio più profondo ringraziamento. Il loro impegno dimostra la voglia di ripartenza della nostra comunità” ha sottolineato Laura Marinelli, sindaca di Ossana.
Da sabato scorso, i presepi sono visitabili gratuitamente (green pass obbligatorio) dalle 10 alle 22 fino al 6 gennaio 2022. I mercatini, le casette degustazioni saranno aperti dal 4 all’8 dicembre, l’11 e 12 dicembre, il 18 e 19 dicembre 2021 e tutti i giorni dal 24 dicembre 2021 al 6 gennaio 2022. Il Castello San Michele sarà aperto tutti i giorni dalle 12 alle 19 e nelle date di apertura dei mercatini dalle 10 alle 20.
Tante le novità tra le centinaia di opere d’arte esposte. Verrà ad esempio esposta per la prima volta una Natività che ricostruisce in miniatura il centro del borgo Solandro e altri che celebrano i masi e le tradizioni di montagna, così centrali nella vita delle popolazioni locali, realizzati con legno locale, recuperando anche vecchie radici degli alberi della zona. Ugualmente legato alle tradizioni è il presepe a grandezza naturale realizzato da un artigiano con il fieno. Come negli anni scorsi, poi, alle Natività realizzate da artisti locali si uniscono anche quelle donate da collezionisti italiani e internazionali, desiderosi di contribuire ad ampliare una raccolta che non ha eguali in Italia.
Cuore del messaggio pro-inclusione e antiviolenza, filo conduttore dell’edizione 2021, sarà il “presepe dei diritti delle donne”: al suo interno, sarà collocata la statuina di una pastorella di colore, Agitu Ideo Gudeta, divenuta simbolo per molte donne grazie alla sua caparbietà e al suo impegno per difendere natura e popolazioni locali. Fuggita dall’Etiopia dopo le sue denunce contro il land grabbing che sottraeva terra ai contadini, in Trentino si era ricostruita un’isola felice, dedicandosi all’allevamento di capre di razza mochena per salvarle dall’estinzione. La sua forza e la sua passione l’hanno fatta entrare presto nel cuore dei trentini. Ma proprio durante le festività natalizie, Agitu è stata uccisa da un suo collaboratore. L’ennesimo episodio di femminicidio. “Abbiamo scelto di fare di lei la protagonista dei nostri presepi 2021 per non far calare il silenzio sulla sua fine e per tenere alta l’attenzione su un fenomeno che rischia sempre di scivolare in un pericoloso cono d’ombra” ha osservato Marinelli.
Edoardo Stucchi
Fotografia by ©Aringa Studio
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