Home » Blog » Rassegna Stampa » San Donato Milanese » “Il Pratone, ultimo respiro verde di San Donato Milanese: Medellín insegna e noi vogliamo ascoltare.
“Il Pratone, ultimo respiro verde di San Donato Milanese: Medellín insegna e noi vogliamo ascoltare.

di Redazione: N>O>I in collaborazione con i dipartimenti RecSando, Bicipolitana Network, Pratteto.
Con l’adesione di Ecomuseo della Vettabbia e dei Fontanili APS.
Mentre il mondo affronta la crisi climatica con fenomeni meteorologici sempre più intensi, alcune città scelgono di cambiare rotta. Medellín, in Colombia, ha avuto il coraggio di trasformare una città soffocata dal cemento in un modello verde e inclusivo. Grazie al progetto dei “Corridoi Verdi”, ha abbassato la temperatura urbana di oltre 2°C, migliorando la qualità della vita, la salute pubblica e creando occupazione.
Nel frattempo, in Italia, molte amministrazioni locali sembrano ancora ancorate a logiche superate: tra queste, San Donato Milanese, dove il prezioso Pratone – un suolo vergine nel cuore della città – rischia di essere sacrificato sull’altare della speculazione edilizia. Ma oggi più che mai, serve una visione nuova, lungimirante.
Serve il coraggio di fare scelte che mettano al centro il benessere collettivo e la resilienza ambientale.
Medellín: dal degrado urbano alla rinascita verde
Tra il 2016 e il 2019, Medellín ha realizzato 31 corridoi verdi e piantato oltre 8.800 alberi, rigenerando aree degradate e trasformandole in infrastrutture ecologiche. I risultati sono evidenti:
Riduzione della temperatura urbana: -2°C
Riduzione dell’inquinamento da particolato (PM10 e PM2.5)
Ritorno di 30 specie di farfalle e di biodiversità
Inclusione sociale: 150 persone svantaggiate formate come giardinieri urbani
Non si è trattato solo di un progetto ambientale, ma di una scelta politica ed etica: il verde è diventato uno strumento di giustizia climatica e di coesione sociale.
San Donato Milanese: salvare il Pratone, cambiare la visione
Al centro di San Donato Milanese esiste ancora un tesoro: il Pratone, una vasta area di 6,5 ettari mai edificata, che funge da cuscinetto naturale tra palazzi e strade. È uno dei rari lembi di suolo vergine in Lombardia, capace di:
Mitigare le isole di calore
Assorbire CO₂ e piogge intense
Favorire la socialità, l’inclusione e la salute
Eppure, nei piani urbanistici attuali, il Pratone è destinato a essere coperto da cemento, con la complicità di oneri di urbanizzazione che, seppur appaiano allettanti per le casse comunali, si trasformano nel tempo in spese e manutenzioni infinite a carico dei cittadini: allagamenti, infrastrutture stressate, calore urbano crescente.
La proposta concreta: spostare le volumetrie, non distruggere il futuro
C’è un’alternativa realistica, praticabile e vantaggiosa per tutti. Perché sacrificare il Pratone, quando a poche centinaia di metri esistono aree già urbanizzate, abbandonate e sottoutilizzate? Perché non spostare tutte le volumetrie edilizie previste sul Pratone sull’area Ex-Saiem, un ex sito industriale in disuso, di proprietà di ENI, oggi privo di valore sociale e ambientale?
In quella zona è già prevista una futura fermata della linea M3 della metropolitana, il che renderebbe gli immobili più appetibili e di valore più alto al metro quadrato.
Un’occasione di rilancio urbano senza consumo di suolo.
Caltagirone, insieme a DEA Capital, può trovare un accordo per lasciare integro il Pratone, spostando gli investimenti sull’area Ex-Saiem. Non solo non ci perderebbe nulla, ma anzi: costruire lì sarebbe più redditizio, più sostenibile, più sensato.
Il confronto (in ettari)

Un’occasione per fare la storia



San Donato Milanese è una città colta, dove la maggior parte dei cittadini ha un livello di istruzione superiore alla media nazionale. È un territorio con risorse culturali, intellettuali e civiche per diventare un modello per l’Italia intera. Non possiamo permetterci di agire con superficialità, né con arroganza. Serve intelligenza, non presunzione. Cervello, non inerzia.
Il Pratone potrebbe diventare un parco urbano modello, progettato per ospitare attività culturali, sportive, didattiche, per includere e rafforzare la coesione sociale. Un’area capace di raffreddare il microclima, ridurre i consumi energetici e offrire un’alternativa concreta allo svago nei centri commerciali.
Il monito finale: vogliamo davvero fare la differenza?
In un mondo che cambia, essere conservatori è la scelta più pericolosa. Serve coraggio. Serve visione. Serve l’umiltà di riconoscere che il progresso non si misura in palazzi costruiti, ma in qualità della vita, in coerenza ambientale, in responsabilità verso le generazioni future.
San Donato Milanese può essere esempio. O può essere l’ennesima occasione sprecata.
La scelta è nostra.
Fonti consigliate:
Progetto “Corredores Verdes”, Medellín – [Sito Comune di Medellín]
ISPRA – Rapporto 2023 sul consumo di suolo in Italia
Legambiente – “Ecosistemi Urbani 2024”

Gli articoli di RecSando / Bicipolitana Network sono in linea grazie alle Convenzioni con gli esercizi commerciali che aderiscono al progetto #BikePoint La mappa interattiva dei #BikePoint presenti sul territorio, viene costantemente aggiornata [visita la #MapHub] Diventa #BikePoint, compila il modulo di adesione
SCONTI E VANTAGGI AI SOCI DI N>O>I / RECSANDO / BICIPOLITANA NETWORK – DIVENTA SOCIO