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Marco Pagliotta: SANDONATESI EUROPEI: Binomio Reale ?

SANDONATESI EUROPEI: Binomio Reale ?

 
 

Ti chiedo di presentare te stesso/a e il proprio gruppo partendo da quello che siete, ovvero una entità sandonatese e quale è la vostra visione dell’Europa.

 

Mi chiamo Marco Pagliotta  e sono Consigliere Comunale a San Donato Milanese. Sono il capogruppo della lista civica San Donato Riparte

1.     Sei mai stato/a guidato/a nelle scelte fatte per san donato da una visione più ampia non solo sandonatese ma prendendo spunto dal fatto che oltre ad essere sandonatesi e ad essere italiani, siamo anche europei

 

La risposta Ë affermativa. Oltre che sandonatesi, siamo italiani ed europei ma soprattutto siamo esseri umani, esseri viventi e pensare in questi termini si può dire che sia la bussola, la stella polare della nostra lista civica.

2.     Europa si chiama il vecchio mondo, ma volenti o nolenti tutto è nato qui, tutto quello che conosciamo è nato qui, come lingua, come cultura come modo anche sbagliato di imporsi sugli altri è nato qui.  Il colonialismo non è nato dalle americhe o dall’africa ma siamo noi che credendoci, ma anche fattivamente essendo ill centro del mondo conosciuto abbiamo trasportato i valori brutti o buoni che siano dell’Europa fuori dal nostro continente. Secondo te queste elezioni europee serviranno per far capire che serve ancora più Europa, oppure che l’Europa è solo parte del mondo e che deve quindi dialogare con il resto del mondo, perché sia dal punto di vista numerico, sia dal punto di vista geografico non siamo i padroni del mondo, ma siamo parte del mondo

 

Premesso che non ho una visione eurocentrica, l’Europa é parte del mondo, ed é anacronistico che singole nazioni dialoghino con il resto del mondo, per esempio con accordi bilaterali, seguendo il nuovo corso della politica statunitense di Trump.
L’Europa, intesa non come federazione, non come confederazione ma come Unione deve dialogare come un tutt’uno con gli altri protagonisti del mondo.

 
 

3.     Cosa ti senti di dire ad un cittadino scettico, che non crede più nella politica, ad un cittadino che anche dopo queste tue prime risposte alle mie domande non vuole “schiodarsi” da casa e non andrebbe a votare; tu come politico sandonatese e come responsabile della formazione politica che rappresenti, hai paura, come del resto abbiamo paura noi cittadini e anche appartenenti a RecSando che queste saranno le elezioni europee più importanti che potrebbero dare una nuova svolta all’Europa, un cambio di passo, ma che per le ragioni dette prima potrebbero essere le meno votate ? Ti senti di dire qualcosa a chi vede in te un punto di riferimento, per far si che decidano di andare a votare e che non se ne stiano a casa e che non voti il 30% ?

 

Quando incontro un cittadino che è scettico nei confronti della scelta del voto, lo rispetto perché anche questo é un diritto. Mi rammarica? Sì, ma i motivi per cui una persona non vota sono molteplici.
Si può agire politicamente in prima persona usando diversi strumenti oltre a quello del voto, partecipando attivamente alla vita politica cittadina, come associazione, segnalando ciò che funziona e non funziona.
Il voto é lo strumento principe per rendere realtà un progetto politico, È una scommessa per il futuro, rinunciarci è un peccato.

4.     Torniamo al livello sandonatese. Se noi abbiamo paura che a livello europee non voteranno tante persone, abbiamo invece un dato reale e di fatto. Alle ultime elezioni amministrative a San Donato Milanese l’affluenza alle urne è stata intorno al 50%, quindi come Presidente di queste rete civica RecSando   e  testata giornalistica on line che agisce principalmente a livello locale ti chiedo se secondo te oggi nella situazione reale di questa città,  che vediamo tutti un po’ bloccata, una città che se tenta di fare qualcosa, spesso e volentieri spacca in due la cittadinanza su quello che è giusto fare, tu cosa ritieni, che le ultime vicissitudini sandonatesi che hanno visto contrapporsi maggioranza e opposizione, sono totalmente insanabili, oppure c’è un modo per uscire da questa impasse proprio perché le sfide del futuro, sfide nella quale San Donato è un puntino nel cosmo e servirà quindi tanta coesione, ovvero una visione molto chiara di quello che deve essere il futuro; cosa reputi che San Donato debba cambiare passo, oppure no e soprattutto come dovrebbe cambiarlo ?

 

Certamente San Donato deve cambiare passo; sin da quando ci siamo presentati 2 anni fa per la prima volta alle elezioni abbiamo scelto già nel nostro nome, San Donato Riparte, di dare un segnale (non che ce ne fosse bisogno) che la nostra città fosse in stasi e necessitasse di riprendere il suo cammino.
Purtroppo, come abbiamo constatato, da ambo le parti maggioranza e minoranza si arroccano nelle loro posizioni o fanno melina per evitare che ci sia la coesione a cui tutti a parole auspicano ma che poi nei fatti si arena. Ultimo esempio è il fallito tavolo sul parco Mattei.
Il modo per far ritornare la coesione lo conoscono tutte le forze politiche ma nonostante i nostri ripetuti tentativi e appelli sembra che nessuno o pochi ci ascoltino.

 
 

5.     Tu che sei un esponente di spicco della comunità politica San Donatese, se fossi stato tu a governare la città oggi, come avresti affrontato questo problema che oggi sta spaccando in due la città?  (strisce blu) Come avresti agito; avresti prima realizzato una cosa piuttosto che un’altra, oppure quello che è stato fatto fino ad ora non è il disegno finale e si doveva arrivare a questo in altri modi o non si doveva arrivare a questo? Quali alternative avresti adottato?

 

L’iniziativa della scelta della tariffazione della sosta deriva direttamente dalle linee guida suggerite dalla stessa Unione Europea nell’affrontare
 il problema del traffico e della mobilità in generale. A differenza di quanto scritto nella domanda la tariffazione non è un problema ma una soluzione alla gestione dello spazio pubblico, all’eccessivo uso dell’automobile privata da parte di taluni come unico mezzo di trasporto.
Abbiamo detto più volte che si sarebbe dovuto affrontare cercando di comunicare in maniera capillare l’idea e le cause che spingono una amministrazione a questa soluzione come spiegato da noi al nostro evento di maggio “città senza auto”.
Non è uno strumento per fare “cassa” ma un provvedimento da portare avanti concretamente con proposte come quelle di San Donato Riparte: un voucher per la mobilità, la creazione di un ufficio comunale di mobility management, con l’attuazione del biciplan, portando avanti il progetto “Città 30” etc.

 

6.     Supponiamo ora che ci trovassimo improvvisamente al 2022 e la tua formazione politica vincesse le elezioni. Quali sarebbe le priorità per la San Donato 2022, una cosa che secondo te bisognerebbe fare subito, in assoluto, Ovvero mi spiego meglio. Quale cosa realizzeresti tu che oggi sei all’opposizione, ma che potresti realizzare e fare solo se vincessi le elezioni del 2022. Ma per un attimo, immagina di averle già vinte adesso nel 2019, cosa faresti domani per mettere in pratica quella idea che potresti rendere viva soltanto nel 2022, vincendo.
 

Completare la visione di una San Donato città dei Parchi (Parco Mattei, Parco Gustavo Hauser, Pratone)
 

 

7.     Ti chiedo infine se secondo te San Donato,  città importante alle porte di Milano,  non dovrebbe accrescere il proprio ruolo a livello di città metropolitana, ma non solo guardando alla grande mamma, Milano, ma a tutte quelle realtà che sono più vicine a noi, ovvero  i comuni del Sud Est Milano, e come faresti per fare in modo che una politica cittadina non sia solo per le quattro mura del Comune, ma che sia una politica espansiva che vada a capire anche che certe istanze che ci sono in un Comune, e le strisce blu lo hanno dimostrato, nascono per un problema di attraversamento, di affluenza verso San Donato ma San donato ha voluto risolverle solo con un provvedimento locale. Secondo te esiste la possibilità di avere un dialogo più ampio fuori da san Donato per far si che problemi come quello del traffico e dalla mobilità siano affrontati in maniera più ampia affinché non si arrivi a queste contrapposizioni?

 

San Donato deve riaffermare il proprio ruolo di città innovativa che può dialogare e guardare, e partecipare a tutto ciò che di positivo sta avvenendo nella città capoluogo trainando anche i comuni del Parco agricolo Sud Milano.

Marco Pagliotta
 

P.S.  Abbiamo indirizzato una email a tutti i capigruppo dei partiti politici di San Donato Milanese. Pubblichiamo le risposte nell’ordine in cui ci sono pervenute.
Ci dispiace che solo alcuni capigruppo hanno aderito a questa inziativa, e alcuni non si sono nemmeno degnati di rispondere.
A voi giudicare le loro scelte. Noi di RecSando, abbiamo offerto indistintamente a tutti questa opportunità.
Siamo sempre più convinti che il motto di RecSando, “SIAMO CIÒ CHE SCEGLIAMO”, rispecchi a pieno il comportamento di ognuno di noi, nei confronti degli altri.

Il testo della email inviata ai capigruppo dei partiti politici di San Donato Milanese

Sono Fabrizio Cremonesi, Presidente dell’Associazione RecSando.
Come sapete RecSando opera sul territorio sandonatese da oltre 23 anni e per il suo ventesimo anno è stata insignita della benemerenza civica comunale.
Siamo sul territorio in varie forme e contenuti, ma sempre con una imprescindibile finalità socio-educativa.
RecSando è informazione, RecSando è socializzazione, RecSando è futuro, RecSando sono io, siamo Noi, siete Voi.
RecSando è di chi la fa, di chi la ama, di chi ne fruisce, di chi ne scrive le pagine bianche.
RecSando però negli anni ha capito che l’effetto farfalla esiste non soltanto in natura ma forse ancor di più nei rapporti umani, tra le persone, tra chi è interconnesso, tra chi è connesso.
Oggigiorno i social media ci rendono tutti parte di una rete mondiale piuttosto che locale. Ed ecco perché RecSando ormai si può dire che abbia varcato i confini comunali non solo per sua volontà, ma lo ha fatto ontologicamente, perché così è e perché così deve essere.
RecSando, pur se affascinata dalle nuove tecnologie, ha sempre messo al centro l’uomo e il cittadino, perché è la consapevolezza e la cultura che fanno usare il progresso secondo canoni e finalità davvero utili e migliorative della condizione di tutti.
Siamo tutti sotto lo stesso cielo, ma non abbiamo tutti lo stesso orizzonte.
Chi diceva queste parole ?
Lo scopriremo insieme, però abbiamo usato questa citazione per introdurVi la richiesta che come RecSando vogliamo ufficialmente porVi in vista del cruciale e delicato passaggio del 26 maggio prossimo, vale a dire le Elezioni Europee.
A Te come capogruppo noi di RecSando chiediamo un po’ del tuo tempo per una chiacchierata sull’Europa, sulla tua visione, sul nostro futuro comune, su come un voto europeo può riverberarsi anche a livello comunale.
Io come Presidente di RecSando sarei felice di avere con Te una interlocuzione telefonica per avere la possibilità di spiegarti meglio alcuni aspetti della Ns proposta, ti chiedo quindi di rispondere a questa comunicazione via mail, solo a me, con il tuo numero di telefono per poterci sentire.
Grazie fin da ora e buon futuro !
Cordiali Saluti
Fabrizio Cremonesi
PresidenteRecSando / Bicipolitana Network

 

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