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Liberi Pensieri a Luogo Comune… si chiacchera con Piera Putzulu

Aperitivo di tesseramento 2018
Appuntamento a Luogo Comune, Serenella, San Giuliano Milanese. L’Associazione Liberi Pensieri, ha invitato iscritti e simpatizzanti ad un aperitivo, venerdì 13 aprile a partire dalle ore 19. Luogo Comune a Serenella, San Giuliano Milanese.
Occasione l’assemblea annuale, il tesseramento per l’anno in corso ed una chiacchierata con Piera Putzulu che all’inizio di marzo è stata in Afghanistan assieme ad una delegazione del CISDA (Coordinamento Italiano di Sostegno alle Donne Afghane), che da anni lavora sui temi dei diritti delle donne, contro i fondamentalismi e le guerre.

Liberi Pensieri, nata nel lontano 2000 è diventata maggiorenne, tra le innumerevoli iniziative proposte negli anni, si è distinta per la realizzazione di un progetto, di accoglienza di minori afghani, presso famiglie di San Giuliano Milanese, denominato Aquilone, che l’ha fatta conoscere ben oltre i confini del comune.

Nella sua relazione, la Presidente, Grazia Mazzola, ha ricordato le attività svolte durante il 2017 che si sono concentrate sulla raccolta fondi da inviare in Afghanistan come sostegno a diversi progetti. Mazzola nella sua breve relazione ha spiegato che l’accoglienza dei minori afghani non è più possibile perché il Governo afghano non permette l’uscita dal Paese di minori e questo ha fatto sì che le attività organizzate si siano indirizzate verso la raccolta fondi che attraverso il CISDA vanno a sostenere p.es. l’associazione che si occupa degli orfanotrofi dai quali provenivano le ragazze e i ragazzi che sono stati ospitati a San Giuliano. Grazia Mazzola, non ha nascosto nel suo breve intervento, la preoccupazione per la situazione politica afghana e per le scarse possibilità di organizzare per il 2018 le stesse attività dell’anno precedente essendo venute a mancare una serie di possibilità di usare spazi consoni (chiusura de La Banlieue, indisponibilità degli spazi delle Parrocchie sangiulianesi). Una delle attività che si pensa di ripetere, visto il successo del 2017, sarà la sottoscrizione a premi, alla quale sia gli sponsor che hanno donato i premi, sia le persone che hanno acquistato i biglietti hanno risposto molto bene. Lella D’Alonzo nella sua veste di tesoriera, ha dato puntuale riscontro delle entrate e delle uscite.
Passando la parola a Piera Putzulu, Grazia Mazzola ha concluso il suo intervento con i ringraziamenti di rito ai presenti.

Piera Putzulu, già Presidente dell’associazione, racconta del suo viaggio a Kabul, all’inizio di marzo. Il gruppo del CISDA viene accolto all’aeroporto e scortato ad una casa messa a disposizione da Hambastagi, Partito della Solidarietà. Tutti gli spostamenti sono sempre stati pianificati e la delegazione sempre scortata.
Nonostante le condizioni di vita siano notevolmente peggiorate, vi è una voglia di cambiamento che travalica i problemi e i pericoli e nella quotidianità sono possibili anche momenti di divertimento, Certo l’Afghanistan rimane uno dei posti peggiori dove nascere donna ma negli occhi delle giovani donne incontrate, si leggono anche grandi ideali e speranze per il futuro.

A Kabul dei dieci orfanotrofi che c’erano ne rimangono attivi solo due, non hanno ospiti piccoli ma ragazze e ragazzi più grandi. I costi sono notevoli e le sponsorizzazioni americane quasi del tutto sparite. La proposta dell’associazione è quella di convogliare tutti i soldi raccolti per il sostegno degli orfanotrofi nella speranza che possano tornare ad accogliere bambine e bambini più piccoli.

Cristina Cattafesta, Presidente del CISDA, ha ricordato quanto il cambiamento sia in mano alle donne e passi soprattutto dalla cultura. Durante il soggiorno la delegazione ha potuto constatare quanto i corsi di alfabetizzazione per donne siano partecipati e frequentati. Nonostante i problemi e le condizioni di vita incerte, Cristina ha sottolineato come ci sia una consapevolezza politica che il cambiamento possa essere possibile solo se fortemente voluto dagli afghani stessi. Ha concluso condividendo con i presenti la sua impressione che le afghane e gli afghani che oggi a costo della loro vita, provano a cambiare le cose, siano simili alle italiane e agli italiani che fecero la Resistenza, anche loro non avevano nulla da perdere e credettero in un’Italia migliore.

Al termine della serata viene ricordato come mercoledì 18 aprile l’associazione sia riuscita ad organizzare un incontro di Malalay Joya con i ragazzi delle terze medie presso la scuola media Milani a San Giuliano Milanese.

redazione recsando  /mb


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