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Lacombe Lucien, come è facile fare il male

Redazione Recsando – Luciano Monti

Cognome e nome: Lacombe Lucien
Un film che ci mostra com'è facile fare il male.
Proiettato al Cinema Troisi di San Donato Milanese il 4 febbraio, all’interno della rassegna Wstawac, il film di Louis Malle del 1974 ambientato nel Sud della Francia, estate del 1944.Durante la seconda guerra mondiale la Francia è occupata dai soldati tedeschi. Lucien è un ragazzotto di campagna, un adolescente figlio di contadini in cerca d'identità, amante della caccia e delle armi. Cerca di entrare a far parte dei gruppi partigiani francesi che combattono i Tedeschi. Viene rifiutato dal suo ex maestro elementare, noto nel villaggio per le sue idee vicine alla Resistenza.


Quasi per caso, entra invece in contatto con il comando locale dei collaborazionisti della Gestapo. Qui, dopo aver abbondantemente bevuto, arriva a denunciare il maestro che viene subito arrestato e torturato per avere informazioni sui partigiani che operavano nella zona.

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Frequentando questi civili francesi che collaborano attivamente con la polizia tedesca, Lucien conosce il lusso e la vita facile. Si convince che aiutando i Tedeschi può finalmente contare qualcosa, anche perché non ha i mezzi culturali per capire che i collaborazionisti sono criminali. Infatti, immesso nella polizia, Lucien prende parte alle azioni repressive pressochè incosciente.
S'innamora però di una ragazza ebrea, France, che in quanto tale si trova ad essere emarginata e continuamente a rischio di essere deportata e rinchiusa in un lager nazista, come poi avviene effettivamente a suo padre. Ma essere la ragazza di Lucien le dà modo di contare qualcosa e, per un certo periodo, di sentirsi protetta.
Quando però la polizia tedesca vuole arrestare la ragazza, Lucien uccide il soldato tedesco mandato a prelevarla e fugge con lei e la nonna verso i Pirenei.
Sarà successivamente catturato dai partigiani e fucilato.
Un'interessante analisi del passato fascista e collaborazionista della Francia di Pétain durante l'occupazione tedesca, che mette in luce quanto ampia sia stata la collaborazione con la Gestapo nel segnalare e denunciare antifascisti, comunisti ed ebrei, anche solo per ottenere qualche vantaggio materiale.
Infine colpisce molto la facilità e, in parte, la casualità con cui a volte si può venire coinvolti in scelte che portano a fare il male.

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