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L’ultima messa di Don Lino in San Giuliano Martire

E’ visibilmente commosso, dall’inizio alla fine della celebrazione, il Prevosto fino a questo momento, don Lino Maggioni. Da quando alla fine di luglio ha avuto la conferma del trasferimento a Rozzano per un  altro incarico, tutte le pratiche burocratiche del passaggio al successore, avranno sicuramente distolto il pensiero da questo appuntamento. La Chiesa è  gremita, ai lati i rappresentanti delle Associazioni presenti sul territorio, sulle prime panche le Autorità civili con il sindaco Lorenzano in primis ( che gli ha regalato un’acquerello) e gli assessori Zannone, Carminati e Oro, e Militari con il Comandante pro-tempore dei Carabinieri Zorzetto e il vice Comandante della Polizia Locale Porcheddu.

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Ma i ringraziamenti più sentiti, il don li ha rivolti ai fedeli, ai quali, durante l’omelia, citando  parole che vengono da latino, greco e ebraico, ha chiesto Perdono,  -Kyrie Eleison – per le “sicure omissioni che avrò fatto” – Deo Gratias – ha ringraziato per il molto che ha ricevuto, -Amen- questo cammino qui con voi finisce, per iniziarne entrambi un altro. Parole commosse, a volte aiutate da applausi per dargli il tempo di riprendersi. Un altro sentito ringraziamento l’ha rivolto al Vicario della Parrocchia di Sesto Ulteriano, Don Antonio Loi, concelebrante anche lui  in questo momento di commiato, e da don Maggioni  definito il vero Parroco di San Marziano, vista la lontananza e l’impossibilità di essere là altrettanto presente.  Ma i momenti così non erano finiti. A nome della Comunità, la catechista Rita Toncelli, accompagnata dalla sua famiglia, ha letto la lettera dei sentimenti di un cammino lungo  11 anni, parole certamente condivise dalle numerose persone oggi presenti. Siate d’ora in avanti vicini a don Luca, è bello e accogliente chiamare per nome….le sua ultima raccomandazione.
L’invito al rinfresco è servito soprattutto a stemperare la commozione, fuori lo aspettavano i fedeli per un saluto personale. “Non lo dimenticheremo mai, dicono alcuni, pregheremo per lui aggiungono altri. “Gli ho già espresso il mio personale  saluto in separata sede, dice con gli occhi lucidi il Sig. Luigi Toletti, il volontario storico della Buona Stampa, all’ingresso della Chiesa.
Ma tra di loro anche i rappresentanti dell’Associazione Araba Sabil, il Centro culturale Islamico di San Giuliano, con i quali in questi anni ha intrapreso una cordiale amicizia. Il Sig. Shahat Mokhtar e La Signora Muntaha Wahsheh, che è anche consigliera Comunale, gli hanno portato in dono  un Corano tradotto in Italiano.
Quasi tutti i partecipanti alla messa erano in oratorio per il rinfresco  la torta finale, una foto e un abbraccio
più che altro sembrava che non lo si volesse far andare via.
Buon Proseguimento, Don Lino.
Redazione RecSando Angela Vitanza – Foto Luigi Sarzi Amadè

 

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