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L’Internet of Things cambia il business delle aziende

L’Internet of Things cambia il business delle aziende

di Giulio Coraggio, Partner dello Studio Legale DLA Piper e fondatore di IoTItaly

L’Internet of Things (IoT) è definito la quarta rivoluzione industriale, ma le aziende che non riusciranno ad adattare il loro modello di business all’IoT potrebbero mettere a rischio il proprio futuro.
Sono rimaste famose le dichiarazioni rilasciate dall’ex CEO di Nokia durante la conferenza stampa di annuncio dell’acquisizione da parte di Microsoft della divisione smartphone di Nokia: “We didn’t do anything wrong, but somehow, we lost…” (non abbiamo fatto nulla di male, ma in qualche modo abbiamo perso).

Nokia è stata in passato uno dei principali produttori di telefoni cellulari al mondo e infatti nel terzo quadrimestre del 2007 quasi la metà del telefoni cellulari al mondo era Nokia.

Tuttavia nel terzo quadrimestre del 2012 la propria quota di mercato si era ridotta a poco più del 3%.

Il declino dell’azienda non era dovuto a specifiche scelte sbagliate, ma al fatto che il mondo è cambiato troppo velocemente, mentre Nokia non è cambiata così non solo ha perso l’opportunità di guadagnare, ma anche di sopravvivere…

(Foto: Getty Images)

La rivoluzione del settore della telefonia mobile nell’ultimo decennio è, secondo le stime, di molto inferiore a quella che sta accadendo con l’Internet of Things.

Non credo molto ai numeri sulle dimensioni del mercato dell’Internet of Things, ma secondo Cisco Systems, l’Internet of Everything raggiungerà un valore di $ 19 trilioni e in ogni caso i commentatori sono concordi nel considerare l’IoT più grande di quanto nessuno al momento ritenga.

Ma cosa cambia con l’Internet of Things?
A mio giudizio un esempio “illuminante” è quello che sta accadendo a Bticino, società parte del gruppo Legrand. Ebbene un gruppo leader di mercato ha deciso di reinventare il proprio business diventando tramite il programma Eliot una società attiva nell’Internet of Things e in particolare nel settore della domotica.

Tale cambiamento non riguarda unicamente i prodotti commercializzati, ma anche il modello di business. Fino a ieri, Bticino non poteva sapere molto dei propri utenti in quanto i prodotti venivano commercializzati tramite una rete di distributori. Con la domotica invece i clienti devono compiere una procedura di registrazione tramite la quale viene creato un profilo dell’utente il che consente non solo di customizzare il funzionamento del prodotto alle abitudini degli utenti, ma soprattutto consentirà di fornire una serie di servizi a valore aggiunto ai clienti.

Ed è proprio questa la rivoluzione dei modelli di business che sta accadendo con l’Internet of Things. Si sta passando da un business focalizzato sulla commercializzazione di prodotti ad un modello di business incentrato sulla vendita di servizi.
Le società che non hanno raccolto alcuna informazione fino ad oggi in relazione ai propri prodotti e clienti incominceranno a raccogliere dati relativi non solo alla performance dei propri prodotti, ma anche ai dati personali relativi ai loro clienti. E tutto questo sta accadendo all’indomani dall’approvazione del regolamento europeo sul trattamento dei dati personali che introduce sanzioni fino al 4% del fatturato mondiale per le violazioni.

La rivoluzione dei modelli di business delle aziende dovuta all’Internet of Things e le sue implicazioni saranno oggetto di discussione durante l’evento sui modelli di business dell’Internet of Things organizzato dall’associazione IoTItaly, il 31 maggio 2016 presso la sede di Microsoft a cui è possibile registrarsi (gratuitamente) a questo link.

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