"Insieme per Parigi"
Una telefonata. Almeno duecento persone che passeggiano. Una manifestazione, semplice. Perché a volte appare tutto così semplice, perfino ciò che in realtà non lo è affatto. Oggi è il 9 Gennaio 2015, sono passati solo due giorni dall’attentato al giornale satirico Charlie Hebdo.
Oggi, la comunità islamica di San Giuliano ha preso una posizione, forte, con un gesto diretto. Io sono musulmano, io sono contro la violenza. No al terrorismo. Scritte nere su sfondo bianco, nessuna immagine, nessun coro, solo la potenza di quelle parole e dei gesti. La non violenza delle grandi marce si rispecchia nei volti di una città di provincia. La mia città. San Giuliano milanese non è più la periferia di Milano, non vuole essere un centro dislocato di decisioni di altri, ma ha deciso di costruire il suo futuro, e il suo futuro, come il suo passato e il suo presente passa attraverso l’integrazione, l’interculturalità. Gli uomini, le donne, fino ai più piccoli bambini, escono dalla sede dell’associazione araba Sabil, dopo la consueta preghiera del venerdì.
Ben presto la folla si organizza in un corteo, che guidato dal sindaco e dai rappresentanti della comunità araba, inizia a muoversi fra le vie di San Giuliano.
Dalla zona industriale, si arriva fino in centro, attraversando Piazza Italia per poi virare verso la sede del municipio. Sono tante le bandiere italiane, piccole e grandi, e molti i volantini e i cartelli. La manifestazione si chiude poi davanti alle porte del comune, dove a turno, il portavoce voce di Sabil Mohamed Al Qudah, l’Imam Sayed e il sindaco Alessandro Lorenzano salutano e ringraziano i partecipanti.
Qui, si levano forti le parole di pace, di convivenza, di unione. Ci viene ricordato come il lavoro di costruzione di un mondo migliore debba essere al centro di ogni nostro impegno.
In un momento in cui dall’opinione pubblica di tutto il paese si chiedeva un segno ai nostri concittadini musulmani non possiamo che ritenerci sollevati dall’esito della manifestazione odierna. Contro ogni forma di violenza infatti prevale l’unità, e la solidarietà. Oggi, ci ricordiamo che eventi tragici, come un attentato, non devono mai essere una spinta verso nuove barbarie, ma momenti di riflessione per spingerci a fare di meglio. Alla paura, a ciò che ci sembra diverso, si risponde scendendo per le vie delle nostre città, insieme.
Da notare l’ottima partecipazione, nonostante l’ora, e il poco tempo per organizzare e promuovere l’iniziativa. Rimane forse il neo, di aver visto marciare insieme agli italiani musulmani pochi rappresentanti delle altre realtà cittadine, ma per questo motivo, diventa ancora più importante ricordare l’incontro di domani sera, 10 gennaio, davanti alla biblioteca comunale, in piazza della Vittoria, alle ore 20. Per una fiaccolata, che partendo dal centro della cultura, ci accompagni fino al teatro Ariston, dove assisteremo al concerto di inizio anno, adattato al fine di ricordare a tutti gli ideali di fratellanza e libertà.
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Redazione RecSando Davide Polimeni
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