Il gruppo No alla violenza sulle donne, che opera a San Giuliano Milanese dal 2015, ha colpito di nuovo. Ieri sono riuscite a radunare nella sala consiliare di San Donato circa 200 persone nell’incontro Le parole sono importanti. Il sessismo nella lingua e nei libri, con Vera Gheno. Tutto nasce della determinazione di queste donne che negli ultimi anni hanno dedicato le loro energie a migliorare la communicazione fra l’Amministrazione e la cittadinanza in materia di lotta contro la violenza sulle donne. Alcuni esempi delle loro iniziative sono state la pubblicazione di volantini e adesivi informativi in diverse lingue, l’organizzazione di serate formative, l’allestimento della mostra Com’eri vestita al Comune di San Giuliano Milanese o il concorso cittadino per intitolare una strata a una donna in questo comune (dove segnalano che dalle 299 strade c’è un’unica via, privata, che porta nome di donna). Inoltre, la loro pagina Facebook riesce non soltanto a diffondere informazione su risorse utili nella lotta alla violenza, ma a dare un’immagine delle donne lontana dal vittimismo e piena invece di modelli femminili positivi negli ambiti della cultura, della scienza e dello sport.
L’esperienza e il lavoro congiunto ha portato a una crescita individuale e colettiva di questo gruppo, piena di riflessioni su diversi temi, tra cui l’uso della lingua. Su come la lingua rappresenta le donne e sull’uso che loro fanno della lingua. Ma non solo, spesso hanno segnalato come le istituzioni e le associazioni del territorio fanno un uso non equo e non rappresentativo della lingua. In quest linea hanno scelto chi, secondo loro, unisce in modo più stimolante e provocatorio una solida metodologia a una forte capacità divulgativa nella riflessione sull’uso non sessista della lingua: Vera Gheno.
La proposta è stata accolta subito dal Comune di San Donato che ha facilitato e contribuito al sucesso di essa. A tutte loro – assesora e lavoratrici del comune, al gruppo di donne sangiulanese -, si è unita la libreria Kitaxe di San Donato che ha reso disponibili i libri della nota sociolinguista per un pubblico avido di continuare ad approfondire sulle sue parole.
La prova che la scelta del tema e della ponente sia stata giusta si è materializzata ieri, giornata splendida e feriale in cui in tanti cittadini di tutte le età hanno scelto di entrare a riflettere e dibattere con una sempre stimolante Vera Gheno che è partita dal concetto di Yakamoz (scelto come parola più bella al mondo e che vuol dire riflesso della luna sull’acqua), alla bellissima provocazione della ponente di essere sempre curiosi della differenza, pasando da un elaborato e sintetico discorso in cui ha illustrato il modo in cui la società si evolve e come invece si pretende a volte che la lingua rimanga ferma, di come si acettano e promuovono modificazioni linguistiche a seconda di chi le proponga, rendendo spesso invisibili certi gruppi sociali considerati non normali.
Un grande lavoro di squadra ci ha portato Vera Gheno la cui saggezza ha fiorito come è giusto che sia in questa giornata primaverile al femminile.