Dopo la grande Kermesse del 2015 in occasione del Cinquecentenario, la Battaglia di Marignano, -meglio conosciuta come la Battaglia dei Giganti avvenuta sul nostro territorio nel 1515 tra gli svizzeri e i francesi di Francesco I° per la conquista del Ducato di Milano, alla fine vittoriosi- è stata rievocata domenica 18 settembre nella 25ma edizione delle manifestazioni organizzate dall'amministrazione comunale.
Per questo Anniversario d'Argento, son anche tornati Roland Haudenschild, Presidente della Fondazione pro Marignano, il Colonnello Franco Valli, coordinatore della Commemorazione “Marignano 2015”, Rolf Strotz – in rappresentanza della Società Svizzera- , Marco Baratto- Delegato generale per l'Italia del Souvenir Francese. Mentre per l'Amministrazione oltre al sindaco Segàla, gli assessori Magro, Ravara Broccanello e Castelgrande, i consiglieri Dipalma e Fantasia. Inoltre le autorità militari con il maresciallo Zorzetto e il comandante della Polizia Locale Simighini. Ospite il sindaco di Melegnano Bellomo. Tutti in corteo, preceduti da dame con abiti preziosi e cavalieri con pesanti armature, musici e sbandieratori, hanno percorso la via ciottolata che dal monumento dedicato alla battaglia arriva alla piazza Brivio-Sforza, di fronte al Castello. Lungo la via erano dislocati : Un accampamento militare con tende e esposizione di armi, e arceria medioevale, bancarelle moderne di hobbisti sangiulianesi con manufatti di oggi , e mostra di antichi mestieri , a cura dell'Associazione storica " quelli del Ponte" di Ravenna con le persone abbigliate di rinascimentali vestiti che mostravano arti manuensi del tempo e ricostruzioni storiche di attività artigianali.
In piazza lo spettacolo, organizzato da Officine creative di Padova con il suo direttore artistico Alessandro Martello che ha chiamato per far trascorrere qualche ora in allegria i numerosi cittadini accorsi, i giullari Cecco e Fabiullo della Compagnia dei ciarlatani di Rimini ; e poi i Musici e sbandieratori Lariani di Como; La Compagnia d'arme Cinquedea di Finale Emilia ( Modena ) che si è esibita in combattimenti di spade e bastoni oltre ad aver allestito un accampamento con spade e cannoni. La Compagnia del Nibbio di Como, stoici per aver indossato le pesanti armature; la compagnia Sagittae Fontis di Treviso ; le dame di Danze pass e mezzo di Bergamo in abiti quattrocenteschi che hanno ballato musiche d'epoca. In ultimo il duo Foco Loco di Piacenza, ovvero l’inquietante Gobbo di Notredame, il mangiafuoco innamorato, e la ballerina che con il fuoco ci gioca, hanno catturato l'attenzione dei numerosi bambini presenti.
All’inizio della manifestazione i saluti del neo primo cittadino e dell’assessore Magro, che ha annunciato che questo è il primo evento del percorso che si prefigge di percorrere l’amministrazione comunale, "Alla scoperta delle nostre radici"; titolo nato dalla consapevolezza che “studiando chi siamo e da dove arriviamo potremo condividere orgogliosamente il nostro patrimonio artistico e culturale contribuendo a creare una comunità ricca e solida”.
Un pensiero particolare a Pierino Esposti, pioniere di questa rievocazione storica, da lui curata e organizzata per oltre un ventennio grazie alle numerose ricerche a cui si è dedicato per moltissimi anni e da lui raccolti in un libro “L’Invasione dei Giganti”. All’inizio delle esibizioni vi doveva essere la consegna di un riconoscimento “alla carriera”, un’opera su misura, fatta appositamente per lui da un’altra eccellenza artistica sangiulianese, la Maestra Alessandra Rossetti, un quadro con i luoghi della battaglia. Lo ha però ritirato la signora Renata, in quanto l’artista in questi giorni sta affrontando qualche problema di salute. A lui vanno i nostri più cari auguri di pronta guarigione.
Che la “battaglia” cominci….ma prima un ricordo ai caduti di quella battaglia e di tutte le battaglie e guerre successive, con un minuto di silenzio.
Galleria Fotografica
{gallery}https://www.flickr.com/photos/recsando/sets/72157670871143833/{/gallery}
Redazione RecSando Angela Vitanza – Foto Luigi Sarzi Amadè e Alice Abbate