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FIAB confluisce in Bicipolitana Network

La Federazione Italiana ABici della Bicicletta è confluita in Bicipolitana Network

La startup nata a San Donato Milanese il 23 Maggio 2015 si  è subito fatta conoscere in Italia.
E’ in dirittura di arrivo il suo progetto di Marketing Territoriale Visivo che consentirà ai cittadini di conoscere i tempi di percorrenza con la bicicletta e a piedi e di sapere quanta CO2 viene risparmiata da un luogo all’altro del percorso (primo tratto di Bicipolitana). Oltre a queste indicazioni sui cartelli sono posizionati dei QRCODE che forniscono informazioni sui luoghi di interesse, su cosa c’è intorno  (monumenti, ristoranti, esercizi commerciali, banche, luoghi di interesse in generale). Un progetto che insieme  agli altri (stazioni culturali, incentivazione del consumo al chilometro zero, #BikePoint di RecSando / Bicipolitana) è piaciuto moltissimo a FIAB. Dopo le prime trattative con i massimi esponenti della federazione, che riguardava la richiesta di Bicipolitana di diventare punto FIAB, si è invece concordato che la cosa migliore fosse quella di incentivare al massimo lo sviluppo della mobilità sostenibile, facendo confluire tutta FIAB nel progetto Bicipolitana Network, proprio perché le idee e il metodo di lavoro della giovane startup, in così poco tempo, avevano cambiato l’approccio all’uso della bicicletta, partendo dal basso e coinvolgendo aziende, esercizi commerciali, cittadini, amministrazioni di vari comuni e la città metropolitana di Milano.

In un solo colpo FIAB si ringiovanisce, attualizzando il proprio programma, cambiando management, e, soprattutto, cambiando nome. Il nome Bicipolitana Network è sicuramente più sexy di FIAB
 

 

Ora, Bicipolitana Network si fa portavoce di portare avanti un patto di collaborazione per permettere che sulle strade di ogni centro abitato ogni 50 metri venga tolto un posto auto per posizionare al suo posto una rastrelliera che consenta di poter legare in sicurezza 10 biciclette,  favorendo  così il BikeToShop, la vera bikeconomy, che dia la possibilità ai Comuni di non pagare più all’Europa la penale per il superamento della soglia PM10 e che permetta agli esercizi commerciali di non pagare lo spazio di occupazione della rastrelliera in quanto promotori del consumo al Km 0.

Buon Pesce d’Aprile

a cura dello Staff RecSando & Bicipolitana Network

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