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Esistenza di un bosco nell’area “De Gasperi Ovest”. – Violazione della Costituzione a San Donato Milanese
A: Spettabile Sindaco del Comune di San Donato Milanese (Milano)
Pc: Gruppo Carabinieri Forestale Comando Carabinieri Forestali della Lombardia, Via Vitruvio, 43 20124 Milano PEC: fmi44027@pec.carabinieri.it
Assessorato Ambiente Città Metropolitana di Milano PEC: Protocollo@pec.cittametropolitana.mi.it
Associazioni ambientaliste e Naturalistiche
Oggetto: Esistenza di un bosco nell’area “De Gasperi Ovest”.
Egregio Sig. Sindaco,
con La presente segnaliamo alla Sua persona l’esistenza di un’area boscata all’interno del lotto denominato De Gasperi Ovest.
Tale area è delimitata sui quattro lati da Via Fabiani, Via Pisticci, Via Marignano e il parcheggio degli uffici ENI.
Si tratta di un bosco spontaneo, che ha colonizzato l’intera area, dopo la depavimentazione e bonifica della stessa, eseguita decenni or sono. Ad oggi lo sviluppo della flora ha raggiunto un livello e ricchezza tali da essere assimilabile a bosco, nonostante la presenza ad oggi di alcuni resti di manufatti.
Secondo l’ultimo decreto legge n. 34/2018 (art. 3, comma 3) infatti, viene definito bosco ogni superficie «coperta da vegetazione forestale arborea, associata o meno a quella arbustiva, di origine naturale o artificiale in qualsiasi stadio di sviluppo ed evoluzione, con estensione non inferiore ai 2.000 metri quadri, larghezza media non inferiore a 20 metri e con copertura arborea forestale maggiore del 20 per cento».
Il successivo art. 4 definisce poi le “Aree assimilate a bosco”, che comprendono, tra altre, «le radure e tutte le altre superfici di estensione inferiore a 2.000 metri quadrati che interrompono la continuità del bosco, non riconosciute come prati o pascoli permanenti o come prati o pascoli arborati».
L’area a cui facciamo riferimento ha estensione ben superiore ai 2000 metri quadrati minimi previsti, e copertuta arborea più che adeguata per la densità prevista dalla legge.
Nella mappa di Forestami (https://forestami.org/) viene indicata solo una parte del bosco attualmente presente, che di fatto si estende su tutta l’area. Verosimilmente la mappa Forestami non è aggiornata, dal momento che rappresenta ancora interamente i manufatti che sono stati di fatto rimossi (tranne che per alcune porzioni interrate) decenni fa.
Come si può agevolmente vedere nelle foto satellitari (Google Maps) e quelle più recenti scattate dall’ultimo piano del parcheggio della Metropolitana M3 adiacente all’area del DGO, la vegetazione ricopre oggi la totalità dell’area, con solo alcune piccole radure erbose, di molto inferiori ai 2000 metri quadrati.
Caratteristiche principali del bosco qui segnalato (misure visibili nella figura):
1. Dimensione minima: ca.130 metri
2. Perimetro: ca 567 metri
3. Estensione: ca 19.960 metri quadrati (due ettari)
Foto del 17 Maggio 2023 dall’ultimo piano del parcheggio silos della MM3 di San Donato Milanese (angolo nord del lotto, il bosco è ben visibile in quasi tutta la sua estensione)
Come si evince dal rendering dell’area a trasformazione ultimata, solo una stretta striscia di alberi sarà presente, lungo il confine nord ovest dell’area, a ridosso del canale. Non è dato sapere al momento se sarebbero alberi superstiti o nuove piantumazioni dopo il taglio e la rimozione di tutta la vegetazione ad oggi presente. In ogni caso, nell’ipotesi più conservativa, ovvero che siano alberi ad oggi presenti che non saranno abbattuti, è stimabile una perdita di oltre il 90% del bosco attuale.
Attuale Dopo la trasformazione
È evidente il ruolo sistemico di “polmone verde” che questo bosco esercita, in termini di:
a) produzione di ossigeno e fissazione dell’anidride carbonica atmosferica;
b) mitigazione del microclima e delle isole di calore presenti nel quartiere (soprattutto in considerazioni delle trasformazioni in atto e future), nonché fascia di mitigazione rispetto alla vicina stazione degli autobus e della metropolitana;
c) riduzione dell’inquinamento acustico;
d) assorbimento dei particolati atmosferici come le polveri sottili e altri inquinanti;
e) presidio contro i cambiamenti climatici e il dissesto idrogeologico;
f) Accumulo idrico delle acque meteoriche e con effetti di laminazione e ricarica della falda acquifera;
g) conservazione della biodiversità.
Ricordiamo che dal 1985 il 100% delle foreste (il bosco è equiparato alla foresta) è stato sottoposto anche a vincolo paesaggistico, considerandole un bene di interesse pubblico, e che il bosco prevede una serie di tutele sottolineate da recenti normative di legge.
Non ultimo, si rammentano le recenti (2022) modifiche degli articoli 9 e 41 della Costituzione Italiana.
All’articolo 9 è stato aggiunto il comma 3: “la Repubblica tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni.”
Nell’art. 41 vengono inseriti alcuni incisi (in grassetto) che sottolineano come l’attività economica non possa essere in contrasto con la priorità ambientale: “L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perchè l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali”.
CONCLUSIONI
Si tratta di un ambiente prezioso, un bosco, in particolare in ambito urbano, tutelato tra gli altri da vincolo paesaggistico per legge, le cui funzioni ecosistemiche vanno peraltro ben oltre l’aspetto paesaggistico. Secondo il vigente PGT tale bosco sarà distrutto completamente, o nella migliore delle ipotesi, in massima parte. Comportando la perdita del bosco danni sia alla salute che all’ambiente, il progetto di trasformazione dell’area sarebbe pertanto in violazione della costituzione.
Si invia la presente documentazione affinché il Comune di San Donato Milanese intraprenda tutte le azioni necessarie alla tutela della suddetta area.
Si sottolinea l’estrema urgenza di una azione di difesa del sopraindicato bosco, in quanto i lavori di trasformazione dell’intero lotto sono iniziati oramai da mesi, ed è verosimile che il taglio di tutta la vegetazione e rimodellamento del suolo siano imminenti.
La comunicazione viene inviata per conoscenza e per le urgenti misure tutelative da intraprendere, al nucleo dei Carabinieri forestali della Lombardia e all’Assessorato all’Ambiente di Città metropolitana di Milano.
Cordialmente
Alessandro Lazzari, Associazione culturale per l’Autogestione
Annamaria Savino
Antonio Follerai, Greenland
Arianna Azzellino, GreenSando
Benedetta Chiavegatti, GreenSando
Bruno Ripamonti GreenSando
Cristiana Mondini GreenSando
Cristiana Amoruso, Italia Nostra sezione sud Milano
Emanuela Zungri, Greenland
Emiliano Zambarbieri, Associazione culturale per l’Autogestione
Fabrizio Cremonesi, Associazione N>O>I
Flavio Mantovani, Associazione N>O>I
Franco La Spada, Greenland
Franco Ranini, Associazione Vivai Pro Natura
Giacobbe Giuseppe, Associazione culturale per l’Autogestione
Giorgio Bianchini, WWF Martesana Sud Milano
Innocente Curci, GreenSando
Katia Perosini GreenSando
Laura Gallieni, Greenland
Luca Colapaoli, GreenSando
Lorenza Ricciardi GreenSando
Manlio Buzzetti, GreenSando
Marco Di Giacomo GreenSando
Maria Elena Velardi GreenSando
Maurizio Aceto
Paolo Ceresa, Greenland
Roberto Silvestri, Osservatorio per il consumo di suolo Sud Est Milano
Stefano Vignoli, Associazione culturale per l’Autogestione
Valerie Lynch, Comitato Villa Angelino
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