Depositata ufficialmente in Comune questa mattina la comunicazione da parte dell’operatore sullo spostamento dell’impianto che sarà posizionato sul Terzo palazzo uffici in viale De Gasperi
Ora è ufficiale. Concluso l’iter burocratico e autorizzativo, l’antenna Telecom di via Sanguinetti è pronta a “cambiare domicilio”. Questa mattina, come previsto dagli accordi definiti tra l’operatore ed Eni con la mediazione del Comune, Telecom Italia ha consegnato all’Ufficio Protocollo dell’Ente la comunicazione ufficiale relativa alla disattivazione (e al successivo trasferimento sul Terzo palazzo uffici in viale De Gasperi al 16) della stazione RadioBase per la telefonia cellulare Umts e Lte. Dalla nota inviata al Comune si evince che Telecom provvederà alla «disattivazione dell’impianto di telecomunicazioni (…) e che provvederà alla rimozione del palo, degli apparati, di tutte le antenne e relativi cavi RF (…) e che sarà attivato il trasloco dell’impianto in viale Alcide De Gasperi 16». Seppur nel documento non sia specificata la data del trasferimento è presumibile che lo stesso sarà effettuato tra la fine di ottobre e i primi di novembre. Qualche tempo in più servirà, invece, per la rimozione della struttura di sostegno dell’antenna che sarà comunque smantellata.
«La comunicazione odierna di Telecom – commenta il Sindaco Andrea Checchi – sancisce la conclusione positiva di una vicenda che ha creato molte preoccupazioni ai cittadini dell’area attorno a via Sanguinetti, anche se abbiamo sempre garantito l’assoluta non pericolosità per la salute dell’antenna, monitorandone costantemente le emissioni in accordo con l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpa) e con un consulente tecnico appositamente incaricato dal Comune. Per questo risultato, dobbiamo rivolgere un ringraziamento a Telecom e a Eni che su invito dell’Amministrazione hanno collaborato per individuare una collocazione più idonea della stazione radio. Rivolgiamo un ringraziamento anche ai cittadini per la pazienza dimostrata in quanto l’iter amministrativo e autorizzativo ha determinato una dilatazione dei tempi da noi inizialmente prospettati».