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E tu da che parte stai?

In occasione della Giornata Internazionale dei Diritti dell'infanzia e dell’adolescenza, giovedì 20 novembre l'assessorato all'Educazione, Cultura e Politiche giovanili ha organizzato una iniziativa per coinvolgere gli alunni delle scuole elementari e medie del territorio. 
Alle 10 presso il cinema Ariston è in programma lo spettacolo teatrale “E tu… da che parte stai?”: rappresenterà storie esemplari di bambini e ragazzi che hanno scelto di stare dalla parte dei diritti, battendosi per un mondo più giusto.
Saranno presenti oltre trecento giovanissimi; ad ognuno di loro verrà regalato un segnalibro con la scritta “non importa se devo sedere sul pavimento di una scuola. Tutto quello che voglio è l'istruzione. E non ho paura di nessuno”. Sono le parole di Malala Yousafza, la ragazzina pakistana premio nobel per la pace 2014: ha rischiato la vita pur di poter difendere il diritto all’istruzione.
“In tutto il mondo sono ancora tanti, troppi, i casi di diritti violati ai danni dei più piccoli; viviamo in una società moderna, eppure questa piaga è ancora evidente. 

Anche noi, nel nostro piccolo, possiamo fare qualcosa: partecipare e far sentire tutti insieme la nostra voce è un contributo che ogni cittadino e cittadina può dare. Costruiamo oggi il futuro delle nuove generazioni.
Il rispetto dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza deve trovare concretezza in prassi e decisioni politiche partendo dal basso, dai comuni, dalle città: non è un argomento che può essere demandato solo agli organismi internazionali”, ha commentato l'assessore all'Educazione, Cultura e Politiche giovanili Maria Morena Lucà.
“E tu… da che parte stai?” è interpretato da Chiara Bazzoli e Alessandro Pazzi, oltre al musicista Alessandro Calabrese; fanno parte della compagnia teatrale
“Ossigeno Teatro” di Brescia. 
“E tu… da che parte stai?” 
Rita Atria, Malala, Severn Suzuki, Yaguine Koita e Fodè Tounkara sono adolescenti che, nonostante la loro giovane età, hanno scelto da che parte stare: dalla parte dei diritti, dalla parte dell’uomo.
Con la loro storia, con le loro scelte hanno difeso e difendono la possibilità di battersi per un mondo più giusto. 
Partendo proprio da una delle spinte tipiche dell’adolescenza, quella di aderire ad un gruppo, si sviluppa la lettura scenica a loro dedicata sul tema dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, dichiarati nella Convenzione Onu.Dalla storia recente di Malala Yousafza, premio nobel per la pace 2014, a quella di Severn Suzuki che a 11 anni, nel 1992 al Summit della Terra, difendeva il diritto di avere un futuro e di crescere in un ambiente piu sano, in un mondo piu giusto.
Alla triste storia di dei due ragazzi africani Yaguine Koita, 15 anni, e Fode Tounkara, 14 anni, che sempre nel tentativo di sostenere il diritto allo studio e far sentire la loro voce alle “Eccellenze d’Europa” muoiono tra le valigie di un aereo. All’italiana Rita Atria ragazza contro la mafia, coraggiosa, rivoluzionaria che nel 1991 sul suo diario scriveva: “Forse se ognuno di noi prova a cambiare, forse ce la faremo”.

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