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Diritto all’oblio

Da alcuni giorni la società di Google ha cominciato a cancellare i link di coloro che ne hanno fatto richiesta.

Si chiama: diritto all'oblio. Dopo una sentenza della Corte dell'Unione Europea dello scorso 13 maggio, si può chiedere di eliminare i dati personali dal motore di ricerca, compilando un apposito modulo online.

Lo si richiede quando restano informazioni personali che non hanno più motivo di starci: una pena scontata, informazioni irrilevanti che possono ledere l'immagine della persona interessata, ecc. Il modulo di Google parla chiaro, “ la richiesta sarà valutata se le informazioni risulteranno obsolete sull'utente e ancora di interesse pubblico: frodi finanziarie, negligenza professionale, condanne penali o la condotta pubblica di funzionari statali”.
Il lavoro si prospetta gigantesco.

Su questo argomento cercando in rete troverete una vecchia inervista fatta al grande scrittore Milan Kundera il quale, parlando del suo ultimo libro: Il libro del riso e dell'oblio, che vi consiglio di leggere dice:” la lotta dell'uomo contro il potere è la lotta della memoria contro l'oblio,noi siamo la somma di ciò che abbiamo nella nostra memoria”

 

Che dire…il diritto all'oblio può sembrare l'unica via possibile per salvaguardare la propria privacy ma, non possiamo dimenticare che i ricordi sono elementi necessari per la ricerca di verità, di identità e storia. Dimenticare potrebbe essere una sventura… che ne pensate?

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