Abbiamo appreso che all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale (26 e 27 maggio) verrà discussa una Mozione presentata dal Gruppo consiliare “Fratelli d’Italia” per intitolare una via cittadina a Sergio Ramelli.

Sergio Ramelli, militante del Fronte della Gioventù, organizzazione giovanile del Movimento Sociale, fu assassinato nel 1975, a soli 18 anni, da militanti di Avanguardia Operaia.

Oltre ad esprimere un giudizio di condanna alla mozione che distorce il contesto storico in cui è avvenuto l’assassinio, vogliamo richiamare l’attenzione dell’Amministrazione Comunale sull’impegno preso a seguito del concorso di toponomastica femminile promosso nel 2018 dal gruppo NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE SGM e sostenuto dall’amministrazione stessa.

Il concorso era finalizzato a riscoprire e valorizzare il contributo offerto dalle donne alla costruzione della società. Ricordiamo che ad oggi su 299 vie sangiulianesi, 133 sono intitolate ad uomini, solo 1 è intitolata a una donna. Ce ne sarebbe una seconda ma non ci sono abitazioni…

A conclusione del concorso era stato consegnato al Comune l’elenco di nomi delle donne che erano state presentate dai concorrenti e l’Amministrazione si era impegnata ad usare ed attingere dall’elenco i nomi per l’intitolazione di una via, piazza, parco, scuola.

Dal 2018 ad oggi, a parte l’intitolazione della scuola di Via Becchetta, di cui peraltro si è ancora in attesa del recepimento da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale, non è stato fatto altro.

Siamo convinte che intitolare un’altra via (piazza, parco, ecc.) ad un altro uomo vada nella direzione opposta al tentativo di promuovere una cultura inclusiva, che riconosce le figure femminili che hanno contribuito allo sviluppo sociale, culturale ed economico del Paese.

Gruppo
NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE SGM

San Giuliano Milanese, 21/05/2025