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Chi non ha memoria non ricorda

Al via un ciclo di eventi culturali per riflettere su due grandi tragedie del Novecento: la Shoah e i massacri delle foibe

Riflettori puntati su due pagine buie della storia recente per illuminare le menti. Anche quest’anno l’Amministrazione comunale promuove un programma culturale che accomuna la Giornata della Memoria e il Giorno del Ricordo. Il 27 gennaio 1945 (data dell’apertura dei cancelli di Auschwitz, giorno in cui il mondo scopriva l’orrore dei campi di concentramento e di sterminio) e il 10 febbraio 1947 (data in cui l’Istria e gran parte della Venezia Giulia venivano assegnate alla Jugoslavia, divenuta simbolo dei massacri delle foibe, dell’esodo degli istriani, dei friulani e dei dalmati italiani) simboleggiano entrambi i picchi di brutalità generati dai focolai d’odio che nel Novecento infiammarono l’Europa. Riunirli in un’unica proposta culturale punta a rafforzare il monito affinché indifferenza e intolleranza non abbiano più spazio né ora, né in futuro.

 

Il programma è stato inaugurato martedì dal Violino di Auschwitz, delicato reading musicale curato dall’ensemble formato dal Teatrodipietra e dal Trio Borali. Il complesso si è esibito in una doppia replica riservata a oltre 400 bambini delle elementari Calvino, D’Acquisto, Greppi, King e Matteotti. Gli appuntamenti successivi saranno rivolti, invece, a tutti i cittadini. A iniziare da 1938 – Diversi, film di Giulio Treves in programma al Troisi lunedì 28 gennaio alle 21 (ingresso 5 euro). Martedì 29 in Cascina Roma alle 20.30, invece, la sezione Anpi di San Donato presenterà il libro di Giuseppe Civati Liliana Segre. Il mare nero dell’indifferenza. Lunedì 11 febbraio alle 21 al Troisi sarà proiettato Rosso Istria (Red land), film di Maximiliano Hernando Bruno (ingresso 5 euro). A chiudere la programmazione sarà Donne nella Shoah, mostra realizzata in collaborazione con lo Yad Vashem (Ente nazionale per la Memoria della Shoah di Israele), l’associazione Figli della Shoah e il Liceo Primo Levi. L’esposizione sarà ospitata in Cascina Roma da lunedì 18 febbraio a domenica 3 marzo.

«Tramandare memoria della Shoah e della tragedia delle foibe – spiega l’Assessore alla cultura Francesco De Simoni – è un dovere civico a cui nessuno dovrebbe sottrarsi. La conoscenza è lo strumento più potente per evitare di ricadere negli errori del passato. Per questo va costantemente alimentata».

«Le brutture – aggiunge il Sindaco Andrea Checchi – a cui, ancora oggi, assistiamo in Italia, in Europa, come nel resto del Mondo, evidenziano la necessità di ricordarci di essere umani e di quanto il “dimenticarcelo” possa essere nefasto e causa di morte e di sofferenza. Compito delle Istituzioni è tutelare e sviluppare il patrimonio di umanità che ogni comunità possiede»

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