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Rassegna Stampa

Lettera aperta sugli ex-scali ferroviari milanesi

. Al Sindaco di Milano

-. Al Presidente della Regione Lombardia

 

Illustre Signor Sindaco,

Illustre Signor Presidente,

 

  1. L’Accordo di programma relativo all’impiego e alla destinazione delle aree degli ex-Scali ferroviari milanesi di oltre un milione e duecentomila metri quadrati, ratificato nel giugno scorso dal Consiglio comunale di Milano, è fonte di sconcerto per la società civile impegnata nella salvaguardia dei beni comuni e nella tutela degli interessi della collettività.

 

  1. Premessa
  2. Appare innanzitutto incredibile ed inaccettabile che dell’Accordo di programma, destinato a regolare complessi e rilevanti problemi interessanti la città di Milano e i numerosi Comuni con essa collegati, possa far parte, per di più in violazione della normativa applicabile, un Fondo di investimento estero (Olimpia Investment Fund controllato da Kennedy Wilson Europe Real Estate Plc, quotato alla Borsa di Londra) e non ne faccia parte la Città Metropolitana milanese, composta dai 134 Comuni della vastissima area che circonda la città di Milano, con la quale essi dovrebbero collaborare per risolvere i predetti problemi.
  3. La società civile, dopo aver tentato invano di far sentire la propria voce nelle sedi opportune, si è vista costretta ad esprimere il proprio dissenso contro questa mancanza di rispetto per gli interessi della generalità dei cittadini, nell’unico modo consentito dalla legge: introducendo due ricorsi davanti al Tribunale amministrativo della Lombardia e predisponendo una serie di denunce e di esposti da presentare alle diverse Autorità competenti.
  4. Si tratta, beninteso, di azioni difensive volte a prevenire e a contrastare il verificarsi di danni certi e molto gravi, causati dalla sostanziale dismissione da parte degli enti a ciò preposti della fondamentale funzione di governo del territorio, impropriamente e illegittimamente assegnata a soggetti privati.
  5. Ma il nostro intendimento, come esponenti della cittadinanza attiva, è quello di offrire la nostra collaborazione per aiutare a risolvere in modo razionale ed equilibrato gli importanti problemi che riguardano la città di Milano.
  6. Per questo, occorre mettere a punto un programma che possa svilupparsi secondo una logica ben definita e secondo metodi già sperimentati in altri Paesi, partendo da una premessa fondamentale.
  7. La riqualificazione degli ex Scali ferroviari milanesi non deve costituire solo un progetto urbanistico o di valorizzazione immobiliare, ma deve rappresentare soprattutto un’occasione per contribuire a disegnare una strategia di sviluppo economico e sociale offrendo una risposta innovativa ai nuovi bisogni quantitativi e qualitativi dei cittadini di Milano, della città metropolitana e dell’intera Regione Lombardia.
  8. In questa prospettiva, il progetto non può che essere di iniziativa pubblica e sottoposto a metodi di evidenza pubblica. Se, infatti, il perseguimento esclusivo di un interesse particolare (quello della proprietà) può portare alla contaminazione e financo alla distruzione del territorio nel suo insieme, l’assunzione di un punto di vista di interesse pubblico mira a individuare una sintesi, capace di supportare sia la funzione di polizia (command and control) che quella di impulso e direzione dello sviluppo.

Il che esige una forte regia pubblica, spinta da un’idea condivisa di sviluppo del territorio e delle sue potenzialità (economiche, culturali, ambientali, turistiche, etc.) e la messa in campo di tutto lo strumentario sperimentato e collaudato anche all’estero negli ultimi 50 anni per i grandi interventi di riqualificazione e rilancio delle città e dei territori.

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continua la battaglia dell’Ente per il rientro del patrimonio conferito a Genia

IL COMUNE SI OPPONE AI PROVVEDIMENTI DEL TRIBUNALE: continua la “battaglia” dell’Ente per il rientro del patrimonio conferito a Genia

San Giuliano Milanese, 3 luglio 2019 – Il Comune di San Giuliano Milanese non si arrende e ricorre al Tribunale Fallimentare in opposizione alla pronuncia del Giudice Delegato che, lo scorso 14 giugno, ha dichiarato inammissibili le quattro proposte di concordato presentate dall’Amministrazione relative ai fallimenti di Genia S.p.A. e delle società collegate. Nella Delibera approvata dalla Giunta, infatti, vengono esplicitate alcune criticità quali: “..l’intepretazione data dal Giudice al parere del comitato dei creditori e la carenza di “mediazione…per favorire l’incontro delle parti in un’ottica di confronto dialettico costruttivo” in virtù dello “..scenario conseguente all’inammissibilità del concordato”, ovvero un patrimonio immobiliare abbandonato a se stesso e non facilmente collocabile sul mercato.

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Ancora nessuna risposta alla Lettera Aperta “Bici Marcata Bici Salvata”

Ancora nessuna risposta alla Lettera Aperta “Bici Marcata Bici Salvata”

Parte il #COUNTUP

Una lettera aperta per richiedere che i soldi pubblici destinatati ad un progetto nato obsoleto fossero destinati per salvaguardare veramente la bicicletta dai furti

Il 5 giugno 2019 abbiamo pubblicato sul sito ufficiale dell’ Associazione RecSando,  la rete civica e il  giornale on line del Sud Est Milano, una lettera aperta indirizzata alle associazioni San Donato Riparte, WWF Sud Milano e Fiab Melegnano.

Abbiamo sollecitato una risposta pubblica alle nostre richieste il 19 Giugno scrivendo ai loro indirizzi di posta dopo che siamo venuti a conoscenza per vie informali che le associazioni si erano riunite per dar corso ad una risposta alle nostre richieste, indirizzata al Comune di San Donato  Milanese.

Cosa scriviamo nel nostro sollecito ?

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CS SDM

Riqualificazione Pratone: revocato l’incarico all’impresa

I tecnici dell’Ente, a seguito delle irregolarità riscontrate, hanno esercitato la risoluzione del contratto in danno. Nei prossimi giorni sarà incaricato un nuovo operatore

 I tecnici dell’Ente, nell’ambito degli ordinari e sistematici controlli voluti dall’Amministrazione sulle opere in corso nel territorio comunale, hanno riscontrato alcune irregolarità nello svolgimento dei lavori sulla riqualificazione leggera del Pratone. In particolare, è emerso un subappalto non autorizzato, sono stati evidenziati gravi ritardi nell’esecuzione degli interventi e nei materiali di riciclo utilizzati per il sottofondo è stata rilevata la presenza di sostanze inquinanti (COD, solfati e cromo totale) in concentrazioni superiori ai limiti consentiti. Non essendo i materiali conformi a quanto previsto nel capitolato di gara, verranno rimossi in tempi brevi, con costi a carico dell’impresa.

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CS SGM

Approvata la valorizzazione dell’area destinata alla realizzazione di una residenza sanitaria per anziani

Nella seduta di mercoledì 26 giugno, il Consiglio Comunale, con i voti della maggioranza, ha approvato l’aggiornamento del Piano delle Alieniazioni e Valorizzazione dei beni e degli immobili comunali con l’inserimento dell’area situata in via Gorky, compresa tra la Caserma dei Carabinieri e la via Brigate Partigiane tra i beni da alienare: tale area, nelle intenzioni dell’Amministrazione Comunale, è ora destinata alla realizzazione di una Residenza Sanitaria per anziani (RSA) e, al fine di procedere con la stesura del bando per la sua alienazione, è già stata effettuata una perizia che ne ha stabilito l’attuale valore di mercato.

Questo il commento del Sindaco, Marco Segala: ”Quello che abbiamo approvato in Consiglio, è solo il primo passo di un iter che vogliamo portare a compimento per dotare anche San Giuliano di una struttura per l’assistenza di persone non autosufficienti. E’ un punto qualificante del programma con cui mi sono presentato alle scorse elezioni comunali e ritengo che tenere fede agli impegni assunti in campagna elettorale sia l’unico modo concreto per mantenere alta l’attenzione alle esigenze sociali e di servizi sul territorio per i cittadini che quotidianamente si sobbarcano l’onere di provvedere ai propri familiari in stato di necessità, con tutte le difficoltà che ne conseguono.

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Il Pratone avvelenato


IL PRATONE AVVELENATO

Apprendiamo solo dal Cittadino, perché il nostro accesso agli atti non è stato ancora evaso su questo specifico aspetto, che gli inerti portati sul Pratone non solo erano difformi da quelli previsti dal capitolato di gara, ma  erano anche inquinati!
Questa volta il Sindaco Andrea Checchi non può nascondersi dietro ai tecnici, o a qualche appaltatore “cattivo”. Fu lui a dichiarare al “Il Giorno”, il 4 giugno 2019 che:
«Il sopralluogo ha appurato che il materiale non era conforme al capitolato, ma non era certo materiale inquinante …. È stato detto di tutto, perfino che c’erano tracce di amianto, tutte illazioni infondate. Non esistono segnalazioni alla magistratura, è tutto nella norma».

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CS SGM

Il Comune approva la rimodulazione del piano di riequilibrio

Nella seduta di ieri sera, il Consiglio Comunale ha approvato con i voti dei favorevoli dei Gruppi Consiliari di Maggioranza – Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia – la proposta di rimodulazione del Piano di Riequilibrio Finanziario pluriennale volta alla chiusura nell’anno in corso della procedura di predissesto, e quindi anticipata rispetto a quanto previsto originariamente per il 2023.

Ora la parola passa alla Sezione Regionale di controllo della Corte dei Conti che si esprimerà sulla volontà dell’Ente di anticipare la chiusura del Piano in virtù del buon andamento della gestione economicofinanziaria complessiva, e ne valuterà la congruenza ai fini del raggiungimento degli obiettivi stabiliti nel suddetto. Questo il commento del Sindaco, Marco Segala e dell’Assessore al Bilancio Mario Grioni: ”Ieri sera si è tenuto un importantissimo Consiglio Comunale per il futuro della nostra Città: finalmente, il percorso di risanamento dei conti pubblici dell’Amministrazione consente di chiudere un’altra partita finanziaria complessa.

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CS SDM

Prosegue la valorizzazione dell’area Lambro

Questa mattina presentato a Milano il progetto ReLambro che prevede interventi anche a San Donato sulle anse naturali del fiume in prossimità dell’ex canile

Il Lambro, il suo ecosistema e le sue sponde sono un patrimonio cittadino da tutelare e valorizzare. Per questo il Comune di San Donato ha aderito con convinzione al progetto ReLambro, iniziativa presentata questa mattina a Palazzo Marino e resa possibile dai finanziamenti di Fondazione Cariplo e dalla collaborazione tra Ersaf (Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste), i Comuni di Melegnano, Milano, Peschiera Borromeo, San Donato Milanese e Segrate, il Parco Nord, l’Università di Agraria, Irsa-Cnr, l’Istituto Nazionale di Urbanistica, il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano, Legambiente Lombardia e l’Associazione Grande Parco Forlanini.

L’intervento che interesserà il territorio sandonatese si concentrerà sull’area dell’ex canile, luogo adiacente al rifugio per gatti randagi. Il piano punta a mettere a disposizione dei cittadini un ambito aperto e fruibile attraverso il completamento dei percorsi, la pulizia delle sponde, l’eradicazione di arbusti infestanti e alloctoni, la posa di nuove piante, il posizionamento di una staccionata di protezione verso le sponde e la creazione di uno spazio didattico. Quest’ultimo sarà realizzato negli spazi dell’ex canile, dove saranno costruiti nuovi ingressi, percorsi e passaggi per gli animali e dove saranno installate strutture e coperture in legno sui massetti già presenti. Il tutto sarà completato da arredi e strumenti funzionali alla didattica. L’investimento previsto per realizzare gli interventi sopraelencati si aggira intorno ai 250mila euro, dei quali, circa 100mila saranno messi a disposizione da Fondazione Cariplo e i restanti saranno a carico del Comune.

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CS SGM

Inammissibilità proposte concordato Genia

Il Tribunale di Lodi ha dichiarato inammissibili le proposte presentate dal Comune di San Giuliano Milanese, approvate all’unanimità dal Consiglio Comunale. Le modifiche presentate lo scorso marzo non sono state sufficienti a convincere i creditori: seppur ritenuti soddisfacenti l’importo offerto e le modalità di pagamento, la clausola con cui il Comune richiedeva ai creditori di non avere più nulla a pretendere dopo l’omologa del concordato (cosiddetta “manleva”) ha causato la bocciatura delle proposte.
Questo il commento del Sindaco, Marco Segala: ”La clausola in questione, suggerita dai Revisori dei Conti e da tutte le forze politiche presenti in Consiglio Comunale, era stata posta esclusivamente a garanzia del nostro Ente. Non appena ricevuto il provvedimento del giudice, ho provveduto a trasmetterlo ai Consiglieri Comunali, invitando i Capigruppo a partecipare ad un incontro a margine della seduta del Consiglio prevista per domani, 26 giugno. In quella sede, valuteremo le azioni da intraprendere per rispondere al pronunciamento del Tribunale. L’obiettivo dell’Amministrazione rimane quello di perseguire il bene comune, che non può che coniugarsi con il recupero complessivo di tutto il patrimonio immobiliare; naturalmente, non possiamo non tenere conto di quanto espresso dal Curatore fallimentare e dal Comitato dei Creditori.

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