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Campionati Mondiali di Nuoto, Budapest, 14-30 luglio 2017

Si è appena conclusa alla Duna Arena la manifestazione che tutti gli amanti del mondo acquatico aspettavano. Due settimane intense di gare, che hanno visto sfidarsi nella capitale ungherese varie discipline, partendo dal nuoto sincronizzato, il nuoto di fondo e i tuffi e terminando con la pallanuoto, i tuffi dalle grandi altezze e il nuoto. La nostra nazionale chiude la rassegna con uno strepitoso risultato: ben 16 medaglie conquistate (due in più rispetto alla precedente edizione di Kazan 2015), di cui 4 ori, 3 argenti e 9 bronzi. Trionfano gli Stati Uniti, ma questo bottino fa schizzare l’Italia fino al 6° posto!
Ed è subito il sincro a farsi avanti: la coppia Minisini-Flamini conquista una preziosissima medaglia d’oro (duo MX tecnico), mentre la coppia Minisini-Perrupato agguanta il secondo gradino del podio (duo MX libero). Dal trampolino di 1 metro Giovanni Tocci per gli uomini e Elena Bertocchi per le donne raggiungono due importanti terzi posti.
Al Lago Balaton i nostri nuotatori di acque libere hanno tenuto alti i colori della nostra bandiera: in particolare Arianna Bridi conquista due medaglie di bronzo nelle gare da 5 e 10 km, Matteo Furlan è argento nella 25 km, Mario Sanzullo secondo classificato nella 5 km e ancora la staffetta mista composta da Sanzullo-Vanelli-Bruni-Gabbrielleschi conquista la medaglia di bronzo nella 5 km.
La seconda settimana di gare vede coinvolte le non convincenti squadre della pallanuoto: il 7Rosa, vicecampione olimpico, chiude al 6° posto, così come il 7Bello, bronzo olimpico a Rio 2016, chiude al 6º posto il mondiale di Budapest 2017.
Alessandro De Rose invece completa un salto da 27 metri di altezza, sullo sfondo del Parlamento Ungherese, che gli vale una spettacolare medaglia di bronzo.
Arriviamo dunque al nuoto: la nostra squadra, capitanata dalla bandiera Filippo Magnini e arricchita da nuovi e giovani componenti, vanta alla fine della manifestazione 3 medaglie d’oro e 3 di bronzo, e migliorando 12 primati personali, di cui un record europeo, cinque italiani e una migliore prestazione nazionale in tessuto. Inoltre, è la prima volta nella storia che la nazionale vince tre gare con tre atleti diversi in gare individuali.
Straordinaria e inimmaginabile la prestazione di Simona Quadarella nei 1500 SL, che conquista una medaglia di bronzo importantissima per i suoi 19 anni.
Incontenibile Gabriele Detti, livornese classe 1994, che conquista prima il terzo posto nei 400 SL e poi in rimonta si firma campione del mondo negli 800 SL. Complice la stanchezza, peccato per il quarto posto nei 1500 SL l’ultimo giorno di gare.
E se Detti vince un oro e un bronzo, il suo “gemello diverso” Gregorio Paltrinieri non è da meno. Terzo posto negli 800 SL mentre nei 1500 SL, forte del tifo della rappresentativa Master della Polisportiva San Giuliano (Alessandra, Elena, Francesca e Francesca!), Greg non manca il gradino più alto del podio e si riconferma campione dopo le Olimpiadi di Rio 2016.
La regina della Duna Arena è invece Federica Pellegrini, che nei 200 SL emoziona tutti con una prestazione perfetta, studiata centimetro dopo centimetro, e con la quale annuncia la fine della sua carriera internazionale in questa gara. Con un oro e un argento olimpico, tre ori, tre argenti e un bronzo mondiali, e quattro ori europei la Divina è la prima atleta a salire per 7 edizioni iridate consecutive sul podio di una specialità (primato rubato al pluricampione mondiale e olimpico statunitense Ryan Lochte nei 200 misti).
Ed è così che, con l’inno di Mameli riecheggiante nello stadio del nuoto (e nelle orecchie delle nostre emozionate tifose sangiulianesi), si chiude la 13° edizione dei mondiali di nuoto Budapest 2017.
Francesca Schisa 




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